Indian FTR Black Swan by Workhorse Speed Shop: Radical Racer
Indian e Workhorse Speed Shop svelano la seconda special dopo la FTR AMA che vi abbiamo ostrato poco tempo fa. Questa volta la creatività di Brice Hennebert ha preso spunto dalla MotoGP, dagli anni '90 ma anche dalle Porsche - Rauh-Welt, un bel mix di influenze che hanno prodotto una one off radicale, basata sempre sulla Indian FTR, che si distingue per la colorazione nera, il bodywork in un sol pezzo del peso di 1,8 kg e costruito in fibra di carbonio e per un dettaglio che qualcuno ricorderà in pochissime moto: il faro celato a scomparsa!
Black Swan è il nome della special che è partita dal foglio bianco della totale fiducia su Brice Hennebert da parte del proprietario della moto. Primo step, uno scarico su misura Akrapovic, quindi la laboriosa e accurata realizzazione del prototipo delle sovrastrutture attraverso un processo di modellazione CAD in collaborazione con Formae Design al quale è seguita la modifica a elementi come il serbatoio ma - grazie a Vinco Racing Engineering - sono state anche introdotti componenti lavorati al CNC per il forcellone, le piastre e così via.
Soltanto dopo la completa progettazione è stato possibile passare alla stampa 3D e il prototipo del bodywork è andato nelle mani di Robert Colyns di 13.8 Composites per una delle parti più affascinanti di Black Swan: le sovrastrutture in un solo pezzo di fibra di carbonio.
“Dato che avevo deciso di tenere la fibra di carbonio a vista e di non verniciarla, ho dato Robert la libertà di scegliere la trama del carbonio migliore e adatta al design del pezzo. Dopo alcune settimane di attesa, è tornato con questo fantastico pezzo. L'intero corpo pesa solo circa 1,8 kg. Creare la carrozzeria è stata una parte importante della costruzione, decisamente non facile, ma ero determinato ad avere un corpo in unico pezzo.”
Una volta realizzato il bodywork, Brice ha pensato alle palpebre che celano il faro che si muovono attraverso dei motori passo-passo. L'effetto è scenografico e molto anni '90! Non restava che aggiungere il nuovo forcellone in alluminio 7020 che mantiene il punto di fissaggio della sospensione originale e, tra l'altro, Öhlins Racing ha fornito un monoammortizzatore nero e una forcella nera per mantenere il tema "black" una costante per tutta la moto.
L'impianto frenante è Beringer, si tratta di un prototipo del peso di circa 1 kg per l'intero impianto anteriore, mentre le ruote sono Rotobox e gli pneumatici Dunlop. Per la sella, la scelta è caduta su un'unità fornita Silver Machine Seats in Alcantara, con il design ispirato ai cruscotti delle Hypercar.