MotoGP 2022. GP d'Olanda, i temi alla vigilia del GP: chi può impedire a Quartararo di chiudere il mondiale?
Si corre ad Assen per la 73esima volta. Il circuito originale, utilizzato fino al 1954, misurava 16.54 km, ridotto a 7.7 km nel 1955, quindi a 6.1 km nel 1984. Attualmente si corre sul tracciato modificato nel 2006, con qualche altro piccolo aggiustamento nel 2016, di 4.555 metri. E’ dal 2016 che il DutchTT è stato spostato alla domenica dall’originario sabato: una particolarità che rendeva questo appuntamento in qualche modo speciale. Peccato aver perso questa tradizione.
Nel 1975, unica volta nella storia della 500, Barry Sheene e Giacomo Agostini tagliarono il traguardo così vicini uno all’altro, che il sistema di chilometraggio dell’epoca - c’erano solo i decimi di secondo - non permise di dire chi dei due fossi arrivato primo al traguardo e la vittoria venne assegnata a entrambi.
Storicamente non è una pista favorevole alla Ducati: l’ultimo - e unico - trionfo risale al 2008, con il “solito” Casey Stoner, mentre i piloti attuali non sono mai saliti sul podio con la DesmsosediciGP.
Fabio Quartararo ha vinto qui nel 2021: se riuscisse a ripetersi diventerebbe il primo pilota a conquistare due edizioni consecutive del DutchTT, dai tempi di Valentino Rossi, vincitore nel 2004 e nel 2005, anche lui con la Yamaha.
Dal 2011, il primo gradino del podio è andato alternativamente a un pilota Yamaha e a uno della Honda: quindi, secondo questa statistica, toccherebbe a un pilota con la RC213V. Diciamo, però, che è molto improbabile (eufemismo) che la tradizione continui: ma mai dire mai… Ecco i temi principali alla vigilia del GP d’Olanda, 11esimo appuntamento stagionale.
Quartararo per la fuga definitiva
Un altro successo, che poi sarebbe il terzo consecutivo, farebbe andare in vacanza Fabio Quartararo con la consapevolezza di avere grandissime possibilità di bissare il titolo conquistato nel 2021. Per tenere aperto il campionato, i suoi avversari devono assolutamente metterlo dietro.
Zarco in crescita costante
Quinto a Le Mans, quarto al Mugello, terzo a Montmelò, secondo al Sachsenring: Johann Zarco è in crescita costante. Potrebbe completare la serie trionfando ad Assen? Sì, stando al suo stato di forma, no se si guarda lo storico Ducati. Ricordo anche che il due volte iridato della Moto2 non ha ancora vinto in MotoGP. In ogni caso, può essere uno dei grandi protagonisti del GP.
Ducati per la conferma
Come dicono le statistiche - solo sette podi in totale -, questa è una pista storicamente ostica per la Ducati: essere competitivi anche qui certificherebbe, in maniera assoluta, che la GP22 è la miglior moto della categoria. Sempre ammesso che ce ne sia ancora bisogno…
Attenzione a Vinales
Pole e secondo posto nel 2021, quando ormai il rapporto con la Yamaha si era ufficialmente rotto. Dopo quanto visto al Sachsenring, è lecito aspettarsi un Maverick Vinales in grandissima forma, forse anche più competitivo del compagno di squadra.
A.Espargaro per la prima volta sotto pressione
Da quando è in Aprilia, è forse la prima volta che si arriva in una pista dove c’è la possibilità che il compagno di squadra possa essere più veloce di lui: come reagirà Aleix Espargaro? Questo di Assen è un bel banco prova per il pilota spagnolo.
Bagnaia per dimostrare quanto vale
Il campionato è fortemente compromesso, ma Pecco Bagnaia ha ancora molto da dire. Prima di tutto ha la possibilità di dimostrare di essere il più veloce (come lo ritengono in molti, fra i quali io): lecito aspettarsi una reazione di grande orgoglio.
GP Olanda indimenticabili
Ecco quelli che ricordo più intensamente (non è detto che siano i più spettacolari, sono quelli che ricordo meglio)
1997, classe 500: azzardando le gomme slick (se non ricordo male…), Doriano Romboni porta l’Aprilia 500 (bicilindrica) per la prima volta sul podio in questa categoria. Immenso Doriano;
1998, classe 250: Valentino Rossi vince il suo primo GP in questa categoria: ne seguiranno altri 13 successi, 4 nel 1998, 9 nel 1999;
1999, classe 250: Una sfida pazzesca tra Valentino Rossi e Loris Capirossi, “costretto” a lasciare l’Aprilia per la Honda, nonostante il titolo conquistato nel
1998: vince in volata Loris dopo una serie di grandissimi sorpassi;
2001, classe 500: una delle primissime sfide in questa categoria tra tre campioni italiani: vince Max Biaggi, davanti a Valentino Rossi e Loris Capirossi, con i tre piloti racchiusi in 0”732 (questo dato, ovviamente, non lo ricordavo, l’ho letto sui libroni magici);
2007, classe MotoGP: Rossi è solo 11esimo in qualifica, ma passa per primo sotto la bandiera a scacchi dopo una rimonta entusiasmante e una spettacolare sfida con Casey Stoner a tre giri dalla fine. Indimenticabile;
2011, classe MotoGP: Ben Spies vince la sua prima e unica gara in MotoGP, sfruttando anche un contatto al via che aveva coinvolto il compagno di squadra Jorge Lorenzo e Marco Simoncelli;
2013, classe MotoGP: dopo due anni difficilissimi in Ducati, che lo avevano portato quasi al ritiro, Rossi torna in Yamaha e ad Assen riassapora il gusto della vittoria dopo due anni e mezzo (il successo precedente risaliva a settembre 2009). Nello stesso GP, il compagno di squadra Jorge Lorenzo arriva quinto al traguardo solo 24 ore dopo un’operazione a una spalla subita a Barcellona in seguito a una caduta il venerdì. Roba da altri tempi;
2015, classe MotoGP: Valentino Rossi e Marc Marquez si toccano all’ultima variante dopo un tentativo di sorpasso di Marquez molto aggressivo. Rossi rialza la moto e vince dopo aver percorso la chicane nella sabbia, mentre Marquez riesce a non cadere e taglia il traguardo secondo. Un episodio determinate nell’andamento della stagione e nella rottura del rapporto tra i due piloti;
2017, classe MotoGP: Rossi vince battendo un tenacissimo Danilo Petrucci. E’ l’ultimo trionfo della leggendaria carriera di Valentino.
Favoriti al titolo
Ecco come cambiano, dopo dieci GP, i miei favoriti al titolo:
Quartararo 60%; A.Espargaro 10%; Zarco 10%; Bastiani 10%; Bagnaia 10%.
Quartararo è una spanna sopra tutti gli altri, questa per me è l'unica verità, gli altri piloti pur con una moto globalmente migliore non riescono a condurla con la sicurezza che ha lui, fanno spesso errori, hanno alternanza di risultati. Lui sembra raccogliere SEMPRE il massimo possibile.
Aspettiamo Pedro...mi dà che non c'è trippa per gatti per un po'.