MotoGP 2021. A Silverstone si frena poco, ma serve sensibilità
Il Mondiale MotoGP sbarca in Gran Bretagna, a Silverstone. Pista di grande fascino, a due passi da Londra; un tracciato che privilegia la velocità e la scorrevolezza e che non si presenta di particolare impegno per i freni. Lunghissimo - misura 5.900 metri - vede quindi la distanza di gara della classe regina su sole 20 tornate.
Sono dieci le staccate nel corso del giro, che pesano nel tempo complessivo per il 28% e solo in tre casi risultano molto impegnative. Un quadro che consente a Brembo di classificare il tracciato di Silverstone - usato naturalmente dalla MotoGP nella sua configurazione più lunga - come di livello 3 in termini di impegno, come accade a Misano Adriatico e Valencia.
La frequenza della pioggia - che nel 2019 ha addirittura portato alla cancellazione della gara, che non ha preso il via per impraticabilità del tracciato fa sì che spesso in passato siano stati utilizzati i dischi in acciaio. Tuttavia, negli ultimi anni, i progressi nei materiali compiuti da Brembo ha fatto sì che i piloti scegliessero comunque impianti in carbonio anche in caso di meteo sfavorevole.
I piloti della classe regina richiamano i freni per dieci volte, anche se in tre casi la decelerazione non supera i 50 km/h; in sei casi invece la staccata si prolunga per oltre tre secondi, determinando un tempo complessivo di 33" per quanto riguarda l'utilizzo dei freni. Tuttavia, il carico complessivo sulla leva del freno (ovvero il totale della forza esercitata dal pilota sulla leva del freno in tutta la gara) è - con poco più di sette quintali - il più basso fra tutte le gare in calendario nel 2021.
Il motivo è da ricercarsi nell'assenza di singole staccate molto forti, che comportino sforzi alla leva oltre i 4,7 kg, livello che viene raggiunto almeno una volta al giro su tutti gli altri circuiti. Il record, in questo senso, è detenuto dal Gran Premio dell'Austria: al Red Bull Ring la soglia viene superata per ben tre volte al giro.
Sul totale delle 10 staccate, come dicevamo in apertura tre sono considerate molto impegnative per i freni, quattro rientrano nella fascia di difficoltà media, mentre tre - quelle sopra citate, dove la decelerazione non passa i 50 km/h - sono considerate di scarso impegno. La frenata più probante per l'impianto frenante è quella che si effettua alla curva 7, la Stowe, dove le MotoGP passano da 318 a 118 km/h in un tempo di 4"5 e uno spazio di 253 metri, con un carico sulla leva però di 4,5 kg, ed effettuando una decelerazione di 1,5G.