GP di Germania

MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP di Germania

- Quali potrebbero essere le chiavi del GP? Perché Petrucci era così arrabbiato con Mir in Q2? Chi vincerà il GP di Germania 2019?
MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP di Germania

SACHSENRING - Ecco alcune considerazioni e analisi emerse dopo le qualifiche del GP di Germania 2019.

Ideal time delle QP.

Marquez 1’19”979 (1’20”195); Quartararo 1’20”275 (1’20”400); Vinales 1’20”303 (1’20”406); Rins 1’20”326 (1’20”531); Miller 1’20”622 (1’20”690); P.Espargaro 1’20”757 (1’21”023); Morbidelli 1’20”788 (1’20”964); Crutchlow 1’20”817 (1’20”857); Petrucci 1’20”964 (1’21”486); Mir 1’21”005 (1’21”061); Nakagami 1’21”070 (1’21”104); Rossi 1’21”137 (1’21”137).

L’ideal time (IT) è la somma dei migliori tempi realizzati da un pilota in ciascuno dei quattro settori in cui viene suddivisa la pista (tra parentesi il tempo reale ottenuto, BT).

Considerazioni: Aveva ragione Alberto Puig, team manager Honda: prima di scendere in pista, ha detto a Marquez che poteva fare 1’19” alto; l’IT conferma la previsione; su questa pista è facilissimo sbagliare: solo per Rossi l’IT coincide con il BT.

Quali potrebbero essere le chiavi del GP?

  1. La prima curva. E’ un punto critico, è facilissimo sbagliare quando si è da soli (tanti i lunghi in quel punto nelle libere): arrivarci in gruppone dopo la partenza sarà un momento molto delicato;
  2. Facile sbagliare. Come conferma il confronto tra l’IT e il BT, su questa pista è facilissimo commettere un errore: riuscire a essere fluido senza fare troppa fatica (come riesce a Marquez) può limitare gli errori. E’ un elemento fondamentale;
  3. Vinales, nulla da perdere. Lo ha dichiarato lui stesso giovedì pomeriggio: essendo praticamente già fuori dai giochi per il campionato, Maverick può anche prendere dei rischi in più in gara. Può essere determinante;
  4. La temperatura. Per domani è previsto un abbassamento della temperatura: se così sarà, potrebbe cambiare radicalmente la scelta delle gomme. Secondo Piero Taramasso, responsabile della Michelin, la soffice funziona con una temperatura sull’asfalto tra 15 e 20 °C, mentre la dura lavora sopra i 35 °C;
  5. I primi giri di Rossi. Valentino ha un buon passo - niente di eccezionale, ma più che discreto -, ma scattando dalla quarta fila è obbligato a una buona partenza e a non perdere troppo nei primi giri.

Il passo gara (in collaborazione con Antonio Lopez).

FP4: media dei migliori 10 giri:

  1. Marquez 1’21”362; 2. Vinales 1’21”644; 3. Rins 1’21”843; 4. Mir 1’21”990; 5. Rossi 1’22”162; Quartararo 1’22”270; 7. Morbidelli 1’22”293; 12. Dovizioso 1’22”638; 14. Petrucci 1’22"986

    FP4: media dei migliori 7 giri:

1. Marquez 1’21”326; 2. Vinales 1’21”451; 3. Rins 1’21”696; 4. Mir 1’21”902; 5. Rossi 1’22”092; 6. Quartararo 1’22”174; 7. Morbidelli 1’22”224; 10. Dovizioso 1’22”449; 15. Petrucci 1’22”850.

Perché Petrucci era così arrabbiato con Mir in Q2?

Secondo Danilo, lo spagnolo della Suzuki è rimasto in traiettoria, nonostante lo avesse visto arrivare un paio di curve prima. Secondo Mir, invece, Petrucci era uscito ben prima di lui, ma avrebbe aspettato il pilota della Suzuki per sfruttarne la scia; sempre secondo Mir, Petrucci lo avrebbe seguito per due giri, nonostante nel secondo avesse rallentato di almeno un secondo. «Se Danilo non vuole avere problemi, che non mi segua in pista» ha detto Joan.

Cosa è successo a Takaaki Nakagami, che ha finito il turno con le stampelle?

L’ematoma subito nella caduta in Olanda, causata da Valentino Rossi, si è spostato dalla caviglia a sotto il piede e Nakagami non riesce più a camminare: «In ogni curva, sentivo un dolore fortissimo, come se qualcuno mi spezzasse il piede. Sono nelle mani della Clinica mobile: se la gara fosse oggi, non potrei fare più di dieci giri», ha raccontato il giapponese, visibilmente provato.

Tre frasi delle qualifiche

3) Sasaki: “All’inizio della stagione, facevo fatica con l’inglese: dicevo sempre di sì, ma in realtà non capivo nulla… Il mio miglioramento è dovuto anche alla mia migliore comprensione dell’inglese”.

2) Marquez: “Quartararo ha la pressione di avere gli occhi addosso di tutta la Francia, ma per il resto non ha alcuna pressione: quando sei al debutto in MotoGP, qualsiasi risultato va bene”.

1) Dovizioso: “Invece di avvicinarci a Marquez, ci stiamo allontanando”.

Pronostico.

Massimo Calandri (Repubblica): 1. Vinales 2. Quartararo 3. Rins

Paolo Ianieri (Gazzetta dello Sport): 1. Rins 2. Marquez 3. Vinales

Nico Forletta (RadioRai): 1. Marquez 2. Vinales 3. Quartararo

Carlo Pernat (manager): 1. Marquez 2. Rins 3. Vinales.

Manuel Pecino (PecinoGP): 1. Marquez 2. Vinales 3. Rins

Zam: 1. Marquez 2. Vinales 3. Rins

  • ghero1
    ghero1, Bergamo (BG)

    certo che fa effetto leggere l'assenza nei pronostici del pilota considerato il più forte di tutti......o forse perchè non è affatto (oppure stato) il più forte di tutti..arrivato dopo dei forti e prima di altri forti
  • Aspes 125 yuma
    Aspes 125 yuma, Cascina (PI)

    Ma questa mangiata agostana in quel di Bibbiena, con King, Gdn, Chiadini, Campiglio, Marci, e qualche altro ingegnere di MotoGP da tastiera che voglia unirsi, si fa?
Inserisci il tuo commento