MotoGP 2017. Rossi: “Stessi problemi su asciutto e bagnato”
TERMAS DE RIO HONDO – Ancora una volta, Valentino Rossi riesce a salvarsi da una situazione piuttosto critica. Sia chiaro, il settimo tempo sul bagnato non è niente di eccezionale, ma per come si era messa nelle libere (17esimo) e per come stava andando fino a un minuto dalla fine della Q1, la terza fila può essere considerato un risultato accettabile.
«Alla fine, partire settimo non è male, considerato come andavo ieri… E’ stato bello, perché sono riuscito a entrare in Q2 per un pelo, battendo Dovizioso per pochi millesimi (67, NDA). Poi nella Q2 ho provato a spingere di più, ho migliorato il mio tempo, ma la sensazione è molto simile a quando è asciutto: con la M1 2017 faccio fatica anche sul bagnato, l’anno scorso ero più veloce. Quindi dobbiamo migliorare, ma è stato importante provarla sul bagnato e capire che più o meno le sensazioni non cambiano, per trovare il giusto bilanciamento. Partire in terza fila naturalmente non è il massimo, ma non sono troppo lontano: bisognerà capire le condizioni di domani. Nelle FP3 sono partito con modifiche abbastanza grandi e mi sono trovato subito meglio, poi, però, è iniziato a piovere e non abbiamo potuto fare ulteriori modifiche. Speriamo che domani sia asciutto dalla mattina per lavorare nel warm up».
Cosa farà la differenza?
«La partenza e le prime curve, cercare di essere in una posizione buona. Poi la gara è lunga, bisogna avere la moto il più a posto possibile, fare la scelta giusta delle gomme, perché sia davanti sia dietro si possono usare sia la media sia la dura».
Come passo come sei messo?
«Nelle FP3, i cinque giri fatti sull’asciutto non sono stati male, il mio passo era piuttosto buono, ma non stratosferico. Bisognerà vedere domani in che condizioni sarà la pista».
Sulla decisione della Safety Commission di togliere la 70 cosa dici?
«Non c’ero alla Safety Commission, purtroppo ho finito tardi e non ho fatto tempo ad andarci. Secondo me sarebbe stato interessante provarla, ma è lo stesso, facciamo con quella che c’è».
cioè, Rossi continua a dire che con questa moto non si trova, che non si fida in frenata, che la moto si muove troppo e non è stabile e che provano soluzioni ma non sembrano funzionare.
allora io dico, da un punto di vista di geometrie e di pura fisica le cose stanno in poco posto: ragionando proprio alla "scuola di moto dei bimbi della domenica" se la moto non è stabile in frenata ti raccontano che c'è poca avancorsa in affondo, quindi le soluzioni tipicamente sono irrigidire forcella e ammorbidire il mono, oppure, visto che le motogp hanno giusto un paio di regolazioni in più, aumentare avancorsa, alzare il muso, abbassare la coda, spostare indietro il peso, ecc. ecc.
ora, siccome questi sono il ("secondo", senno Ago s'incazza... :D :D :D :D ) miglior pilota motociclisitco di tutti i tempi ed il suo team e non i bimbi in minimoto della domenica, è ovvio che abbiano provato tutte le soluzioni "scolastiche" ed anche quelle più creative.
ed allora la domanda è: com'è possibile che queste soluzioni "non funzionino"? cioè, perchè mai mettendogli l'M1 a chopper con mezzo metro d'avancorsa (e se non ricordo male s'era vista una cosa simile durante il periodo ducati...) non si riesce a dargli un po' di stabilità in frenata?
perchè se le soluzioni "ciclistiche" non funzionano a me l'unica cosa che viene da pensare sono le gomme, ma lì allora ci fai poco se non le puoi cambiare...