MotoGP 2022, GP Qatar, Pecco Bagnaia: “Non sono un collaudatore, sono qui per vincere”
È un Pecco Bagnaia insolitamente arrabbiato quello del Qatar. La caduta alla prima curva del 12esimo giro, mentre stava lottando con Jorge Martin per l’ottava posizione, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Pecco non è contento e non lo nasconde.
“In questi mesi ho lavorato troppo, sono un pilota, non un collaudatore. Abbiamo continuato a provare materiale, dai test in Malesia fino alle FP3 di ieri non c’è stato mai un turno nel quale ho girato con la moto uguale al turno precedente. Solo dalle FP4 di oggi non abbiamo più toccato la moto e ho cominciato a essere più veloce. Ma con l’elettronica non ero a posto per la gara. La verità è che in questo periodo ci siamo concentrati troppo sullo sviluppo”.
Puoi spiegare perché è così penalizzante?
“Per me è inaccettabile non usare la stessa moto per due sessioni consecutive: un pilota sensibile come me ha bisogno di focalizzarsi sullo stile di guida, ma questo non sono mai riuscito a farlo, non mi sono mai potuto adattare alla moto”
Però questo fa parte del lavoro che deve fare un pilota ufficiale
“In passato non era così, non era tutto affidato alla squadra ufficiale, lavorava anche il team satellite. Non sono un tester, io sono qui per vincere, ho bisogno di concentrarmi il più possibile su di me. Le prove vanno fatte nei test, non in gara. Ho bisogno di concentrarmi per adattare il mio stile di guida alla moto, alle condizioni della pista: su questo lavoro siamo indietro. So che un pilota ufficiale deve fare anche lo sviluppo, ma io devo fare il pilota. Ho chiesto a Gigi (Dall’Igna, NDA) di tornare a lavorare come nel 2021, quando dopo l’Austria non abbiamo toccato più niente sulla moto, ci siamo concentrati solo su di me. Se non puoi adattarti alla moto, non puoi essere veloce. La differenza tra me e Bastianini che ha vinto è che io ho cambiato moto in ogni sessione, mentre lui doveva solo mettere la benzina nel serbatoio… Lui è stato veramente bravissimo, non voglio assolutamente sminuire la sua vittoria, ma sappiamo come va la GP21”
In quella frenata hai esagerato troppo?
“No. Martin andava più piano di me di 0”4 al giro, ma faticavo a passarlo sul dritto, così come ho fatto fatica anche con la Yamaha: bisogna capire cosa è successo. Non ho fatto una frenata esagerata, un po’ più forte sì, ma non esagerata e mi si è chiuso il davanti. Ma non è stato un sorpasso da fuori di testa, semplicemente un sorpasso non andato a buon fine: ci riproverei. Chiedo scusa a Pramac, a Jorge, a Ducati: adesso bisogna guardare avanti”
Credi che Ducati abbia fatto un errore di valutazione? Con soli cinque giorni di test, dei quali tre su una pista completamente nuova, c’era poco tempo per sviluppare la GP22
“No, non è stato fatto un errore di valutazione, si devono provare delle cose nuove. E’ vero che la nostra moto è simile alla vecchia, ma non è così. Ma nelle FP4 abbiamo trovato la strada, che andrà bene anche agli altri piloti Ducati. Però vorrei evitare di fare questo tipo di lavoro durante un fine settimana di gare”
Sulle differenze tra un ingegnere e un pilota...
Leggo di gente che vorrebbe insegnare al miglior Uomo Squadra tra gli otto Ducati, cosa dovrebbe o non dovrebbe dire, quando lo stesso Tardozzi ha ammesso che Bagnaia ha ragione.
La stessa gente che fino a ieri criticava l’ambiente Ducati per l’incapacità nel gestire i propri piloti, nel momento che Ducati riconosce un proprio errore, è subito pronta a stare dalla parte degli ingegneri piuttosto che del pilota.
Sono gli stessi che dinanzi ad una HRC che stravolge completamente l’attrezzo che fino a ieri ha permesso ad un funambolo di incantare i bambini del circo, stanno zitti e digeriscono tutto. Ma soprattutto approvano l’ipocrisia del loro beniamino che ringrazia e porta a casa.
Gente che non immagina nemmeno lontanamente quale sia la differenza tra un ingegnere ed un pilota per il semplice fatto che non puoi capire un ingegnere se il tuo problema è l’analfabetismo funzionale e ancor di più non puoi capire un pilota se hai girato in pista solo su Youtube...
Pecco Bagnaia non c’entra nulla né con Dall’Igna né con Tardozzi e né tantomeno con Pirro.
Agli ultimi due, Giovanni Zamagni, nella sua recente intervista, ha chiesto come mai il passo indietro dalla 2022 alla 2021 e mezzo…
risposta di Pirro e Tardozzi:
"io vedo le Ducati velocissime e, poi, oggi tutte le moto sono lì nel giro di pochi millesimi. Chi fa la differenza è il pilota e Marquez è tornato"
Bah… forse era una battuta indirizzata allo Zam… e se invece facessimo un po’ più le persone serie?
Bagnaia ha sempre dimostrato di essere un pilota dallo stile di guida in continuo adattamento (Sensibile). Dote rarissima! Questo non vuol dire che puoi portargli materiale nuovo addirittura fino alle FP3..! Nell’intervista c’è scritto semplicemente questo. Le hanno capite tutti le sue parole, persino Ducati.
Gli unici a non averle capite sono i quattro sfigati che, esattamente come succede nella vita reale, stanno sempre dalla parte sbagliata.