MotoGP 2024. Le pagelle del GP di Catalogna: Bagnaia, che carattere. Martin, che gestione. Marquez, che rimonta
Francesco Bagnaia: 8
La gara è stata fantastica, il sorpasso alla curva 5 dov’era caduto nella sprint una conferma del carattere del campione. Fortissimo. Ma l’errore di sabato è grave, non si può buttare “nel cesso”, per dirla con le sue parole, una vittoria così. La sua capacità di reazione è fuori dal comune. Bravo.
Jorge Martin: 8
Una caduta in Q2, una sprint sotto il suo potenziale, una grande gara, un misto di velocità e gestione. Così si possono vincere i mondiali. Maturo.
Marc Marquez: 9
D’accordo, non passare in Q2 è un grave sbaglio, ma lui rimedia in gara, compiendo altre due rimonte da ricordare. Qualcuno dice: non ha ancora vinto, non è quello di prima. Altri sostengono: è solo alla sesta gara con la Ducati ed è sempre il migliore con la GP23. E questa, non è un’opinione, ma un dato di fatto. Da titolo.
Aleix Espargaro: 10
Commovente e molto umano nell’annuncio dell’addio, determinato e velocissimo in pista: è stato lui il grande protagonista del fine settimana, un misto di emozioni, tutte positive. E quella sprint vinta anche grazie a tre cadute di piloti davanti a lui sembra quasi avere un disegno “superiore”, un omaggio alla persona, prima ancora che al pilota. Grazie Aleix.
Fabio Di Giannantonio: 7,5
Due partenze sbagliate lo limitano un po’, ma è in crescita e dopo MM93 è nettamente il migliore con la GP23. Il metodo è sempre quello: ci mette un po’, ma ci arriva. Convincente.
Raul Fernandez: 8
Nella sprint ha chiaramente esagerato, ma va bene così, giusto farlo in quel momento. In gara dimostra di avere imparato la lezione ed è decisamente più prudente, ma porta a casa un ottimo risultato. Soprattutto, dà la sensazione di stare tornando il pilota fenomenale della Moto2 (e della Moto3). Finalmente.
Alex Marquez: 5,5
In Q1 viene “sacrificato” dalla squadra per tirare il fratello, nella sprint non si vede, in gara va un po’ meglio. Ma l’anno scorso aveva mostrato un potenziale più elevato. Così così.
Brad Binder: 5
Nella sprint va fortissimo ma viene anche lui tradito dalla curva 5, in gara si vede decisamente poco. Ci si aspetta altro da lui: in difficoltà.
Fabio Quartararo: 6
In qualifica prende paga per la prima volta dal compagno di squadra, poi, però, è sempre lui il primo pilota con moto giapponese al traguardo. Ma, purtroppo per lui, è un altro campionato. Aspetta e spera…
Miguel Oliveira: 5
Qualche miglioramento si vede, ma, certamente, non gli sarà di aiuto vedere Fernandez andare così forte. Speriamo che lo stimoli a fare meglio. Momento complicato.
Marco Bezzecchi: 4
Siamo lontanissimi dalle sue e dalle nostre aspettative: una involuzione sinceramente inaspettata, perlomeno per me. Per il momento sembra tenere botta psicologicamente, ma è chiaro che serve una svolta. Sogna la GP22…
Maverick Vinales: 4
Dopo essere stato il pilota di riferimento Aprilia per 4 gare, qui è scomparso travolto dall’esuberanza del compagno di squadra. Episodio isolato o siamo alle solite?
Pedro Acosta: 6
Ci sta sbagliare quando sei al debutto in MotoGP, anche se sei un fenomeno e hai già vinto a vent’anni due mondiali. Nella sprint conquista comunque un podio e, più in generale, dà sempre la sensazione di essere velocissimo. Per il momento, può bastare questo. Questa è la MotoGP.
Luca Marini: 4
Rimane il peggiore dei piloti Honda al traguardo, ma questa volta è stato decisamente più vicino ai compagni di squadra. Sta facendo un altro lavoro, purtroppo si fatica a vedere i risultati. Ci vuole pazienza.
Enea Bastianini: 4
Per quanto si vede dalle immagini, ha ragione lui, non doveva essere penalizzato, tra i due sembra colpevole Alex Marquez. Il momento è delicato, è comprensibile arrabbiarsi, ma le decisioni dell’arbitro, anche se sbagliate, vanno rispettate. Anarchico.
Franco Morbidelli: 5
La velocità è stata ritrovata, come confermano le qualifiche. Manca la costanza in gara, la lucidità nella gestione di alcune situazioni: in questo momento, è sotto “attacco” dei suoi colleghi, molti lo considerano troppo aggressivo. Ma i miglioramento ci sono.
Ducati DesmosediciGP: 9,5
Terzo podio consecutivo monopolizzato, con due GP24 e una GP23. Sicuramente ha i piloti più forti e in forma, ma con quella moto lì è tutto un pochino più facile.
Aprilia RS-GP: 9
La sensazione è che fosse all’altezza della Ducati.
KTM RC16: 8,5
Questa volta, il limite sono stati più i piloti della moto.
Yamaha M1: 6
Per la seconda volta consecutiva, un pilota (questa volta Rins) entra direttamente in Q2. In gara prende quasi un secondo al giro, ma qualche miglioramento si vede.
Honda RC213V: 5
L’impegno non manca: anche a Montmelò si sono viste novità (aerodinamiche e non solo). I risultati, però, lasciano allibiti.
IAD (Internet Addiction Disorder)
I sintomi caratteristici includono:
sempre maggiore e di connettersi sempre più spesso, per ottenere soddisfazione.
altra attività che non riguardi l’uso di Internet.
persona sviluppa agitazione, sintomi depressivi e ansiosi, pensieri ossessivi o
sogni su quello che sta accadendo in rete.
controllo l’utilizzo di Internet.
consapevolezza di aver sviluppato dei problemi di ordine sociale, psicologico e
fisico (difficoltà del sonno, problemi familiari e coniugali, problemi
lavorativi).
fantozzi...
Sono due anni che tutti i giorni scrivi dieci volte la
stessa cosa. 2 x 365 x 10 fa 7300. Sei un soggetto problematico e il tuo sfogo
si chiama Moto.it. Continua pure, io più di provare com-passione e saltare le
tue cantilene non posso fare altro. Perdonami, ma dopo un paio di righe non
riesco ad andare avanti.
Hai addirittura stabilito un primato mondiale singolarissimo:
Sei l’unico al mondo a cui non piace Forrest Gump…
Fa’ attenzione però, perché sei in debito con lo
spacciatore. Il giorno che ti chiuderà il rubinetto non sarà un bel giorno per
te.
p.s. per il MOD
Questa si chiama crudeltà. Questa persona è avanti con gli
anni e almeno questo dovrebbe farvi riflettere. Lo so che più in alto c’è
scritto Moto.It e non - Casa di Cura – ma siamo ai limiti dello sfruttamento e
della circonvenzione d’incapace.
È chiaramente un caso di “troll inconsapevole”, e
probabilmente in redazione, oltre a fregarvene dell’eventuale male che un troll
inconsapevole fa a se stesso, non vi rendete conto di quali danni può arrecare
in termini di immagine il non saper gestire il flusso di spam che genera questo
soggetto.
Se pensate che prima o poi possa smettere da solo vi
sbagliate di grosso. Un tossicodipendente, specialmente in età avanzata, può
solo peggiorare.
Potrei allegarvi una bibliografia di casi simili infinita.
Fossi in voi proverei con l’unica arma a voi subito disponibile: la Spunta Verde
(terapia d’urto). In molti casi ha funzionato egregiamente. Saluti
Stanno malissimo,fanno molta tenerezza e tristezza