ISDE 22 Francia. D4. Garcia Totale, Verona Esemplare. L’Italia scende al 3° posto
Le Puy-en-Velay, Alta Loira, Francia, 1 Settembre. Quarto giorno. Ormai oltre il giro di boa ma è sempre difficile, trattandosi di 6 Giorni internazionale di Enduro, parlare di dirittura d’arrivo. Questa ISDE verrà ricordata anche per le sue difficoltà. Contrariamente alla tendenza che premiava gli amatori tenendo in vita anche i meno dotati, la gara di questi giorni riporta indietro la memoria per le sue caratteristiche di durezza. Che non sono percorsi impossibili ma semplicemente un ritmo asfissiante. Molte ore alla guida, controlli tirati, trasferimenti costantemente impegnativi, Speciali brevi e quindi tutte importanti. In poche parole, mai la possibilità di prendere una boccata d’aria, di staccare un attimo e resettare. Eppure sono tutti dentro, nessuno molla, la gara si sviluppa su livelli altissimi e ripropone l’atmosfera delle 6 Giorni di un tempo. Magari non troppo lontano ma, forse, più autentico. Bravi i francesi. Hanno saputo ricostruire perfettamente lo spessore dell’evento agonistico di prima della festa… pur conservando la festa.
Siamo ancora sul tracciato Sud-Ovest verso la Haute Lozere, una delle punte del triangolo delle Bermuda dell’Enduro francese. A un passo da Mende, teatro di epici scontri del passato. Con la quarta giornata di Gara la tensione diventa palpabile. Avere a che fare con fatica e difficoltà non è grave, ma scontrarsi con il fantasma dell’affidabilità consuma. Per fortuna le Moto da Enduro di oggi, gioielli da corsa con vocazione al massacro, si rivelano formidabili in ogni circostanza, anche questa che, una volta all’anno, sembra volerne andare a cercare il limite. Niente da fare, i Costruttori di oggi sanno… come fare.
Quattro di sei. Un giorno ancora di Enduro poi sarà la volta del gran finale di motocross, sabato. Il quarto giorno ripropone il tema principale di questa Sei Giorni, portando di nuovo in prima fila Josep Garcia. Lo spagnolo vince la sua terza giornata e si stacca costantemente in testa alla generale individuale. L’unico che riesce a tenergli testa è Andrea Verona, vincitore della terza giornata e il solo in grado di rispondere per le rime allo spagnolo. Il Secco ha vinto le 5 Speciali in programma e staccato Verona di 20 secondi, il gap più importante dall’inizio della Gara. Forse Garcia ci è rimasto male, e ce l’ha con Verona per avergli interrotto la serie che durava dall’inizio di questa Edizione ma che aveva le radici nella 6 Giorni italiana un anno fa. Non è così, certamente, ma la sensazione è che, comunque, Garcia ci abbia dato dentro senza indulgenza. Ancora i due inglesi Watson e Holcombe in scia seppure staccati. Sono loro le carte vincenti della Gran Bretagna, capaci di resuscitare McCanney e di responsabilizzare il giovane Etchells. Persson, Pichon, Milner sono ormai tiratori liberi, meglio gi americani Russel e Oliveira, nei dieci per una bella figura americana.
I quattro Piloti della Gran Bretagna, Watson, Holcombe, McCanney e Etchells, sono tutti nei primi dieci dell’assoluta. Si capisce che non c’è niente da fare per nessuno. Neanche per l’Italia. Così gli inglesi prendono il volo, 4 minuti sugli inseguitori più vicini, che non sono più gli italiani. Verona, va da sé, ma anche Salvini e Oldrati, in crescendo continuo, sono bravissimi, tutti al pelo nei 12, ma non basta. Fa fatica Bernardini, ferito a una mano, che non va oltre il 39° posto. In questo modo l’Italia scende al terzo posto e lascia passare la Spagna al secondo. La difesa del Titolo conquistato a Rivanazzano poteva anche essere argomento ormai archiviato, ma il secondo posto va riconquistato e difeso, adesso, con i denti. Salvini e Oldrati l’hanno capito bene e sfoderano un orgoglio niente male, che siano loro la chiave di volta?
Con il senno di poi si potrebbe pensare ad una formazione leggermente diversa avendo pescato dagli Junior… ma il senno di poi non serve a nulla. Cristian Rossi ha dato il massimo e scelto bene, poi le vicende sono un’altra cosa e comunque il risultato è a portata di mano. Però è il momento in cui bisogna crederci!
La posizione della Spagna, terza, è stata davvero frustrante ma rappresenta perfettamente il senso della 6 Giorni. Per vincere non bastano uno o due fuoriclasse, quel che conta è l’omogeneità delle forze che la nazionale riesce a mandare in campo. Garcia è un mostro e Betriu, che tra l’altro è rientrato di recente da un lungo periodo di convalescenza, sta scoprendo qui il suo nuovo, più avanzato limite. Al contrario Sans e Cortes non ce la fanno a tenere il ritmo e, scadendo indietro con un ritmo intermittente, fatturano parecchio alla Squadra. Il quarto giorno è stato quello della riscossa, del sorpasso agli italiani, Sans e Cortes si sono svegliati. Ma non è finita! Cinque secondi sono alla portata dei nostri. Per fortuna Lesiardo, Spanu e Rinaldi tengono alti concentrazione e risultato, e così mantengono la leadership del Trofeo Junior con sempre maggiore autorità.
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ISDE 2022 – 6 Giorni Internazionale di Enduro. Classifica dopo il 4° giorno
1 TEAM GREAT BRITAIN 2:15'06.17, 2:17' 58.89, 2:27' 17.19, 2:32'16.28, 9:32' 38. 53
200 HOLCOMBE Steve 33'29.32 * 34' 12.17 * 36' 30.60 * 37'44.57 *
201 WATSON Nathan 33'23.73 * 33' 55.42 * 36' 20.17 * 37'18.67 *
202 ETCHELLS Jed 34'13.41 * 34' 58.69 * 37' 22.56 * 38'57.19 *
203 MCCANNEY Jamie 33'59.71 * 34' 52.61 * 37' 03.86 * 38'15.85 *
2 TEAM SPAIN 2:14'43.88, 2:19' 50.82, 2:28' 47.82, 2:33'25.77, 9:36' 48. 29, +4' 09. 76
20 SANS Marc 33'56.44 * 35' 16.34 * 37' 59.39 * 39'24.26 *
21 BETRIU Jaume 33'38.95 * 35' 02.85 * 36' 59.48 * 38'14.03 *
22 GARCIA Josep 32'50.77 * 33' 34.11 * 36' 02.06 * 36'39.95 *
23 CORTES Bernat 34'17.72 * 35' 57.52 * 37' 46.89 * 39'07.53 *
3 TEAM ITALY 2:15'06.14, 2:19' 23.70, 2:28' 15.57, 2:34'08.07, 9:36' 53. 48, +4' 14. 95
10 VERONA Andrea 33'14.12 * 33' 55.78 * 35' 52.40 * 37'04.44 *
11 OLDRATI Thomas 33'51.87 * 34' 57.27 * 37' 03.64 * 38'34.89 *
12 SALVINI Alex 34'09.12 * 35' 07.39 * 37' 22.69 * 38'31.96 *
13 BERNARDINI Samuele 33'51.03 * 35' 23.26 * 37' 56.84 * 39'56.78 *