MotoGP 2019 a Motegi. Le parole dei protagonisti
Ecco il commento di Marc Marquez, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli dopo il GP del Giappone.
Marc Marquez (1°): "Finita la benzina 7 curve dopo il traguardo"
"Mancava un giro e mezzo alla fine e si è acceso l’allarme sul cruscotto che segnalava che stavo entrando in 'riserva' con la benzina. Ho guidato molto pulito, sono stato attento a non sbagliare e sono arrivato al traguardo, rimanendo a secco sette curve dopo…
E’ chiaro che ho adattato la strategia alla situazione: se fossi stato dietro a un altro pilota avrei consumato meno. Avevamo pensato che il passo potesse essere di 1’46”2/1’46”3, invece abbiamo girato in 1’46”5.
Tutto il team lavora alla grande, l’importante è essere costante in prova per avere dei riferimenti precisi. Poi, puoi limare ancora qualcosa per la gara, fino a rimanere senza benzina dopo il traguardo…
Il titolo costruttori è importante per la Honda: ieri sera, il presidente mi ha detto che avrei dovuto conquistarlo qui, a Motegi. Gli ho detto: 'grazie che non mi metti pressione'...".
Fabio Quartararo (2°): "Dovizioso mi ha dato una svegliata"
"A inizio stagione l’obiettivo era diventare il 'rookie', il debuttante dell’anno: sono contento di averlo centrato qui, con tre gare di anticipo.
E’ stato un GP difficile: Marquez e Dovizioso avevano la media posteriore, mentre io alla fine ho fatto fatica con la soffice: non a caso, sono partito bene, ma poi ho dovuto rallentare e gestire la gomma.
Forse avrei potuto anch’io montare la media, ma non avevo feeling, non mi piaceva. Avevo un vantaggio di 4 secondi su Dovizioso, pensavo bastasse, ma poi lui ha iniziato a recuperare: mi ha dato una svegliata.
Dove la Yamaha è in difficoltà? In accelerazione: in uscita dalla 2 e dalla 4 la Honda spingeva come un aereo...".
Franco Morbidelli (6°): "Mi aspettavo molto di più"
"Siamo andati forte in tutto il fine settimana: venerdì riuscivo a tenere un passo di 1’46” basso, che ho ripetuto facilmente anche nel warm up. Ero molto carico, ero molto fiducioso, ma in gara è successo qualcosa, bisogna capire cosa.
Appena mi sono trovato dietro a Quartararo ho capito che c’era qualcosa che non funzionava, perché Fabio era più efficace di me in accelerazione. Ho anche pensato che avesse scelto una gomma differente, invece aveva una soffice come la mia. Da metà gara in poi ho dovuto andare in modalità 'salvataggio' per portare a casa il GP.
Miller? A caldo ero arrabbiato, ma alla fine ci sta. Lui è uno funambolico, diciamo così: forse sarebbe stato più intelligente stare tranquilli e cercare di tenere il passo, invece lui ha fatto un po’ il pazzo.
Vado in Australia molto carico: quella è una pista che mi piace, sono spesso andato bene e sono in ottima forma, con il sapore dolce/amaro di questo GP".
Forse anche loro hanno alzato l'asticella, oltre al 93.