GP di Stiria

MotoGP 2021. GP di Stiria al Red Bull Ring. KTM/Fernandez: che brutta storia

- Intervistato da Dazn Spagna, il 20enne della Moto2, che nel 2022 correrà con il team Ktm-Tech3 in MotoGP, esprime il suo disappunto: “Nel 2022 non correrò dove avrei voluto”. Una dichiarazione dalla doppia interpretazione: Raul avrebbe voluto ancora correre in Moto2. Oppure...
MotoGP 2021. GP di Stiria al Red Bull Ring. KTM/Fernandez: che brutta storia

ZELTWEG - Come la si gira, è una brutta storia.

“Nel 2022 non correrò dove avrei voluto” ha detto Raul Fernandez ai microfoni di Dazn, ieri dopo l’annuncio ufficiale del suo passaggio in MotoGP nel team Tech3.

Il giornalista chiede a Raul: “Ad Assen avevi detto che al 99% saresti rimasto in Moto2, cosa ti ha fatto cambiare idea?”. La risposta di Fernadez è velenosa: “Nel 2022 non correrò dove avrei voluto correre”.

Cosa intende? Si può pensare, appunto, che lui avrebbe preferito rimanere un altro anno in Moto2, per provare - per me giustamente - a vincere il titolo. Ma non solo.

Moto2. Raul Fernandez (Ktm)
Moto2. Raul Fernandez (Ktm)

La Yamaha dietro l’annuncio affrettato?

L’annuncio del suo passaggio in MotoGP fatto dalla Ktm mentre erano in corso le FP4 della massima categoria, ha fatto scalpore, tempi e modi veramente inadeguati per licenziare, di fatto Danilo Petrucci e Iker Lecuona. Perché tanta fretta?

Probabilmente perché Ktm aveva paura di perdere il suo gioiello, come era già successo nel 2020 con Jorge Martin, pilota Ktm in Moto2 con una opzione per la MotoGP, ma poi passato al team Pramac-Ducati: pare che Fernadez avesse raggiunto un accordo - addirittura di 5 anni - con la Yamaha (evidentemente disposta a pagare la penale prevista) per correre nel 2022 nel team Yamaha-Petronas, con un percorso per arrivare successivamente alla squadra ufficiale, come è successo a Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.

L’accordo sarebbe stato “scoperto” dalla Ktm, che così ha affrettato i tempi per rendere pubblico il contratto per il 2022, per non rischiare di perdere nuovamente un suo gioiello. Ecco che quel “2022 non correrò dove avrei voluto correre” può essere letto in due modi: 1) “Avrei voluto stare in Moto2”; 2) “Avrei voluto correre con la Yamaha”. In ogni caso, una brutta storia, dalla quale la Ktm non ne esce sicuramente bene.

 

- Ufficiale: Raul Fernandez al posto di Petrucci nel 2022

- Ktm licenzia Petrucci (e Lecuona) in modo vergognoso

 

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  • gliogli
    gliogli, San Vito sullo Ionio (CZ)

    A differenza della maggior parte dei costruttori Honda esclusa, KTM investe sui giovani, gli dà una possibilità, li cresce investendo soldi nelle categorie inferiori, quindi semmai l'unico errore commesso è stato quello del licenziamento non di certo quello di evitare di perdere un pilota a cui probabilmente tengono, consigliate a Yamaha di produrre Moto3 per crescere piloti, inoltre KTM parere mio vincerà anche qualche mondiale, di sfide impossibili ne ha già vinte quindi sono certo che tra 4/5 anni può giocarsi la vittoria con il pilota giusto.
  • gigi200832
    gigi200832, Cesena (FC)

    ktm ha sicuramente fatto valere una clausula che avevano firmato entrambi sul contratto altrimenti non vedo in quale modo potesse trattenere un pilota. Detto questo, mi pare francamente controproducente tenersi un pilota che non vuole correre con te, non so quanti anni abbia di contratto ma è una relazione destinata a finire male. Qua si sta andando alla ricerca del fenomeno ad ogni costo, i piloti sono in mano a manager che pensano solo ai propri interessi, firmano contratti con due anni di anticipo e poi si ritrovano in condizioni tecniche non adeguate. Tutto questo da quando hanno saltare la regola che un rookie non può approdare in un team ufficiale per permettere a Honda di schierare Marquez nel team Repsol da subito.
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