MotoGP 2021. GP di Francia. Jack Miller: "La miglior Ducati di sempre"
LE MANS - Con la Honda aveva vinto la sua prima gara sul bagnato. Poi a Jerez è arrivata la prima sull’asciutto, oggi la prima in un GP “flag to flag”: è decisamente un ottimo momento per Jack Miller.
“A volte è così, semplicemente oggi era il mio giorno: l’anno scorso mi era andata molto peggio”.
Miller ripercorre una gara pazza.
“E’ stato tutto così frenetico. Asciutto, bagnato, umido, di nuovo asciutto, vento: è stata una gara lunghissima. Le Yamaha andavano fortissimo sull’asciutto, poi è iniziato a piovere moltissimo, è stato come entrare in un muro d’acqua, non sono riuscito a fermare la moto e sono andato nella ghiaia. Ho allargato le gambe, ho temuto di cadere, quello è stato il momento più critico, perché la gara poteva finire in quel momento”.
Beh, ti sei preso anche due long lap penalty per essere entrato troppo forte nella pit lane.
“Non sapevo bene cosa fosse successo, in Francia spesso prendo multe per eccesso di velocità… Non avevo mai provato il long lap penalty durante le prove e quando ho fatto il primo sono stato prudente, mentre nel secondo ho spinto di più. Quartararo era sempre lì, davanti a me, l’ho passato, poi ho pensato solo a gestire il vantaggio”.
Negli ultimi giri la pista era asciutta e Zarco recuperava: temevi di perdere la gara?
“Non proprio, ma a 7-8 giri dalla fine ho pensato se fosse il caso di rientrare ai box e montare le slick. Ma qui la pit lane è lunghissima, avrei perso troppo tempo, così ho pensato solo a tenere duro. Ho vinto due gare consecutive: fatemi un pizzicotto perché mi sembra di sognare”.
Perché sei così efficace sul bagnato?
“Non lo so con precisione, non so se è qualcosa che ti viene naturale, ma ci devi anche lavorare un po’. Credo anche che le caratteristiche delle moto che ho usato in MotoGP (Honda e Ducati, NDA) mi aiutino in queste condizioni”.
La Ducati sembra molto competitiva.
“E’ la miglior Ducati di sempre! Bisogna essere orgogliosi del lavoro di Gigi Dall’Igna. E di tutti gli ingegneri”.
E la prossima gara è al Mugello...
“Adesso non ci penso. E poi lì ci sono un sacco di piloti che vanno forte, Bagnaia, Zarco, anche Quartararo: non sarà facile”.
Johann Zarco: "Abbiamo tutto per vincere"
Fabio Quartararo: "Vale come una vittoria"
Francesco Bagnaia: "Ho sperato nel flag to flag"
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Valentino Rossi: "In condizioni miste soffriamo"
Danilo Petrucci: "Ho anche pensato al podio"
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La carta avrebbe dato vincente a Jerez e ieri a LeMans, il buon Fabio. Le circostanze di gara invece hanno premiato Miller e la Ducati.
Fortuna? No, perché bisogna essere bravi anche a farsi trovare pronti, quando l'occasione si presenta.
Ma chi dice che in cuor loro, in Ducati, non sappiano che una strizzatina d'occhio dalla Dea Bendata non l'abbiano avuta?
Che poi, per vincere, ci vuole anche quella, ci mancherebbe...
Perché riesce a sfruttare meglio le gomme, rispetto alla Desmosedici del 2020? E quindi torna quello che diceva il buon Dovi? E Miller lo sa bene, avendo avuto anche lui una 2020 direttamente assistita...
Ma che strano, però..., proprio strano...
Anche perché a sentire quello che se ne intendono, la Ducati di quest'anno mica è cambiata: sono cambiati solo i piloti, la moto è la stessa...:a' Miller, ma che stai a di'...: ti spiega tutto pinto!