MotoGP 2022. I dubbi di Valentino Rossi sulle moto giapponesi: "Più soldi e persone, ne avranno voglia?"
Il passaggio del team VR46 in Yamaha? Jorge Viegas, presidente Fim, lo aveva dato quasi per fatto ma da Tavullia sono arrivate più smentite che conferme, con Alessio Uccio Salucci che ha detto "Beh, se è vero, che ce lo dicano", ironizzando cioè sul fatto che i diretti interessati non sapessero nulla. Peraltro la squadra di Rossi ha un contratto con Ducati fino alla fine del 2024.
Adesso il sito crash.net riporta le parole di Valentino Rossi sulle moto giapponesi. Il 46 ha molti dubbi sulla possibilità delle Case orientali di ritornare ad essere competitive.
"Yamaha si concentra sempre sul bilanciamento della moto, su una moto che sia abbastanza facile da guidare in curva - ha detto Valentino Rossi nelle parole riportate da crash.net -. Ma ora la distanza dalla Ducati è importante. Devo dire che Ducati negli ultimi anni ha messo in difficoltà chiunque, tutte le Case giapponesi sono in grande difficoltà”.
Dopo le lodi alla Ducati ROssi ha parlato anche del modo di agire che hanno a Borgo Panigale: "Un modo aggressivo di lavorare, tante moto in pista e i dati di tutti i piloti".
Insomma Rossi ha molti dubbi sul ritorno alla competitività delle moto giapponesi: “Dovranno decidere i produttori giapponesi, devono capire che per vincere dovranno fare di più. La Ducati sta raccogliendo i frutti del lavoro di Gigi Dall'Igna e ora penso che sia la moto migliore".
“Il gioco è cambiato: servono più soldi, più persone... Ne avranno voglia?” si è chiesto Rossi.
qui si sta facendo un altro tipo di ragionamento, prettamente economico dato che sono i soldi a muovere il mondo e i giapponesi si sono fermati con la ricerca mentre in Ducati no, non sono un estimatore di Ducati, però quello che mette d'accordo tutti è che l'impegno alla lunga paga, una delle poche cose che vale per tutti, atleti, piloti, case costruttrici, studenti, artigiani ecc..
Non è che adesso Bagnaia sia stato meno bravo, quella moto non l'aveva solo lui quindi anche il pacchetto moto pilota deve avere il giusto equilibrio.
Vediamo come evolve lo scenario, Suzuki e Kawasaki a parte, non credo che KTM Aprilia Honda e Yamaha rimangano a guardare, questa altalena e supremazia fra le case ha sempre girato negli anni.