[VIDEO] #ACacciaDiCurve! Sulla Trento - Bondone con la Yamaha MT-10 SP
La Yamaha MT-10 SP è una "hyper naked" che mira ad elevare al massimo il piacere di guida e l'abbiamo scelta quale protagonista di questa prima puntata (e forse ultima, chi lo sa? Ditecelo voi se vi piace proprio qui sotto nei coomenti) di #ACacciaDiCurve, un nuovo modo che abbiamo escogitato per raccontarvi una strada e la sua storia oltre che la moto. E da dove potevamo cominciare se non dal tracciato della mitica Trento - Bondone? Una delle strade entrate nel mito delle corse in salita e nella storia del motorismo continentale, la strada alpina con i cordoli! In questo video non solo vi mostro le caratteristiche del percorso ma cercherò di narrarvi al meglio la sua storia e ovviamente è l'occasione per ripassare anche tutte le caratteristiche della Yamaha MT-10 SP con pregi e difetti.
La mitica Trento - Bondone
Il 5 luglio del 1925 iniziava una lunga ed entusiasmante storia di passione motoristica: si teneva la primissima edizione della Trento - Monte Bondone. Dovete pensare che Trento era italiana da appena sette anni e che eravamo ancora lontani dalla motorizzazione di massa, si usciva ancora dalla disperazione della Grande Guerra. La manifestazione fu descritta al tempo quale "gita cronometrata per automobili e motociclette". Vi parteciparono sedici moto, due bici a motore (c'erano le e-bike ma a benzina!!) e undici automobili. Vinse l'ingegner Ruggero Menestrina su Fiat 501 alla stratosferica velocità media di 35 km/h. Per fare un raffronto, oggi sullo stesso tracciato i prototipi che corrono il campionato di corsa in salita come quello del recordman Simone Faggioli (13 affermazioni qui!) salgono ad una media superiore ai 110 km/h!
Negli anni l'appuntamento della Trento - Monte Bondone divenne sempre più rinomato e importante a livello continentale proprio per le sue caratteristiche: un percorso lungo ben 17 km e con praticamente nessun rettilineo con una pendenza media del 9%. Si parte dai 308 metri sul livello del mare per raggiungere i 1.658 metri di altitudine di Vason, dove si trova la linea del traguardo. Oltre a questa particolare segnaletica orizzontale, su questo lunga serpentina troviamo anche alcune curve con i cordoli. Non possono mancare, poi, i segni neri delle sgommate, derapate e traversi fatti dalle auto in gara. Già perché qui le quattro ruote gareggiano ancora!
Per un periodo anche le moto hanno avuto qui una versione italiana del "mountain" dell'Isola di Man, con i dovuti paragoni. Non ci corrono più, però, dal 1981. Nonostante questo ha una sua importanza anche nella nostra storia a due ruote perché qui corse la sua prima gara ufficiale Giacomo Agostini. Il 19 luglio del 1961 prese il via con la sua Moto Morini 175 Settebello appena ritirata dal concessionario. Per la cronaca si classificò secondo preceduto soltanto dall'allora celebre "scoiattolo della montagna" Attilio Damiani, considerato al tempo imbattibile nelle cronoscalate.
Naked sopraffina
Su questo percorso ci sono andato con la Yamaha MT-10 SP. L'ho scelta perché tra le hyper naked è quella che più punta sul piacere di guida e sulla sportività a tutto tondo anziché sulla sensazionalità dei numeri. Ad esempio benché abbia ben 165,9 CV non è la naked più potente sul mercato (!) e anziché scatenare una potenza rabbiosa sa essere sempre progressiva e ti offre la sensazione (o l'illusione? chissà) di avere tutto sotto controllo. Quando spalanchi il gas però ti fa schizzare via come un razzo! Queste sì che sono velocità stratosferica, altro che quelle dell'ingegner Menestrina! E tra le curve emergono le grandi doti della ciclistica con sospensioni semiattive Ohlins che sono lo stato dell'arte. La posizione di guida poi consente anche di viaggiare, così abbiamo affrontato senza troppi pensieri anche la trasferta da Milano a Trento e ritorno. A livello comfort va segnalato che il setup è giustamente molto sportivo e quindi sensibile e rigido. Sull'asfalto liscio è una pacchia, ma sulle nostre strade ogni tanto si vorrebbe qualcosa di più soft. Ma niente paura! Perché grazie alla regolazione elettronica, sono sufficienti un paio di "click" dal dashboard per personalizzare la risposta delle sospensioni oltre che tutti i parametri del motore naturalmente. Tanta sofisticazione ovviamente si paga e il prezzo è da prodotto di alta gamma: per la versione SP ci vogliono 19.299 euro.
In questo video:
- Casco Nos Helmets NS10 (colorazione Rubik)
- Giacca e pantaloni Spidi Vent Pro
- Guanti Spidi NKD H2Out
- Stivali Rev'it Everest
Solitamente si prosegue per il lago di Molveno dir. Cles (in alternativa Madonna di Campiglio dir. Dimaro) e poi, in entrambi i casi, arriva il non plus ultra teppistico con l'asfalto rosso della Val di Sole dir. passo del Tonale. Arrivati in cima tante risate con gli amici... e poi discesa a Ponte di Legno. Oh, il tutto sempre in prima, max in seconda :-)