MotoGP 2024. GP del Portogallo. Pedro Acosta smentisce il problema di sindrome compartimentale: "Sto benissimo"
Pedro Acosta tira le somme del primo weekend in MotoGP nella conferenza stampa del giovedì.
Hai avuto una giornata incredibile in Qatar. Come vedi questo weekend?
“Sarà un bel weekend, Portimao è una delle mie piste preferite insieme all’Australia. Non abbiamo mai fatto test in precedenza con una MotoGP qua, ma abbiamo tutto il supporto del team ufficiale, speriamo di fare un buon lavoro”
Come è stato sorpassare un otto volte campione del mondo come Marquez?
“È stata un’ottima gara: i primi giri sono stati un po’ spaventosi, soprattutto durante la partenza. Il feeling con la moto era ottimo, forse perché prima anche con le gomme non avevo mai una moto che mi permettesse di andare via all’ultimo istante. È stato un bel sorpasso, ma poi lui mi ha superato di nuovo: non dobbiamo focalizzarci su un singolo momento ma sull’intera gara”
E sul tuo salvataggio il venerdì?
“È stato bello ma è anche normale, con tutta la sabbia che c’è sempre in Qatar. Conoscevo l’aderenza e le gomme, qua siamo in nuova pista con un asfalto diverso, partiremo da zero e senza pensare troppo alla scorsa gara, che non è stata tanto realistica”
Sui social abbiamo visto una foto di te e Fermin Aldeguer di qualche anno fa, quando vi allenavate a Murcia. Che ricordi hai degli allenamenti da bambini?
“Dovete aver preso la pagina Facebook di mia madre e aver scrollato molto (ride, ndr). Era un bel periodo di molti anni fa, c’eravamo io, lui, Anna Carasco…. Stiamo portando in alto il nome di Murcia, ed è importante per noi e la nostra regione, che prima nessuno conosceva”
Cosa provi quando un pilota come Marquez parla così bene di te?
“Alla fine è davvero piacevole perché, come ho sempre detto, tutti hanno visto le scorse settimane il sorpasso che ho fatto su di lui in Qatar. Parliamo di un pilota che ha vinto il campionato nel 2013, quando io correvo ancora nel campionato spagnolo: facemmo una foto insieme e fu molto emozionante. Correre in MotoGP e fare 5 o 6 giri con lui è fantastico, ho tanto da imparare”
Proprio in Qatar hai parlato di una gestione non ottimale delle gomme, ma hai anche sofferto di sindrome comportamentale al braccio?
“No, sto benissimo. Al dodicesimo giro la gomma fumava, era chiaro che avrei sofferto nell’ultima parte della gara. In Moto2 facevo 24 giri spingendo tutto e senza pensare alle gestione delle gomme: ho ancora quelle abitudini, dovremo imparare per il futuro”
Che consiglio dai a Fermin per l’anno prossimo?
“È difficile dare solo un consiglio, dalla Moto3 alla Moto2 è un grande passo, arrivare in MotoGP è ancora più significativo. Ci sono molti aspetti nuovi da imparare fin dai test. Sicuramente avrà la moto migliore della griglia e in Ducati ci saranno tante persone con esperienza che lo aiuteranno”
Tutti stanno parlando di te, di quanto tu sia veloce e bravo dei sorpassi. Ma in cosa devi ancora migliorare?
“In ogni aspetto, dalla partenza al primo giro . Vedremo quanto riuscirò a far meglio a Portimao, che è la prima gara senza test e come andrà la KTM”
Giulia De Ieso