MotoGP 2020. Dovizioso: "Sarà una gara estrema"
Il decimo posto conquistato per il rotto della cuffia nelle FP3 el GP di Spagna a Jerez, un poco soddisfacente ottavo posto in qualifica: il giro secco è stato il limite di Andrea Dovizioso. Un peccato, perché per la gara il Dovi non è messo così male, tutt’altro, anche se le gomme continuano a non farlo stare tranquillo: ancora non è stato trovato il giusto bilanciamento per farle lavorare al meglio.
“L’obiettivo era conquistare un posto nelle prime due file, ma, purtroppo, in qualifica non avevo buone sensazioni. E alla fine sono anche caduto. Abbiamo provato un sacco di assetti differenti, cosa anomala per noi, perché solitamente muoviamo poco sulla moto, sto guidando in maniera differente rispetto all’anno scorso, ma ancora non ho la confidenza giusta, dobbiamo ancora lavorare. Abbiamo però fatto un altro passo in avanti”.
Quale la più grande differenza rispetto all’anno scorso?
“Con questa gomma cambia tutto: frenata, percorrenza, uscita. E’ molto differente. Purtroppo non è ancora chiaro cosa dobbiamo fare esattamente per farla rendere al meglio, abbiamo fatto tanti tentativi e non siamo ancora centrati. Ma non sono troppo preoccupato, perché la velocità c’è”.
Cosa ti aspetti per domani?
“E’ difficilissimo da dire, perché il caldo è asfissiante e nessuno conosce il comportamento di queste gomme sulla distanza. Il passo in gara sarà molto differente da quello che si è visto in questi giorni e come sempre la differenza la farà l’intensità, la forza che ci devi mettere per essere veloce”.
La partenza diventa fondamentale?
“Sì, anche perché questa è una pista “mono traiettoria” e se stai dietro tutto si scalda di più. Il mio passo non è male, scattare bene sarà molto importante”.
Ma il podio è possibile o un sogno?
“Non lo so, ci sono troppi aspetti che non abbiamo sotto controllo. In queste due gare a Jerez sarà fondamentale fare punti, puntando ovviamente al massimo, anche al podio se c’è la possibilità. Alle 14 ci sarà veramente una situazione estrema: sono rilassato e concentrato per avere il feeling giusto con l’anteriore e poi gestire il posteriore”.
Miller usa molto il sistema per abbassare la moto anche in rettilineo; lo usi anche tu?
“Tutte e quattro le Ducati ufficiali ce l’hanno, lo usiamo tutti. Chi più chi meno”.