MotoGP 2018. Rossi: "Dovi strategicamente poco intelligente"
ASSEN – Il GP dei rimpianti. Cosa sarebbe successo senza quel terribile tamponamento a Lorenzo, causato dalla perdita dell’anteriore del pilota della Ducati, al quinto giro? Come sarebbe andata a finire se al 12esimo giro, non si fosse ritrovato ottavo, per un altro contatto davanti a lui (Rins e Marquez)? Come sarebbe arrivato al traguardo senza l’escursione all’esterno della curva 1 all’inizio del 25esimo giro mentre era secondo e lottava con Dovizioso? La sensazione è che Valentino Rossi abbia perso un’occasione favorevole, non solo per salire sul podio, ma, forse, anche per vincere, al di là che, forse, Marc Marquez ne aveva per andare più forte se fosse stato necessario.
«Sicuramente non è stata una gara noiosa… E’ stato un GP incredibile e sono contento di averne fatto parte, di essere stato uno dei protagonisti. Peccato per il podio, avevo il potenziale per conquistarlo. Fin dall’inizio c’è stata una grande battaglia e sono stato fortunatissimo con Lorenzo: alla curva 12 ha perso l’anteriore, l’ho centrato a 220 km/h, ma è andata molto bene a entrambi. Anzi, forse il contatto l’ha addirittura aiutato a rialzarsi… Oggi era veramente difficile guidare bene, perché erano tutti molto aggressivi ed eccitati: all’inizio ho cercato di salvare la morbida posteriore, ero veloce come conferma il fatto che quando mi sono trovato con la strada libera davanti ho subito ripreso chi mi precedeva».
Alla fine, cosa è successo con Dovizioso?
«Stavamo lottando, l’ho passato all’ultima variante, eravamo secondo e terzo. Lui è uscito forte dalla chicane e ha provato a passarmi alla prima curva, dove io ero molto forte. Ho lasciato i freni, ma lui ci ha provato lo stesso: è stato un sorpasso aggressivo e mi ha buttato fuori. Ma di sorpassi così, oggi ce ne sono stati almeno trenta… Diciamo che strategicamente non è stato un sorpasso intelligente: potevamo salire entrambi sul podio, invece abbiamo finito quarto e quinto. Rimane il guasto per aver lottato, ma c’è l’amaro in bocca per non essere salito sul podio: era alla mia portata».
Ti ricordi altre gare così nella tua carriera?
«Sì, ma non tante in MotoGP. Assen è un po’ come Phillip Island, non si riesce a fare la differenza: si è formato un gruppone da 125 o Moto3. Bellissimo, anche se sulla moto non sei proprio rilassato».
La vittoria di Marquez è pesante per il campionato?
«Anche oggi lui era quello che ne aveva di più e quando ha voluto allungare è riuscito ad andare via. Qui eravamo a posto, vediamo se riusciamo a migliorare la moto per la parte finale della stagione».
Intanto, la Yamaha non vince da 18 GP…
«Io e Vinales abbiamo conquistato dei podi, lui ha fatto anche secondo ad Austin, ma è una vita che non vinciamo. I rivali hanno fatto un passo in avanti in accelerazione grazie ai controlli elettronici: la Yamaha è una moto bella da guidare, ma ha dei limiti. Ma la stagione è ancora lunghissima».
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Maxwelch1Si è visto subito che Dovizioso stava facendo una enorme cavolata, tirando al limite la staccata, arrivando lungo, ostacolando Rossi e lasciando strada libera a Marquez. Complimenti....non gli regge la brocca ora che Lorenzo viaggia.
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masfor, Carate Brianza (MB)Vale sempre il più lucido ed il più analitico. Il senso letterale e semantico delle parole e delle frasi gli appartengono. Cosa ormai rara. Anche questo fa la differenza. Si chiama analisi logica e grammaticale; programma di scuola elementare e media. Leggere, rispettare la punteggiatura, capire. Facile in teoria, mission impossible per molti.... Grrrr.....Grrrrr.....Grrrrr (suono onomatopeico che inidica la categoria dei "rosiconi"). Abbiamo una leggenda in casa, colui che ha lanciato il motociclismo a livelli mondiali mai conosciuti prima di lui, colui che attraversa ere da vincente, in tutte le categorie e tutte le classi mondiali..... Ma niente, l'invidia è più forte.... e allora rosicate, che tanto lui se la gode e voi galleggiate nella mediocrità. Godi Vale, godi! E continua a farci godere!