Alcaniz #lanotiziainprimafila di oggi è dedicata a Jorge Martin, secondo al traguardo per la quinta volta consecutiva, ottava volta nella stagione considerando sprint e gara. Anche così, anche grazie a questa regolarità assolutamente invidiabile, Martin torna in testa alla classifica generale, anche se per soli tre punti su Pecco Bagnaia, 62 su Enea Bastianini e 75 su Marc Marquez che, diciamo la verità, dopo la strepitosa vittoria di oggi sembra tornare prepotentemente in lizza per il titolo. Martin non taglia per primo il traguardo dalla sprint del Sachsenring, GP di Germania, 6 luglio, mentre bisogna tornare addirittura al 12 maggio, Le Mans, GP di Francia, per vederlo sul gradino più alto del podio. Quasi quattro mesi: tantissimo tempo per uno come lui. Jorge va forte, fortissimo, ma ultimamente trova sempre qualcuno che va più veloce di lui: Bastianini in Gran Bretagna, Bagnaia in Austria, Marquez qui. Però è primo nel mondiale, che è forse quello che conta di più. Quindi bene così. O no? Sembra esserci sempre un “ma” nella carriera in MotoGP di Martin, sempre qualcosa che non fa mai dire al 100% che è un fenomeno, come meriterebbe di essere classificato. E’ forte, ma… Anche per questo motivo è stato preferito Marc Marquez in Ducati ufficiale: Jorge è forte, ma Marc lo è di più, perderlo significherebbe dare un vantaggio alla concorrenza, molto più che perdendo Martin. E’ stato questo il ragionamento che ha portato alla decisione dell’ingegnere Gigi Dall’Igna e degli altri uomini della rossa. Capibile, perché Jorge Martin è fortissimo, è in testa al mondiale, guida come pochi altri. Ma…

E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.