Pochi giorni ancora e il motomondiale farà tappa a Misano Adriatico, dove si terrà il GP di San Marino e della Riviera ​di Rimini: una pista dove vedremo certamente darsi battaglia i piloti ad ogni curva e... ad ogni staccata: sono dodici infatti le frenate che i prototipi della MotoGP affrontano ad ognuno dei 27 giri della gara sul Marco Simoncelli World Circuiti di Misano, un tracciato che Brembo (da cui provengono i dati mostrati) classifica - in una scala da 1 a 5 - di difficoltà 3 per gli impianti frenanti.

L'intensità delle frenate e le temperature raggiunte dagli impianti non sono quindi estreme, complice anche l'assenza di rettilinei superiori ai 530 metri, che impedisce di raggiungere velocità molto elevate, e la contemporanea presenza di 3 sole frenate al giro con decelerazioni superiori ai 100 km/h, soltanto una delle quali maggiore di 160 km/h.

Le 12 frenate della MotoGP appartengono a varie casistiche, vuoi per lo spazio di frenata vuoi per il tempo di frenata, così come per il carico sulla leva o la decelerazione. Nella seconda metà della pista però non esistono staccate con decelerazioni superiori a 1,1 g e frenate di oltre 2,7 secondi l’una. Sono la prima curva, quella dopo il rettilineo di partenza, la curva numero 7 e la successiva 8 a sollecitare con 1,5 g di decelerazione il pilota, mentre la pressione sulla leva raggiunge anche i 5,9 bar. Nel primo caso si passa da 271 km/h a 116 km/h in 4 secondi, alla curva 7 la frenata fa perdere soltanto 20 km/h (da 290 a 270 km/h in 3 decimi di secondo!), mentre alla successiva staccata della Quercia si passa da 268 a 79 km/h con in 209 metri ed è la staccata più impegnativa del tracciato romagnolo.

Il confronto con la Superbike