MotoGP 2021. GP di Aragon. Marc Marquez: "Sono un pilota più normale"
ALCANIZ - I tifosi di Marc Marquez e forse tanti altri diranno che ha perso perché non ancora al 100%. Ma Marc non cerca scuse e rende subito merito al rivale: “Il problema c’è, ma oggi me la potevo giocare: lui è stato più forte di me”. Poi l’analisi della gara.
“Non mi aspettavo che Pecco tenesse questo passo, sono stato dietro di lui tutta la gara. A dieci giri dal termine cominciavo a essere in difficoltà, ma ho visto che lo era anche lui. Ho cominciato a pensare dove avrei potuto provarci: “Alla 1 no, alla 2 no, alla 3 no”, non c’era nessun punto per provarci, perché lui frenava fortissimo e usciva velocissimo dalle curve.
Ma sono Marc, io sono così, ci devo provare anche se non c’era veramente la possibilità. Anche psicologicamente non era facile da gestire, perché venivo da due cadute nelle ultime due gare e altrettante scivolate nei giorni precedenti. Ma bisognava provarci, per me e per lo spettacolo”.
A noi ha ricordato le sfide con Dovizioso: anche a te?
“Anche quando c’era Dovizioso la Ducati frenava forte, ma adesso è migliorata a centro curva. Diciamo che Pecco è come Dovi, ma con più percorrenza: diventa complicato trovare un posto dove passare. Lui frenava la moto più forte di me, accelerava meglio di me. Dovevo provarci a sinistra, perché a destra ero più in difficoltà. Ci ho provato alla uno, alla cinque, avrei voluto provarci anche alla 7 ma non ero a posto, o anche alla 15. Alla fine ho frenato tardissimo alla 12, sapevo che non potevo starci. Oggi avevo un buon feeling con la moto, era giusto provarci in tutti i modi, ho dato tutto quello che avevo. Ho cercato di capire i suoi punti deboli, ma non ne aveva. Sono contento del secondo posto”.
Qual è la situazione del braccio?
“Stiamo lavorando per capire cosa succede alla spalla (Marquez parla ormai solo della spalla, l’omero rotto a Jerez nel 2020 non sembra più essere un problema, NDA), non è normale quello che sta succedendo, dobbiamo capire cosa fare per il futuro: questo GP è stato uno dei primi tre peggiori per quanto riguarda la spalla”.
Quanto ti condiziona?
“In passato riuscivo a trovare il limite in un modo differente, potevo fare certi salvataggi che adesso non riesco più a fare. Diciamo che sono un pilota più normale: a volte sono competitivo, altre fatico. E’ chiaro che ci sono dei dubbi per il futuro: quando sono tornato a Portimao pensavo di arrivare più velocemente a guidare la moto con il mio stile di guida, invece non è stato così. L’obiettivo è trovare la strada per essere competitivo in campionato, magari guidando in modo differente: non importa come, l’importante è riuscirci. Voglio finire bene il 2021 per preparare al meglio il 2022”.
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ettore_6, Spoleto (PG)Senza nulla togliere a Bagnaia, in questa gara c'è stata l'ennesima dimostrazione, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, di che tempra è fatto Marquez!! Si è visto chiaramente in coferenza stampa in che condizioni ha finito la gara, una mano destra incapace di svitare un tappo... Una moto migliorata, ma di certo non al pari con la Ducati, e pure è stato sempre attaccato fino all'ultimo!! Al netto di tutto ciò, la mia convinzione è questa: se riprenderà la perfetta forma fisica, rimarcherà la vecchia supremazia che esercitava prima dell'incidente, capovolgendo di fatto la teoria che avrebbe ritrovato degli avversari più forti... Fino ad ora, c'è solo un Marquez più debole!!
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Mr70a+, Tirano (SO)Marquez ieri e’arrivato dove nessuno è mai giunto prima!!!…un pilota normale con quella moto forse non avrebbe fatto manco podio!! Un pilota normale dopo tre operazioni invasive in setto otto mesi faceva fatica ad arrivare nei dieci ….Marquez ieri non batteva Pecco neanche se ricorrevano venti volte ….ma è arrivato comunque attaccato al suo codone fino a due curve dal traguardo. Un grandissimo. Un guerriero. Non mi sta simpatico più di tanto,ma in moto e’un Dio