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MotoGP 2021. DopoGP di Spagna a Jerez con Nico, Zam e l’lng: finalmente Ducati [VIDEO]

- L’analisi della quarta prova mondiale a Jerez de la Frontera. Il braccio traditore di Quartararo, la doppietta rossa Miller/Bagnaia, il podio di Morbidelli, le difficoltà di Marquez e la crisi di Valentino Rossi.

Troppe cadute nelle due giornate delle prove, tutte per chiusure dello sterzo: la responsabilità è della Michelin anteriore? Se è così, perché non è messa sotto accusa da piloti e team? E restando sul tema, la pista di Jerez, con gli spazi esterni diventati esigui e raggiunti da moto e piloti nelle carambole, è ancora un tracciato sicuro?

L’ing Bernardelle analizza le varie moto: la M1 Yamaha che gira forte ma pare ancora molto delicata da mettere a punto, la Honda che si dibatte tra tante problematiche e con piloti differenti, la Suzuki che perde le migliori occasioni, la Aprilia che già sfiora un piazzamento nella top five, la KTM in difficoltà che deve ritrovare la bussola. E naturalmente la Ducati, che a Jerez non vinceva da 15 anni ed è in testa al mondiale piloti: emerge l’abilità del reparto corse bolognese, da anni il più bravo a sfruttare tutte le possibilità nascoste nelle pieghe di questo regolamento tecnico.

Ci sarà spazio anche per approfondire il tema piloti. Marquez ancora lontano da uno stato di forma soddisfacente, quando potrà tornare a podio? E Valentino troppo lento, quante possibilità ha di ribaltare la situazione? E Diggia, e Acosta vincitori nelle altre categorie… E Zaccone sulla MotoE.

ATTENZIONE: A partire dalla metà del mese di maggio il DopoGP verrà trasmesso in diretta streaming soltanto su YouTube.

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  • MM2110
    MM2110, Civita Castellana (VT)

    È soltanto la quarta gara aspettiamo però secondo me una cosa si può dire che la Ducati è migliorata rispetto al 2020 e che Dovi è un gran pilota
  • luca!
    luca!, Affile (RM)

    Zam grande professionista e serissimo, ma a volte vuole convincerci con logiche improbabili di sue convinzioni. Per lui la MotoGP è di alto mio perché un Marc distrutto nel fisico e probabilmente nel morale, fa fatica a stare fra i primi. E ignora nel suo ragionamento la poca distanza in termini di tempo di percorrenza di gara fra i piloti protagonisti. Ne riparliamo se Marc si rimette a posto il prossimo mondiale. Lo dico da persona che nn lo ama. E logica vorrebbe che se tutti vanno allo stesso modo, significa con più probabilità che sia facile raggiungere il top delle prestazioni del mezzo, e nn che siano tutti campionissimi che portano al limite razzi inguidabili.. quando i razzi erano inguidabili, Rainey faceva campione del mondo e Cadalora la stessa moto nn riuscivo a guidarla. E tre piloti con qualche sporadica partecipazione di altri, facevano il vuoto.. fatto stesso che passare dalla moto 2 alla MotoGP sia oggi così facile porta da questa parte del discorso, cioè che sono mezzi facili.. passare dalla 250 alla 500 non era una cosa da tutti.. vedasi la sfilza di campionissimi italiano 250 che in 500 arrancavano o non andavano proprio..
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