MotoGP 2018. Vinales vince il GP d'Australia
PHILLIP ISLAND –Incredibile vittoria di Maverick Vinales, davanti ad Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. Quarto un bravissimo Alvaro Bautista, solo sesto Valentino Rossi, ottavo Franco Morbidelli, davanti all’Aprilia di Aleix Espargaro. Male Danilo Petrucci:12esimo.
Si era visto nelle prove che Vinales e la Yamaha ne avevano per puntare a un grande risultato, ma i favoriti sembravano essere Marc Marquez e Andrea Iannone. Marquez, però, è stato costretto al ritiro al settimo giro, dopo un pauroso contatto con Johann Zarco alla prima curva del sesto giro: il francese, forse “tirato” dalla scia, non ha valutato bene il movimento di Marc davanti a lui e ha toccato con la sua ruota anteriore la posteriore del rivale, finendo rovinosamente a terra. Fortunatamente non si è fatto nulla, mentre Marquez è riuscito a non cadere, ma nel contatto si è rotta tutta la parte posteriore della sua Honda ed è stato costretto al ritiro. Iannone, invece, non è riuscito a concretizzare una superiorità che in prova era parsa schiacciante, ma che in gara è stata un po’ ridimensionata dalla minore potenza della sua Suzuki.
VITTORIA CHE CAMBIA, ECCOME
Ma non è per demeriti altrui che Maverick Vinales è tornato sul gradino più alto del podio (non ci riusciva dal GP di Francia del 2017, riportando la Yamaha alla vittoria dopo un digiuno di 25 gare, dal GP d’Olanda del 2017, quando fu Rossi a trionfare: Vinales ha vinto perché è stato nettamente il più bravo. La scelta della gomma morbida anteriore – mentre tutti gli altri avevano la media – sembrava un azzardo, invece è stata vincente, con Vinales che dopo qualche giro prudente, come suo solito, ha cominciato a recuperare, portandosi al comando all’ottavo giro. Al nono e al decimo giro ha spinto realizzando il primato della pista per due volte di fila, poi ha aumentato il suo distacco, per poi amministrare negli ultimi due giri. Alla vigilia, Valentino Rossi aveva detto che anche una vittoria non avrebbe chiamato la situazione Yamaha: ha ragione, probabilmente, per quanto riguarda il giudizio generale sulla M1, ma cambia, eccome, per Vinales, che si ritrova (di nuovo) al centro del box Yamaha, dopo tanti alti e bassi per certi versi sconcertanti. Ma Maverick è un pilota fortissimo, uno dei più veloci in assoluto: se riesce a mantenere la calma ha davanti a sé un futuro radioso in Yamaha. Peccato, secondo me, aver perso Ramon Forcada, un tecnico in grado di fare la differenza.
IANNONE E DOVIZIOSO SUL PODIO
Dopo che per gran parte della gara si sono ritrovati in lotta per il secondo posto Iannone, Dovizioso, Bautista, Rossi e Miller, negli ultimi due giri i due Andrea hanno preso margine, hanno allungato, si sono superati due volte all’ìnizio dell’ultimo giro, con Iannone bravo a portare la Suzuki al secondo posto, con Dovizioso sul podio su una pista che non ha mai digerito. Ma la Ducati quest’anno è un’altra moto, come conferma la grandissima prestazione di Alvaro Bautista, quarto, dopo essere stato anche secondo. Al debutto sulla GP18, Alvaro ha faticato in prova (cosa che gli succede anche con la GP17…), per poi esaltarsi in gara, anche con una serie di bei sorpassi. Come ha confermato Dovizioso dopo le prove, la Ducati continua a faticare in fase di percorrenza, ma in uscita dall’ultima curva fino alla prima, si è visto benissimo come la Desmosedici in rettilineo sia fenomenale e questo ha dato una bella mano ad Andrea, che ha tirato fuori una buona prestazione, forse anche punto nell’orgoglio da quanto fatto da Bautista.
MALE ROSSI, MALISSIMO PETRUCCI
Gara negativa, invece, per Valentino Rossi: se il tuo compagno vince, il quinto posto a 5” è un risultato deludente, senza se e senza ma. Sembrava che Valentino potesse giocarsi il podio, invece nel finale è “crollato”, superato anche da Rins. Buon ottavo posto per Franco Morbidelli, un altro GP da dimenticare per Danilo Petrucci, 12esimo dopo essere fino fuori pista al primo giro. Per Danilo è un momento difficile: deve tenere duro.
CLASSIFICA
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 176.3 | 40'51.081 |
2 | 20 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 176.2 | +1.543 |
3 | 16 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 176.2 | +1.832 |
4 | 13 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Ducati Team | Ducati | 176.0 | +4.072 |
5 | 11 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 176.0 | +5.017 |
6 | 10 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 176.0 | +5.132 |
7 | 9 | 43 | Jack MILLER | AUS | Alma Pramac Racing | Ducati | 175.9 | +6.756 |
8 | 8 | 21 | Franco MORBIDELLI | ITA | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 174.8 | +21.805 |
9 | 7 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 174.7 | +22.904 |
10 | 6 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 174.7 | +22.940 |
11 | 5 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Angel Nieto Team | Ducati | 173.9 | +34.386 |
12 | 4 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Alma Pramac Racing | Ducati | 173.9 | +35.025 |
13 | 3 | 45 | Scott REDDING | GBR | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 173.8 | +36.348 |
14 | 2 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 173.8 | +36.389 |
15 | 1 | 10 | Xavier SIMEON | BEL | Reale Avintia Racing | Ducati | 173.2 | +44.214 |
16 | 12 | Thomas LUTHI | SWI | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 172.9 | +48.226 | |
17 | 81 | Jordi TORRES | SPA | Reale Avintia Racing | Ducati | 171.8 | +1'04.965 | |
18 | 7 | Mike JONES | AUS | Angel Nieto Team | Ducati | 170.8 | +1'19.817 | |
Non classificato | ||||||||
44 | Pol ESPARGARO | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 174.4 | 5 Giri | ||
55 | Hafizh SYAHRIN | MAL | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 175.4 | 9 Giri | ||
26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 173.1 | 16 Giri | ||
93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 173.1 | 22 Giri | ||
5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 173.1 | 22 Giri |
Quello che conta è l'albo d'oro.
Tra 100 anni quando uno leggerà l'albo d'oro vedrà scritto rossi 9 mondiali.
Mica c'è scritto come/dove/perché lo ha vinto.
Stesso discorso per mm, ago, ubbiali, nieto, hailwoowd, jl, stoner, ecc...
Se rossi è capitato in un periodo in cui i piloti erano quello che erano, mica è colpa sua, stesso discorso per mm.
Ciao.
Avrei (almeno per la stagione in corso) molti dubbi sul fatto che in Yamaha possa essere cambiato qualcosa.
Lo vedremo presto.
Rossi ha molto probabilmente sbagliato la messa a punto o più probabilmente con quelle gomme non riesce proprio a guidare con l'efficacia necessaria.
In pratica se azzecca proprio tutto può salire sul podio e se sbaglia qualcosa fa 6°
Vinales è un altro pilota ed ha molto probabilmente un altro modo di guidare, se azzecca tutto può vincere ma da anno scorso fino a domenica in Australia non era mai successo.
Ora il punto è: avrà capito Vinales come fare a mettere a punto questa Yamaha per tentare di vincere sempre o è stato solo una concomitanza di fattori "fortunati"?
Rimangono altre 2 gare per scoprirlo poi si riparte con nuove regole sulla gestione elettronica che potrebbe aiutarli ad annullare lo svantaggio in confronti di Honda e Ducati in particolare.
Auguro a loro di riuscire in quanto una Yamaha che rema in quel modo non si può vedere.
Valentino Masini