MotoGP 2019. Márquez: "Siamo più efficaci"
“Nei primi due giri non ho attaccato - ha spiegato Márquez -, perché volevo prendere confidenza con la soffice posteriore, mai utilizzata prima della gara in questo GP. Ero a posto, poi mi ha passato Miller: ho pensato che ne avesse di più, invece andava piano e il gruppo si stava ricompattando. Sono tornato davanti e ho pensato di fare come a Jerez, imponendo il mio ritmo: ho spinto per tre, quattro giri e poi ho pensato a guidare pulito. In questo fine settimana ho faticato di più rispetto a Jerez, ma in gara, fin dal giro di allineamento, mi sono sentito molto bene, ho potuto spingere di più… Quale la mia sfida? Cadere di più, per il momento sono là… Scherzi a parte, so che arriveranno gare dove farò più fatica. Di solito quando le temperature sono basse fatichiamo di più, invece questa volta siamo andati bene. Mi sento a posto in entrata di curva, ma avendo più motore ho dovuto cambiare un po’ il modo di guidare: fino all’anno scorso facevo il tempo soprattutto in frenata, ma era rischioso, mentre adesso siamo più efficaci nel complesso del giro. Sono molto contento anche per la vittoria di mio fratello: non basta essere “fratello di o figlio di…” per guadagnarsi un posto in MotoGP: te lo devi sudare in pista, e questo è un successo importante per lui”.
Maxpayneit, vieni via dal bar!
Sarei stato ben lieto che MM diventasse l'erede di Valentino, talento e simpatia non gli mancano, anzi...ma purtroppo, dopo il 2015, non riesco proprio ad amarlo e stimarlo più di tanto.
Per me l'aspetto umano è troppo importante.