MotoGP 2023. GP di Catalogna. Aleix Espargaro e Maverick Vinales fanno la storia: grande Aprilia
Montmelò - In un GP reso amaro dall’infortunio a Francesco Bagnaia (qui le sue condizioni, in aggiornamento), trasportato per accertamenti alle gambe all’ospedale di Barcellona (“La situazione sembra meno grave del previsto” dichiara ai microfoni di SKY il team manager Davide Tardozzi uscendo dal centro medico del circuito”), diventa più difficile esaltarsi per una doppietta Aprilia assolutamente storica, con una sfida che, per certi versi ci ha fatto tornare indietro al 2009, al mitico ultimo giro tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo con la Yamaha.
In questo caso, la sfida ravvicinata è durata tra il 18esimo e il 20esimo passaggio, quando Aleix è entrato deciso - ma pulito - alla curva 1: Maverick ha provato a resistere, ma ha finito per peggiorare la situazione, andando largo ed effettuando, di fatto, un LLP involontario. A quel punto, non c’è più stata sfida, il capitano dell’Aprilia si conferma Espargaro, con Vinales secondo dopo essere stato al comando dal primo al ventesimo giro, appunto.
Doppietta storica
A un certo punto, c’erano tre Aprilia ai primi tre posti: incredibile. Poi, Miguel Oliveira non è riuscito a tenere il ritmo, è stato risucchiato da due Ducati e ha chiuso al quinto posto, per un risultato comunque eccezionale per la Casa di Noale.
Una doppietta storica, un primo-secondo di grandissimo valore, appena oscurato dall’assenza di Francesco Bagnaia, del più forte di tutti, il riferimento in questo momento.
Ma l’Aprilia, Bagnaia o non Bagnaia, era più forte su questa pista, la doppietta sarebbe stata comunque possibile, come si era visto ieri nella sprint. Complimenti all’ingegnere Romano Albesiano, che da quando è arrivato Massimo Rivola, ha potuto pensare solo a fare l’ingegnere, migliorando giorno dopo giorno una moto nata solo pochi anni fa. E i meriti di Rivola sono immensi.
Senza Bagnaia, la Ducati fatica
Senza Pecco Bagnaia (qui trovate quello che è successo nella prima partenza), la Ducati, perlomeno su questa pista, fatica più del previsto, al di là del terzo posto di Jorge Martin a 2”831. Ma mentre ieri, Bagnaia nella sprint si era giocato la vittoria fin quasi all’ultimo, oggi la DesmosediciGP non è mai stata veramente in lotta per il successo, con Martin che ha comunque conquistato un terzo posto importante, anche per la classifica: bisogna capire come sta Pecco. È brutto da dire, ma è così.
Il resto, purtroppo, conta poco
Dietro, sinceramente, si è visto poco, qualche sorpasso, ma con piloti troppo staccati dalla vetta per incidere sulla spettacolarità della gara. La coppa “giapponese” è stata vinta da Fabio Quartararo, settimo (Franco Morbidelli 14esimo), mentre Marc Marquez, ancora una volta è il primo dei piloti Honda, 13esimo, con Takaaki Nakagami 15esimo.
“Fatico a gioire, sono sinceramente dispiaciuto per quanto successo a Bagnaia e Bastianini. Però la nostra doppietta è bellissima” è la perfetta sintesi di Massimo Rivola. E’ così: si gioisce per l’Aprilia, ma si fa fatica a essere completamente felici.
I piloti possono metterci del loro (poco) se sono in giornata ma quello che conta veramente è riuscire a fare la giusta messa a punto della moto, le piste che per qualche motivo e per la loro conformazione possono favorire un tipo di moto piuttosto che un altra. Grande equilibrio, la differenza la fanno volta per volta più i dettagli che altro.
Ciò detto, esiste comunque, per bravura del pilota e del team chi durante il campionato riesce ad essere più costante di altri, Bagnaia e Ducati sono fra questi ma pure loro per prevalere devono essere sempre al limite, passarlo è facilissimo e domenica lo hanno passato, dato la situazione si sarebbe potuto evitare ma è andata cosi...... molto bene direi.
Valentino Masini
Valentino Masini