Le Mans - Freddo, pioggia, sole, di nuovo pioggia: ben venuti a Le Mans! E’ il classico meteo francese, perlomeno di queste parti, e potrebbe essere così fino a domenica: le previsioni sono incerte, esattamente come le condizioni atmosferiche.

Si entra in pista con doppia coppia di soffici, scelta che viene mantenuta fino a una decina di minuti dal termine, quando un po’ di sole suggerisce a Jack Miller - e chi se no! - di montare le slick: il pilota della Ducati si esalta in queste condizioni, riesce a fare un solo giro con le gomme da asciutto e rifila più di due secondi a tutti, che poi si riducono a 1”481 su Johann Zarco, lui però con le gomme da bagnato.

Anche Marc Marquez ha provato un’uscita con le slick, così come il fratello Alex, che però è caduto, senza conseguenze, alla curva 3 (foto nel Live). A proposito di Marquez (Marc): come aveva fatto intendere nell’intervista di ieri, il primo obiettivo è “Capire dove eravamo tecnicamente e dove siamo adesso”; ecco quindi che oggi Marc è tornato al telaio 2020, lo stesso che Takaaki Nakagami ha usato a Jerez.

Marquez ha bisogno di fare un punto “zero” per ripartire e la scelta di tornare a materiale che conosce meglio va sicuramente in questo senso.

Ducati va

La Ducati si conferma protagonista in queste condizioni, con un Pecco Bagnaia buon settimo in condizioni a lui non troppo congeniali, mentre faticano, inevitabilmente, i debuttanti, con Luca Marini 20° ed Enea Bastianini 22°.

E’ decisamente un buon momento per la Casa di Borgo Panigale e un piccolo vantaggio arriva anche dal calendario, con l’annullamento del GP di Finlandia (è già il secondo anno consecutivo…), che verrà sostituito da un altro appuntamento in Austria, pista decisamente amica della Ducati. Insomma, tanti aspetti positivi…

Yamaha in difficoltà, bene Joan Mir

Nonostante un problema tecnico - si è acceso l’allarme di sicurezza per qualcosa all’elettronica e ha dovuto fermare la sua Suzuki a bordo pista - Joan Mir ha ottenuto un ottimi terzo tempo, confermandosi in forma.

Male, invece, la Yamaha, che, evidentemente, soffre queste condizioni: tutte le M1 sono al momento fuori dai primi 10, con Maverick Vinales 12° (è anche scivolato con le rain appena entrato in pista nei minuti finali), Franco Morbidelli 13°o, Valentino Rossi 14esimo e Fabio Quartararo 16esimo.
C’è da lavorare.

Grande Savadori

Il migliore degli italiani in FP1 è Lorenzo Savadori, ottimo sesto: Lorenzo è stato bravissimo a sfruttare il riferimento di un pilota davanti a lui, ma la sua prestazione rimane di altissimo livello.

Non è la prima volta che Savadori dimostra velocità, è già successo in altri turni: buon segno, significa che sta crescendo. Ci vuole un po’ di pazienza, ma certe prestazioni non possono essere solo casuali. Dai Lorenzo, dai!

La classifica delle FP1