MotoGP 2022. GP d'Australia. Pecco Bagnaia: “Bisogna essere intelligenti a sfruttare il 100% del potenziale"
Phillip Island - Trasmette tranquillità. Perlomeno apparentemente, Pecco Bagnaia è molto, molto sereno.
“Questo è uno dei miei circuiti preferiti. In questo momento, il nostro potenziale (intende: suo e della moto, NDA) è molto alto e questo sicuramente ci aiuta. Adesso, per il titolo, è come ricominciare da zero: sappiamo che c’è la possibilità di farcela. Credo che io e Quartararo siamo quelli con più possibilità, ma non bisogna dimenticarsi di Espargaro e anche Bastianini e Miller non sono lontani”
Cosa farà più la differenza da qui alla fine: l’aspetto tecnico o quello psicologico? Le piste o il meteo?
“Tutto può fare la differenza: bisogna essere abbastanza intelligenti da riuscire a sfruttare al 100% il nostro potenziale. Lavorare come abbiamo fatto fino a oggi può sicuramente giovare ai risultati, non dobbiamo metterci pressione da soli e pensare solo a fare il massimo. Siamo in un buon momento, tutto sta funzionando nel migliore dei modi: la nostra moto è molto competitiva. Va detto che si muove tanto, è difficile, ma quando si riesce a sfruttarla, lo si fa molto bene: abbiamo un buon potenziale”
Nel 2019, qui facesti una gran gara, nonostante una stagione molto complicata, la tua prima in MotoGP. È vero che adesso è tutto differente, ma quella prestazione ti dà fiducia?
“Sì ci penso: se già nel 2019, quando stavo faticando così tanto, sono riuscito a fare una gara così… Questo può aiutarci a partire un po’ meglio, anche se non sarà facile: domani la condizione non sembrano essere ottimale, ma vedremo. Come ho detto, credo che il nostro potenziale possa essere alto qui, nonostante non sia una pista propriamente Ducati. Ma quest’anno si è visto come la Desmosedici sia stata competitiva dove non lo era negli anni precedenti”
Hai fatto un giro di pista con Casey Stoner: quando correva, diceva che aveva un segreto per andare forte a Phillip Island, ma che non l’avrebbe mai rivelato. Ti ha dato qualche dritta?
“Non so se me l’ha detto…”
Degli aspetti meteorologici imprevedibili, temi di più il freddo, la pioggia o il vento?
“Il vento: è il più imprevedibile, è quello che porta più pioggia e che dà più fastidio. Le previsioni sono abbastanza chiare: domani, venerdì, dovrebbe essere il giorno peggiore, mentre sabato e domenica potrebbe essere asciutto e non dovrebbe esserci tanto vento. Ma qui il meteo rimane un’incognita”
È Quartararo il rivale più pericoloso per il titolo?
“Io vado per la mia strada, non penso a Fabio che è davanti né agli altri che sono dietro, come peraltro ho sempre fatto fino adesso. Mi concentrerò a fare delle buone qualifiche e delle buone FP4 per arrivare pronto alla gara”