MotoGP 2018. MotoGP. Márquez: "Non penso al titolo": "Ho un buon vantaggio, ma non penso al titolo"
Marquez festeggia la vittoria al Sachsenring e sottolinea la sua positività per il resto del campionato.
«Sono contento ma ogni anno sento di più la pressione. Arrivo qui il giovedi e le persone mi fermano e mi dicono “vincerai tu”. Non mi piace molto questa cosa perchè mi mette una pressione in più però abbiamo l’esperienza per gestirla bene. Ho fatto una gara in cui mi sono sentito a mio agio con la moto, sono riuscito a gestire i tempi come volevo. Ho sbagliato la partenza perchè mi aspettavo che mi superasse Lorenzo ma non Petrucci, questo mi ha staccato un pò però sono riuscito a recuperare».
Quando hai deciso di sorpassare Lorenzo?
«La Ducati e Lorenzo sono molto difficili da superare e non c’era spazio. Alla curva otto, se provi a superare e commetti un piccolo errore vai sulla ghiaia e durante questo fine settimana è successo a molti piloti. Ho fatto il sorpasso nella curva d’entrata del rettilineo perchè avrei potuto facilmente correggere un eventuale errore».
Punti forti che non sono tanto forti e punti deboli che non si vedono tanto.
«E’ un pò la regola del tre. Più potenza, meno gestione del gas, meno potenza, più gestione del gas. Quest’anno abbiamo più potenza, abbiamo una moto che corre abbastanza. Già durante il pre-campionato abbiamo lavorato tantissimo ma nei circuiti cosi particolati come questo non sabbiamo nulla fino a quando non siamo qui. Stiamo lavorando proprio in questo perchè la gestione del gas tuttavia è un punto che vorrei migliorare ma quando andiamo in circuiti come Le Mans, Mugello e Montmeló questo motore si sente e un pò aiuta».
Pensi che la tua Honda sia la più forte?
«Mi rifiuto di affermare questa cosa perchè so che senza il mio team e senza la mia moto non vincerei. Forse se mi dai un altra moto posso vincere ugualmente, posso fare di meglio o peggio oppure non vincere proprio. Io so che con quello che stiamo cercando di fare possiamo vincere, lo stiamo dimostrando e il mio stile di guida si adatta bene ma ci sono ancora tanti punti in cui dobbiamo migliorare. Questo è un lavoro di squadra, non individuale, continuamo a sommare vittorie e questa è la cosa più importante».
Come gestire il campionato d'ora in poi.
«Mancano 10 gare, più della metà. Possiamo allungare a Brno come fare zero, non penso ora alla distanza che ho in campionato. Se la cosa diventa complicata come a Monmelò, meglio fare secondo però quest’anno il peggior risulato è stato il secondo posto, il resto sono cadute. Dobbiamo continuare a lavorare con regolarità, dobbiamo metterci il cuore per andare avanti e a volte rischiare».
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