MotoGP 2022, GP Qatar, il mea culpa di Ducati, Davide Tardozzi: "Pecco Bagnaia ha ragione, colpa nostra"
Il team manager della Ducati Davide Tardozzi si è scusato con Pecco Bagnaia per quanto accaduto nel primo weekend di gara.
Il vicecampione del mondo, dopo venerdì e sabato difficili, è caduto in gara mentre era nelle retrovie e ha steso anche Jorge Martin: un disastro.
Nel dopo Gp Bagnaia ha detto di voler vincere e di “non essere un tester”, per rendere nota a tutti la sua disapprovazione su come erano stati gestiti i turni di prova e i test in vista del primo gran premio dell’anno: troppa sperimentazione e poco lavoro sul trovare il feeling con la moto.
La forte e decisa presa di posizione di Bagnaia, che ha appena rinnovato fino al 2024 con la casa italiana è stata recepita dalla dirigenza Ducati e, a therace.com, Tardozzi ha replicato scusandosi con il numero 63.
"Quello che è successo non è accettabile - ha detto Tardozzi - è qualcosa a cui dobbiamo pensare. Dobbiamo fare autocritica per cercare di recuperare tutti i problemi. Abbiamo commesso degli errori e non può succedere una seconda volta".
Secondo Tardozzi il pilota ha ragione? Ducati si è concentrata troppo sullo sviluppo? “È possibile. Confidiamo al 100% in Pecco e pensiamo che sarà il nostro pilota per i prossimi tre anni quindi dobbiamo fidarci di lui”.
Parole chiare e di piena fiducia nel pilota che l’anno scorso ha vinto 4 delle ultime 6 gare: "È stata colpa nostra, non di Pecco" ha aggiunto Tardozzi.
Io avrei risposto a Bagnaia «caro Pecco, se invidi tanto il tuo compagno di marca e avversario in pista Bastianini, per il fatto che abbia la GP21, perché non deve sviluppare una moto nuova - almeno sulla carta - migliore della precedente, perché come dici tu "deve solo mettere la benzina e andare", possiamo fare così: tu vai nel team Gresini a pilotare la tua amata GP21 e Bastianini viene nel team interno a farsi il c*lo che un pilota ufficiale è NORMALE che si faccia, per potersi costruire un'arma migliore di quella che hanno tutti gli altri, in grado di vincere un mondiale».