MotoGP 2019. Voci e notizie dalla Thailandia
Prima che il GP di Buriram abbia formalmente inizio, dalla Thailandia rimbalzano diverse notizie.
La prima racconta di tre moto e tre piloti portati a 314 metri di altezza sulla capitale Bangkok. Per la conferenza stampa con i media locali, martedì, la location prescelta era infatti il 76° piano del King Power MahaNakhon, il grattacielo inaugurato nel 2016 (e già superato di tre metri due anni dopo…).
I tre prescelti sono stati Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e il pilota locale Somkiat Chantra, ventenne del team Honda Asia in Moto2; hanno posato per le foto e camminato sullo SkyWalk, il pavimento di vetro a trecento metri da terra. Poi cena e partenza per Buriram, la città che dista circa quattrocento chilometri dalla capitale ed è definita la “capitale della gioia”.
Non sarà gioioso invece Zarco. Il sito Motorsport.com pubblica un’altra intervista a Pit Bierer, che lo ha appiedato in Austria senza possibilità di appello. Parlando del pilota francese, il direttore sportivo di KTM è stato molto diretto: "Mai visto un atteggiamento così negativo", tutto è cominciato con l’addio di Johann al suo manager Fellon (nel nome un destino, n.d.r.), reo di avergli nascosto a suo tempo l’offerta della Honda, ma che era "il solo a saperlo guidare sul piano mentale. Correre per una casa è stato qualcosa di nuovo per lui, penso che da noi abbia imparato molto”.
Il punto più interessante è un altro: dove trasferirà le sue competenze vecchie e nuove Johann Zarco? Lui si è subito dichiarato pronto a rientrare al più presto, anche come collaudatore, e le voci lo davano sempre più vicino a Yamaha.
Anche da Lin Jarvis, qualche giorno fa, è arrivata la conferma dell’interesse reciproco e anche della disponibilità di Yamaha a concedere al francese qualche wild card. Pare tra l’altro che Jonas Folger, attuale sviluppatore della M1, chieda di essere sostituito volendo riprendere a correre davvero, ripartendo dalla Moto2.
Ma periodicamente si parla anche di Honda, per Zarco: non certo per andare a sostituire fin dal prossimo anno Jorge Lorenzo, che pare un’ipotesi fantascientifica, ma magari per collaudare le RCV al posto di Stefan Bradl. Staremo a vedere se qualche cosa di concreto esiste.
Marquez a 40 anni batterebbe a parità di condizioni il Marquez ventiseienne?
Domanda banale...o forse no.