GP d'Australia

MotoGP 2018. Dovizioso: "Buon risultato, ma non basta"

- Andrea, come sempre, non si esalta più di tanto per un podio insperato: “Abbiamo confermato i nostri progressi rispetto al 2017, ma dobbiamo migliorare in percorrenza: è stato un test importante per preparare la moto del 2019”
MotoGP 2018. Dovizioso: Buon risultato, ma non basta

PHILLIP ISLAND – La preoccupazione della vigilia si trasforma in soddisfazione per un podio importantissimo, su una pista dove Andrea Dovizioso è sempre stato in difficoltà: era dal 2011 che Dovizioso non faceva così bene a Phillip Island. Come sua abitudine, Andrea si prende tutto il buono di questo risultato, senza però dimenticare i punti negativi.


«Questo era un test importante prima della fine della stagione: abbiamo confermato i miglioramenti rispetto al 2017 e anche quelli fatti nella seconda parte della stagione. Siamo complessivamente più veloci, ma non ancora abbastanza per lottare su questa pista per vincere il GP. In rettilineo e in staccata siamo molto efficaci, ma da altri parti facevo troppa fatica, in percorrenza perdevo tanto. E’ a centro curva che dobbiamo migliorare».

 

Sei sorpreso da quanto ha fatto Bautista?

«No. Lo conosco bene, il suo stile di guida è uno dei migliori in assoluto e questo è un circuito molto adatto a lui: è super efficace quando c’è tanto consumo della gomma posteriore e nei curvoni lunghi. Sapevo che con una buona moto avrebbe potuto fare bene: è stato bravo, ma non mi ha sorpreso».

 

Cosa ti porti a casa di questo GP?

«Tante cose belle. In prova avevo visto che eravamo più competitivi dell’anno scorso, ma la gara è sempre un’altra cosa. Ci ha dato una mano la mancanza di vento e poi sono riuscito a mettermi nella posizione giusta. Come velocità siamo più vicini, ma il DNA della moto rimane quello, le caratteristiche sono sempre le stesse. Sono soddisfatto anche perché quando Iannone ha fatto lo strappo negli ultimi due giri, sono riuscito a stare con lui: è un aspetto positivo. Non avevamo però la velocità di Vinales, io non potevo andare più forte: se l’avessi fatto, avrei usato troppo la gomma posteriore. Il distacco è più che accettabile: siamo andati molto meglio del 2017, ma ancora non basta».

 

Bautista ha detto che la più grande differenza tra la GP17 e la GP18 è nell’erogazione del motore: sei d’accordo?

«Per lui è più facile vedere certi aspetti, perché ha fatto un salto da una moto all’altra, mentre quando sei dentro e sviluppi la moto hai sensazioni differenti: credo che la GP18 sia migliorata in tanti aspetti, non solo nel motore».

 

Cosa puoi dire della Yamaha?

«Al di là della vittoria, non sono così in forma e lo dimostra il calo di Rossi nel finale (attento Dovi: ti daranno del valentiniano… NDA): visto come andava all’inizio, temevo che ne avrebbe avuto di più alla fine, invece ha avuto delle difficoltà. Loro, come ha detto anche Vinales, hanno un ottimo telaio e nei curvoni veloci si esaltano, ma soffrono per altri aspetti».

 

Adesso hai 15 punti di vantaggio su Rossi.

«Ho allungato un pochino, ma basta un errore per giocarti tutto: magari cadi per giocarti la vittoria. E’ sicuramente positivo essergli arrivato davanti, ma adesso andiamo su una pista dove va forte».

 

Beh, anche tu: ci hai vinto negli ultimi due anni…

«Sì, ma pioveva…».

  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    Devo dire che mi consolo quando leggo i commenti..
    Nel senso che il mood è "Bautsta sale sulla ducati ufficiale e va come Dovi"...
    Mi pare una frase sensata.... per uno che vive su Saturno.

    Bautista viene da una moto meno evoluta, per sua ammissione non ha capito molto delle differenze di telaio, è un pilota molto sensibile sull'anteriore e ha capito che i pesi sono cambiati in quando sente l'anteriore più leggero.
    Ha detto che il motore, in termini di erogazione è migliorato moltissimo ed è nettamente più smooth.

    Aggiungiamoci la motivazione extra per essere nel team ufficiale e perchè lo hanno scopato fuori dalla MotoGP pur meritando un posto in uno dei team buoni...

    Ecco quindi da dove nasce il risultato ottimo, lo vorrei vedere su 10 gare per valutarlo.
    Detto questo lo scrissi in tempi non sospetti, allucinante che un pilota come bautista sia mandato in SBK e rimangano piloti come Aleix Espargarò, Simeon, Luthi, Abrham e il prossimo anno Mir, Quartararò ecc... gente che non solo non ha vinto nulla, ma non si è mai messa in evidenza se non i qualche particolare caso.

    Alcuni pagano?? Verissimo, ma è il miglior campionato del pianeta, ma la Dorna deve mandare in SBK chi può pagare per correre e permettere che questi piloti vadano in pista con Marquez, Rossi, Lorenzo, Dovizioso, Vinales, Pedrosa ecc...
  • 76diablo
    76diablo, Napoli (NA)

    Dovizioso guida come Rossi a 40 anni. Con tanta prudenza e solo se la moto va.
Inserisci il tuo commento