Phillip Island - Quinto in griglia e soddisfatto a metà. Fabio Quartararo è consapevole che le Ducati, il suo incubo, sono tutte intorno a lui e i due rivali in campionato sono davanti, quarto e terzo. Ma è anche consapevole di aver fatto il massimo. 

“Sono soddisfatto del mio giro in qualifica - ha detto il francese - ma sono frustrato per la posizione. Credo di aver fatto un ottimo giro, ma non è mai abbastanza. Il mio passo non è male: nelle FP4 sono riuscito a tenere un buon ritmo, stando attento a non esagerare con le gomme”

Il quinto posto è un disastro per la gara?

“No, non lo è, il mio obiettivo è comunque sempre conquistare un posto nelle prime due file, non dovrebbe compromettere il mio GP. Immagino sarà una gara strana, questo è uno dei circuiti peggiori per le gomme”

Ci sono posti dove superare?

“Sì: la curva 4 e la 10 favoriscono i sorpassi, ma non è questo che mi preoccupa di più”

Cosa ti preoccupa?

“La gomma posteriore. Soffice, media e dura hanno più o meno lo stesso rendimento, non sarà facile scegliere. Con la soffice, per esempio, puoi essere subito molto più rapido, ma cala tantissimo. Ma più che al scelta, conterà la gestione”

Molti piloti indicano Bagnaia come il favorito: sei d’accordo con questa analisi?

“Non lo so se Pecco ha il miglior passo, non ho ancora analizzato i cronologici. Nelle FP4 mi sono trovato dietro a lui, anche se avevamo gomme differenti: sicuramente lui è molto veloce, ma anche noi non siamo messi male. E ci sono tanti piloti con un buon passo, credo che sarà una gara di gruppo nel classico stile di Phillip Island: qui è spesso così, solo Marquez, Vinales e Crutchlow sono riusciti recentemente a trionfare per distacco”

Una gara di gruppo può essere un bene o un male per te?

“Credo un bene. Mi sento competitivo su questo tracciato”

Due punti di vantaggio: cosa si può fare?

“Niente, solo cercare di fare il massimo. È chiaro che c’è tanto da perdere”