MotoGP 2019 ad Assen, Danilo Petrucci: "Sono tra l'incudine e il martello"
ASSEN - Danilo Petrucci torna sull'ultimo giro del GP d'Olanda, durante il quale ha perso la 5a posizione, superato dalla Yamaha di Franco Morbidelli. Secondo il Petrux la difesa della sua posizione non è stata impeccabile per evitare manovre azzardate, che avrebbero potuto rovinare anche la corsa del suo "caposquadra", Andrea Dovizioso. In Ducati la gestione dei piloti non dev'essere facile in questo momento e Danilo pretende maggiore chiarezza. E possibilmente più libertà.
Danilo, prima di tutto quali sono state le vostre difficoltà in questo fine settimana?
"Il problema è che qui ad Assen abbiamo sofferto tantissimo perchè mancava molto grip. E quando manca grip noi siamo più lenti degli altri, la moto inizia a sottosterzare molto, non "gira". Ciò significa che non riusciamo a frenare forte e ad accelerare subito. Dalla seconda metà di gara prendiamo un secondo al giro dagli avversari".
La sfida con il tuo compagno di squadra, Andrea Dovizioso, come è stata?
"La battaglia con "Dovi" è stata molto difficile. Io nei suoi confronti devo sempre stare molto attento. Lui è secondo nel Mondiale e il nostro obiettivo è vincere il titolo con lui. Così ho sempre dei dubbi se fare un sorpasso azzardato nei suoi confronti. Durante l'ultimo giro per non attaccarlo non mi sono coperto a sufficienza e così Morbidelli mi ha superato. Purtroppo mi trovo in una posizione un po' strana".
Però sei comunque terzo in campionato...
"Appunto. Ripeto: la mia è una posizione strana. Probabilmente nessuno se lo aspettava".
Nemmeno tu?
"Sembra strano dirlo, però io sono qui per vincere. Probabilmente non se lo aspettava nessuno perchè non ho mai avuto una moto ufficiale".
Però se hai un passo più rapido del tuo compagno di squadra, non puoi prenderti qualche rischio e superarlo lo stesso?
"Domanda difficile. Non abbiamo una strategia per adesso".
Sei obbligato a rimanere alle spalle di Andrea?
"Non devo fare manovre azzardate. E qui ad Assen, per sopravanzarlo, avrei dovuto prendermi dei rischi".
Ma allora perchè non ti hanno ancora rinnovato il contratto?
"È una situazione molto complicata da gestire. Non mi conviene dire quali sono i termini per rinnovare il contratto. Posso dire di essere tra l'incudine e il martello".
Fossi stato davanti a Dovizioso ne avevi per andare via?
"Ho provato ad andare via ma non ne avevo. Nessuno del gruppetto degli inseguitori aveva il passo. Noi soffriamo molto anche il vento e finché avevo qualcuno davanti ero agevolato".
Non pensi sia necessario parlare con il team prima del GP di Germania di settimana prossima?
"È quello che ho chiesto appena sceso dalla moto. Dobbiamo parlarci per definire le prossime gare".
Negli ultimi giorni c'è stato qualche contatto con Ducati per la definizione del nuovo contratto?
"No. Però non siamo d’accordo sui numeri. Per avere certi numeri nel 2020 devo fare certi risultati nel 2019. Vedremo".
Ora recrimina che non può sorpassare Andrea, addirittura CON CATTIVERIA?
Dovi, Dovi... sei stato troppo generoso con questo falsone.
Fossi in te prenderei baracca e burattini e mi trasferirei dal Petrux, tutto fusa e sorrisi per farsi aiutare e ora eccolo qui, bello pronto a piantartela in quel posto esattamente come un Iannone o un Lorenzo qualsiasi.
Solo che, bisogna dargliene atto, almeno questi due sono stati chiari e lindi fin dall'inizio con te e non sono mai venuti in casa tua addirittura a farsi aiutare.
Ma il management Ducati ha fatto dei corsi per saper gestire così male i piloti? Carta bianca a tutti e due, coltello tra i denti, e via, pedalare. Altrimenti, pedalare a fine stagione.
Si può mai vedere che un pilota debba tener chiuso per non passare il compagno di squadra? Ma che dia del gas lui, non che debba chiuderlo l'altro, non è una partita di tresette alla meno, dove vince chi perde.
In Ducati sono solo incompetenti autolesionisti.