MotoGP 2022. Andrea Dovizioso: “Non puoi accettare che uno sia meglio di te”
Siamo arrivati alla fine di una carriera di altissimo livello, come confermano due dati statistici: per il momento, Andrea Dovizioso è il secondo pilota ad aver vinto più gare con la Ducati (dopo Casey Stoner) e il terzo italiano più vincente di sempre in 500/MotoGP (dopo Valentino Rossi e Giacomo Agostini). Un bravissimo pilota, un ragazzo eccezionale: se lo conosci, è impossibile non volergli bene. Io sono emozionato a pensare che è la sua ultima gara, lui no.
“Sono tranquillo, sereno: mi fa piacere che venga riconosciuto quello che ho fatto in questi 20 anni di corse. So che non tutti riconoscono il mio valore: ho sofferto questa cosa per tanti anni, per vari motivi, ma poi sono maturato sotto questo aspetto, ci ho lavorato. Fin da bambino ho avuta tanta pressione, che però arrivava totalmente da me. Il mio babbo sognava che io potessi diventare un gran pilota, ma non mi ha mai trasmesso ansia per questa cosa: ero competitivo di mio. Poi, con il passare degli anni, diventi meno spietato e aggressivo, ma non accetti mai che uno sia più veloce di te”.
Sull’ultimo anno in Yamaha: “E’ chiaro che se guardi i risultati ha ragione chi dice che non dovevo tornare, ma tutto quello che ti succede nella vita ha un motivo e in qualche modo ti torna sempre utile per migliorare. Anche una esperienza così ti aiuta ad aprire un po’ la mente su alcuni aspetti”.
Nel podcast, Dovizioso spiega perché lui ha smesso e Valentino Rossi, per esempio, è andato avanti fino al termine della stagione 2021 (“Lui ha avuto paura di fermarsi, non avrebbe mai smesso”) e racconta la sua vita senza MotoGP: “Ho una grande passione (il motocross, nda) sto lavorando su un progetto interessante, sono mentalmente coinvolto su un’altra cosa: credo che questo faccia la differenza quando ti ritiri”.
Sulla Ducati: “Non so quanto c’è di Andrea Dovizioso: negli ultimi due anni sono cambiati tanti aspetti, anche il modo di guidare. E’ una MotoGP diversa dalla mia”.
Naturalmente Andrea parla dei suoi anni con la Rossa: “Sicuramente molto stressanti: quando sei il pilota che porta a casa i migliori risultati per quella Casa, ma a volte percepisci che secondo qualcuno non hai fatto bene a sufficienza, diventa più difficile”.
Due i grandi rivali, per diversi motivi, della sua carriera: Marco Simoncelli e Jorge Lorenzo: bellissima come il Dovi descrive questa rivalità.
Poi un po’ di classifiche: l’avversario più forte con cui ha combattuto; la vittoria più bella (la risposta è inaspettata, perlomeno per me); la stagione più bella; la delusione più grande (anche qui la risposta è sorprendente); la soddisfazione più grande al di là dei risultati; cosa mancherà della MotoGP e cosa non gli mancherà (risposta molto profonda).
Chi vince il mondiale? Dovi non scommetterebbe più di 50 centesimi su…
Scopri tutto nell’81esimo episodio di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire da domenica 4 settembre.
Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas
A me, tutti sti podcast e i video hanno bell'e rotto.
Siccome può capitare che qualcuno sia migliore di te (quasi sempre per la verità), quando capita non accettarlo significa essere degli illusi. Un conto è essere remissivi e gettare la spugna al primo problema, un altro è illudersi di essere il migliore anche quando tutto dice il contrario. Un buon compromesso può essere la tenacia e la determinazione con cui si cerca in tutti i modi di rovesciare l'evidenza della propria inferiorità. Se si riesce, bene, altrimenti meglio forse accettare l'evidenza.