MotoGP 2017. Zarco si aggiudica le qualifiche del GP del Giappone
Pole position (a sorpresa) per Johann Zarco, con Danilo Petrucci ottimo secondo e Marc Marquez terzo. Solo nono Andrea Dovizioso, 11esimo Andrea Iannone, 12esimo Valentino Rossi, per quello che è un disastro Yamaha ufficiale, con Maverick Vinales 14esimo.
Dopo aver dominato – alla grandissima – FP3 e FP4, sembrava scontata la pole di Marquez, invece penalizzato da un azzardo tattico: dopo aver ottenuto uno strepitoso 1’53”903 al primo tentativo, oltre un secondo più veloce di tutti gli altri, Marc è tornato al box e ha montato le slick. Scelta sbagliata: mentre i rivali miglioravano, lui non riusciva ad abbassare i tempi. Ma rimane il grande favorito: al momento non c’è nessuno che lo può insidiare.
ROSSI, ULTIMO CON LE SLICK (E CON LE RAIN)
Ma se l’azzardo di Marquez poteva anche starci, visto il tempone ottenuto con le “rain”, quello di Valentino Rossi appare difficilmente comprensibile: Valentino, a differenza di tutti gli altri piloti, è partito subito con le slick, è rimasto in pista con le gomme da asciutto fino a cinque minuti dal termine, nonostante i suoi tempi fossero nettamente più lenti dei rivali con le gomme da bagnato. Poi, Rossi è tornato ai box, è ripartito con le gomme da bagnato, ma con soli tre minuti a disposizione non ha trovato il feeling per spingere forte, rimanendo 12esimo. La tattica del box Yamaha è sembrata decisamente sbagliata, con, forse, una sola spiegazione plausibile: viste le grandissime difficoltà sul bagnato – Vinales addirittura fuori dalla Q2 – si è tentato il tutto per tutto. Ma non ha pagato. Rosis, tra l’altro, dopo aver ottenuto un ottimo secondo posto nelle FP3, che gli ha consentito di entrare direttamente in Q2, ha chiuso le FP4 al settimo posto e con una caduta: come dire, anche il GP si prospetta piuttosto complicato.
PRIMA FILA INEDITA
Così, mentre le M1 ufficiali arrancano, la Yamaha festeggia (festeggia?) la pole position di Johann Zarco, come sempre bravissimo in queste condizioni di asfalto un po’ misto. Zarco, fino adesso, è stato incisivo, ma non può competere, per il momento, con Marquez sulla distanza. Nemmeno Danilo Petrucci, per la verità, ottimo secondo a 0”318 dal francese: Danilo ha comunque ottenuto un ottimo risultato, usando la tattica più logica. Ovvero: è partico con la gomma media posteriore, per poi tentare il tutto per tutto con quella extra soffice.
DOVIZIOSO: LONTANO, MA CON UN BUON PASSO
(Quasi) sicuramente fuori dai giochi per la vittoria e per il podio Vinales, che scatterà dalla quinta fila, sembra rimanere solo Andrea Dovizioso a contendere il titolo a Marquez. Il dovi, però, ha toppato in Q”, chiudendo solo al nono posto, ma il suo potenziale è decisamente superiore a quanto dice la classifica: ha un buon passo, può ambire a un ottimo risultato così come il suo compagno di squadra. Il quinto posto di Jorge Lorenzo non è veritiero: fino adesso, i 15 minuti cronometrati sono stati il momento più negativo di due giorni per il resto molto positivi. In risalita Dani Pedrosa, sesnto, undicesimo Andrea Iannone con il compagno di squadra Alex Rins decimo.
BRAVA APRILIA, BRAVISSIMA KTM
L’Aprilia ha sfiorato la prima fila: aleix Espargaro è quarto a soli quattro centesimi dal terzo posto di Marquez. Espargaro sta guidando bene, sta andando forte, ha un buon passo: con il bagnato può ambire a un buon risultato. Ma la grande protagonista della giornata è sicuramente la KTM, con Bradley Smith settimo e Pol Espargaro ottavo, dopo che i due avevano conquistato le prime due posizioni in Q1. Ha ragione l’ingegnere Giulio Bernardelle: il progetto è sano e in continua evoluzione.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 297.7 | 1'53.469 | |
2 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Racing | Ducati | 300.9 | 1'53.787 | 0.318 / 0.318 |
3 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 295.8 | 1'53.903 | 0.434 / 0.116 |
4 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 298.6 | 1'53.947 | 0.478 / 0.044 |
5 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati Team | Ducati | 298.7 | 1'54.235 | 0.766 / 0.288 |
6 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 293.8 | 1'54.342 | 0.873 / 0.107 |
7 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 294.9 | 1'54.872 | 1.403 / 0.530 |
8 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 297.0 | 1'54.906 | 1.437 / 0.034 |
9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 297.1 | 1'55.064 | 1.595 / 0.158 |
10 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 296.9 | 1'55.483 | 2.014 / 0.419 |
11 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 295.6 | 1'55.617 | 2.148 / 0.134 |
12 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 289.8 | 1'57.786 | 4.317 / 2.169 |
Se qualcuno se ne intende avrà già capito che la Ducati 2017 è MOLTO DIFFERENTE da quella 2016, meno veloce sul dritto e più guidabile. Questo perchè Dall'Igna, una delle persone più competenti, giustamente ritiene INUTILE avere una modo che fa 350 km/h sul dritto se poi per impostare e percorrere una curva i piloti perdono tempo. Per questo Dall'Igna lo scorso anno aspettava il responso di Dovi sulla GP16, quel famoso "gira bene??" chiesto al Dovi (è tratto da un'intervista). Quest'anno il concetto di percorrenza in curva è ulteriormente perseguito a discapito della velocità, in Austria non era Honda ad essere veloce, ma la GP17 ad essere differente concettualmente. In sintesi Honda e Ducati si somigliano molto concettualmente, tranne per il motore Desmo della seconda e qualche altro accorgimento progettuale. In Honda si hanno stessi pregi e difetti della GP17 ma a sopperirli c'è un certo Marquez con il suo stile, oltre al fatto che Honda è un pò più maneggevole dal punto di vista della frenata. Riguardo la Yamaha, loro costruiscono le moto sempre su due-tre concetti: maneggevolezza, percorrenza e accelerazione. La M1 2016 aveva però due difetti, eccessivo consumo della gomma posteriore e scarsa velocità e non va bene se si corre su circuiti omologati per la F1. Il progetto M1 2017 ha migliorato la potenza del motore e ha alleggerito il carico al posteriore, rendendo la moto più nervosa in piega.
Colpa delle gomme? NO! Le gomme della nuova stagione vengono approvate da tutti prima e sono uguali per tutti, sta poi ai singoli team sfruttarle al meglio mediante progetto (come in F1); Yamaha quest'anno ha toppato (come Suzuki) e ritornare alla carcassa 2016 è stato più un favore a lei che ad Honda e Ducati.
Riguardo LORENZO: la Ducati quest'anno aveva la base sviluppata da Stoner (grandissimo pilota, ma passando in Honda ha capito che non si vince di rettilinei) e Dovi, pilota già sensibile ma, Lorenzo è stato preso apposta per migliorarne il concetto di percorrenza in curva e piega. Lor è uno che se non sente l'anteriore non è capace di spingere ed infatti per lo sviluppo alare ed elettronico in Ducati hanno seguito Lor, sempre previa approvazione di Dovi.
Sono assolutamente sicuro che l'anno prossimo Honda, Yamaha e Ducati saranno tutte sullo stesso livello, spero ci sarà anche Suzuki.