MotoGP 2024 - #lanotiziainprimafila
MotoGP 2024 - Martin/Bagnaia: cosa farà la differenza? [VIDEO]
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A 4GP dalla fine, 185 punti da assegnare, Jorge ha 10 lunghezze di vantaggio su Pecco. Fino adesso, gli sbagli sono stati più determinanti delle vittorie: sarà così anche nelle gare finali? Proviamo ad analizzare le variabili che potrebbero essere determinanti per l’assegnazione del titolo
12 commenti
#lanotiziainprimafila di oggi è dedicata a Jorge Martin e Pecco Bagnaia, primo e secondo in classifica generale, con 10 punti di vantaggio a favore dello spagnolo del team Pramac. In palio, ci sono ancora 148 punti (100 in gara, 48 nella sprint): cosa potrà fare la differenza, cosa sarà determinante? Lo abbiamo chiesto agli appassionati, indicando cinque voci:
- il meteo sarà decisivo secondo il 4% dei votanti;
- La squadra per il 5%;
- Gli avversari per il 9%;
- Le vittorie per il 20%;
- Gli sbagli per il 62%.
Analizziamo voce per voce, cercando di entrare più nel dettaglio di ogni singola variabile.
E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.
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Valentino.Masini, Cesena (FC)Le 2 moto sono identiche, anche i piloti alla fine si equivalgono, le possibili differenze possono essere determinate dall'indovinare in fretta la messa a punto ideale e dalle gomme che pur non essendo difettose possono risultare più o meno efficienti, 1/2 decimi di differenza a quei livelli sarebbero gia più che sufficienti per decidere una vittoria o una sconfitta. Un errore è sempre possibile ma altamente improbabile, non ultimo il vantaggio di Martin di 10 punti che non sono molti considerando che ce ne sono 148 in palio ma sempre meglio che non averli. Se Martin arrivasse alla gara di Valencia con soli 6 punti di vantaggio di quei 10 che ha adesso, potrebbe puntare al 2° posto e Bagnaia dovrebbe vincere sperando che Martin non faccia più di 3°, per dire che conta tutto.
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Nobby Clark, Livorno (LI)Io penso che deciderà MM93 chi sarà il campione 2024. Se, come e quanto 'interverrà' per far vincere Pecco oppure Martin. Poi, mi sbaglierò, forse. Speriamo