l'intervista

MotoGP 2024. Pedro Acosta: “Non so dire che cosa è successo in Austria”

- Deluso per il tredicesimo posto e il pesante distacco dal primo, lo spagnolo ammette di aver avuto problemi inattesi, ma cerca di capire e non colpevolizza nessuno. KTM ha ribadito ai piloti che la MotoGP è al centro delle priorità
MotoGP 2024. Pedro Acosta: “Non so dire che cosa è successo in Austria”

Pedro Acosta è a Misano in questi giorni per i test privati programmati anche da KTM. Non guiderà la sua MotoGP perché le regole lo vietano, in pista ci sarà soltanto il test team con Dani Pedrosa, ma Pedro è abbastanza sicuro di trovare qualche risposta ai problemi emersi. Lo dichiara al collega Mela Chercoles, su As.

“A Misano sarò in pista e guiderò, nel caso, una Moto2. Ma sarò lì soprattutto per vedere cosa c’è di nuovo e per vedere come stanno andando avanti, come stanno gestendo lo sviluppo, per capire più cose. Vediamo se si andrà avanti".

Il tredicesimo posto al Red Bull Ring, a 33 secondi e 7/10 dal primo nel GP d'Austria, è stato sconfortante. Ma Pedro dice di non sapere esattamente cosa è successo, e che non è colpa di nessuno.

“Eravamo arrivati con entusiasmo e ce ne siamo andati con un dolore al petto. Difficile dire cosa non ha funzionato, ci sono stati molti problemi che non mi aspettavo di avere. Ancora non capisco il motivo per cui si è presentato questo problema, non è colpa di nessuno ma devo capire, è qualcosa che dovrò analizzare con calma e freddezza. 'Non prendere decisioni quando sei arrabbiato, e non promettere nulla quando sei felice', questo il mio motto. A Misano saranno tre giorni interessanti, capiremo perché è successo e come evitarlo”.

In Austria è successo qualcosa di grave e inatteso: Acosta aveva nel box il miglior coach di tutto l'anno, ovvero Dani Pedrosa, aveva a disposizione tutti i dati sulla pista dove cresce la KTM, era giustamente fiducioso. Eppure non sa, o non vuole dire, quali sono stati i problemi. Si è solo preoccupato di non colpevolizzare nessuno, come è giusto fare quando si lavora in squadra. Quando gli viene chiesto in quale percentuale ciò che sta accadendo è colpa di KTM e in quale percentuale è colpa sua, risponde così.

“Non posso dirlo, non ho abbastanza palle per dirti che la moto è messa male. Ci mancano tante piccole cose che dobbiamo mettere insieme. Stiamo soffrendo in generale, perché anche Binder, che è arrivato quinto, ha preso 18 secondi di distacco. Se c'è tanta differenza dalla prima alla quinta posizione è perché ci sono delle cose che mancano. Se fossi andato in Q2 tutto sarebbe stato più semplice, per questo dico che è difficile stabilire una percentuale”.

Che clima c’è in KTM? Noi abbiamo l’impressione che qualcosa si sia inceppato e da tempo cerchiamo di capire le cause della crisi. Stefan Pierer ha detto qualcosa di particolare, nel fine settimana?

”In questi Gran Premi di solito non si parla mai con i capi. Ci sono tanti nervi e tanta tensione. Ma il messaggio che ci hanno trasmesso è che il progetto va avanti e che tutto ciò di cui avremo bisogno sarà a nostra disposizione. In KTM sono più che concentrati sulla MotoGP, è questa la loro priorità ed è molto rassicurante che una fabbrica così grande si concentri così tanto sul progetto”.

  • Vecchio Yuma!
    Vecchio Yuma!, Cascina (PI)

    Ma quando mai ste caspita di KTM sono state competitive al di là di qualche gara sporadica... Dai, raga', siamo seri...
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Il fatto è che Acosta aveva creato tantissime aspettative che ad inizio campionato sebravano fondate, visto anche l'apparente facilità con cui stava surcassando i piloti ufficiali con ben altra esperienza. Evidentemente lui stava dando il 110% e fortunatamente per un pò gli è andato tutto bene, in breve tempo però i nodi sono venuti al pettine, ha cominciato a cadere spesso e anche se non si è rotto ancora niente sono convinto che le botte facciano male, lui adesso anche inconsciamente magari, non solo non può più dare il 110% come prima ma nemmeno il 100%, la moto rispetto la concorrenza è quello che è e il risultato è quello che è appunto. Magari un Binder con tanta esperienza e perfetto conoscitore sia della moto ma anche dell'ambiente, in certe occasioni riesce a sfruttare tutto il potenziale della moto senza cadere e alla fine se va tutto bene arrivare 5°! Comunque ben lontano dalla vetta in termini di tempo. Detto questo penso che Acosta sia un gran manico ma se non prende coscienza in fretta della reale situazione in cui si trova potrebbe diventare in breve tempo uno dei tanti.
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