Test Misano 2022

MotoGP 2022, test a Misano. Francesco Bagnaia: “Stiamo cercando percorrenza e agilità”

- Il pilota della Ducati ha concluso la giornata di test: in un giorno e mezzo, ha provato due differenti telai, una aerodinamica e un nuovo sistema per la frizione. “Stiamo lavorando in maniera opposta alla Yamaha: loro cercano potenza, noi il modo per chiudere meglio le curve. Sono soddisfatto”
MotoGP 2022, test a Misano. Francesco Bagnaia: “Stiamo cercando percorrenza e agilità”

Misano Adriatico - Tra ieri e oggi, Francesco Bagnaia ha testato due telai differenti, per provare a migliorare la percorrenza in curva; una aerodinamica inedita; un nuovo sistema per lo stacco della frizione (di tutto questo trovate le foto nel live). Il lavoro è finito, Bagnaia ha chiuso i suoi test con il secondo tempo della sessione del mattino, a 0”056 da Fabio Quartararo. Adesso può volare a Monza per la partita del cuore.

“Stiamo lavorando in modo opposto rispetto alla Yamaha: stiamo cercando di trovare più velocità in percorrenza curva e la possibilità di chiudere meglio le traiettorie in uscita. Stiamo facendo un buon lavoro, stiamo migliorando tanto. Rispetto al 2021, in alcune piste abbiamo perso abbastanza: - 5-6 km/h in velocità massima, per la differente carenatura, ma abbiamo guadagnato in altre situazioni”

Yamaha sembra aver fatto un passo in avanti a livello di velocità massima e prestazioni del motore: sei preoccupato per la prossima stagione?

“E’ chiaro che la velocità massima è qualcosa di importante, ma non la più importante. Yamaha è meglio di noi in stabilità e in agilità: adesso abbiamo due differenti pensieri sullo sviluppo della moto. Normale che loro cerchino più potenza e noi più agilità”

Sai quando proverete novità di motore?

Per il momento siamo concentrati sulla ciclistica, sul telaio: da fuori sembra che la nostra moto sia perfetta, ma perdiamo tanto a centro curva e a chiudere le curve. Stiamo lavorando in quella direzione, trovando qualcosa di buono.

Chiedi tante modifiche per la moto?

Sì, ne chiedo sempre molte, cerco sempre di migliorare la moto. La più grande differenza rispetto alla moto dell’anno scorso è che adesso siamo più lenti sul dritto, ma abbiamo molta più guidabilità, ed è su questo che continuiamo a lavorare. Cerchiamo una moto più facile da guidare, la nostra è abbastanza difficile.

La Yamaha è più facile?

Non guardo in casa degli altri. E’ facile dire: Suzuki ha più velocità di percorrenza; Yamaha è più agile e stabile; Honda frena meglio… Non è quello che ci serve, dobbiamo pensare alla nostra moto. Credo che la nostra moto sia molto buona, costante ed equilibrata, ma non è detto che sia la migliore.

Cosa puoi dire di quello “scatolotto” comparso sulla frizione?

E’ semplicemente una leva differente, con meno “gioco” in partenza, ma preferisco la vecchia.

Hai visto Marquez in pista?

L’ho incrociato solo quando stavo “rodando” le rain. Praticamente no, quindi, ma ha fatto esattamente quello che mi aspettavo.

Credi sarà ad Aragon?

Lui è in una situazione dove deve allenarsi fisicamente: l’unico modo per farlo è guidare la MotoGP. Credo ci sarà ad Aragon: magari in gara farà più fatica, ma ci sarà.

Da qui alla fine nessun calcolo: devi solo vincere…

Vincere è la cosa più difficile, sarei più contento ad avere 30 punti di vantaggio. Io punto a fare bene, a recuperare punti, sono costretto a farlo, mentre Fabio si può permettere di amministrare, perché io dovrei vincerle tutte”.

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Ciò che sostiene Bagnaia lo scrivo da sempre quindi non posso che essere d'accordo con lui.
    Detto questo, qualcosa mi dice che sia più facile costruire un motore con qualche cavallo in più di una ciclistica che possa veramente fare la differenza, poi dimostrare che un motore spinge forte è facile, dimostrare che la motocicletta sia più performante è quasi impossibile, anche perchè spesso si pensa possa essere il pilota a fare la disfferenza nel guidato. Difficile avere certezze, Lorenzo per esempio che con la Yamaha (lenta sul dritto) vinceva i mondiali e con la Ducati ci ha messo 2 anni per raggiungere il livello di Dovizioso che di mondiali non ne ha mai vinto, anzi per un anno e mezzo è sempre stato dietro a tutti i piloti Ducati anche a quelli del team satellite. Invidio (anche no) quanti pensano di avere in testa solo certezze ma la storia dovrebbe averci insegnato che nel mondo delle corse di certezze ce ne siano state ben poche.
    Valentino Masini
  • Angelo142
    Angelo142, Verdello (BG)

    Cercasse di vincere un campionato che è ora.
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