Motomondiale

MotoGP: Acosta, Raul Fernandez, Martin: chi è il più forte?

- Pedro in Moto3, Raul in moto2, Jorge in MotoGP: i tre piloti spagnoli stanno facendo qualcosa di straordinario al debutto nelle rispettive categorie. Tutti sono andati oltre le aspettative, tanto che è difficile dire chi sta facendo l’impresa più grande. Verrebbe naturale dire Martin, ma…
MotoGP: Acosta, Raul Fernandez, Martin: chi è il più forte?

Pedro Acosta, Raul Fernandez, Jorge Martin: tre debuttanti, tre piloti fenomenali. Chi è il più forte? Sembra stano, ma la risposta non è così scontata, anche se sarebbe logico indicare Martin, considerando che corre nella categoria più difficile al mondo e al suo primo anno in MotoGP ha già vinto una gara (ne abbiamo parlato qui, in DopoGP), è salito altre due volte sul podio e ha conquistato tre pole.

Numeri pazzeschi in questa MotoGP: ovvio pensare che sia il debuttante più convincente e forte della stagione. Eppure non è così scontato, perché quanto fatto, fino adesso, da Pedro Acosta in Moto3 e Raul Fernandez in Moto2 è qualcosa di straordinario. Per certi versi addirittura superiore all’impresa di Martin.

Acosta: tre vittorie nelle prime quattro gare

Sicuramente, il più sorprendente - nel senso di più inaspettato - è Pedro Acosta, 17enne di Mazarron, arrivato in Moto3 grazie alla vittoria nel 2020 nella Rookies Cup. Acosta non aveva un posto nel mondiale, Aki Ajo è stato in qualche modo “costretto” a trovargli una moto per il 2021. L’inizio, a soli 16 anni, è stato strepitoso: secondo alla prima gara - io sono convinto che avrebbe potuto vincere già in Qatar1, ma all’ultima curva ha avuto un qualche timore ad attaccare il compagno di squadra Masia. Non si può dimostrare, ma per me è così - primo nelle tre successive.

Cinque successi e sei podi complessivi, primo in classifica con 30 punti di vantaggio su Dennis Foggia, in grande rimonta. Fino a cinque gare fa, il ragazzino della Moto3 sembrava un extraterrestre, perfetto in tutto quello che faceva; poi ha fatto qualche errore, è caduto ad Aragon, ha faticato a stare davanti, come invece gli era riuscito facilmente nella prima parte della stagione. Errori normali, sia chiaro, quando hai solo 17 anni, sei al debutto nel mondiale e improvvisamente sei schiacciato dalla pressione, ma dopo aver esaltato tutti, è giusto sottolineare che ha commesso qualche sbaglio di troppo. Altrimenti sarebbe stato lui il debuttante dell’anno.

 

Raul Fernandez: può battere i primati di Marquez

A Misano, il 23 ottobre, Raul Fernandez compirà 21 anni, a tre gare dalla fine di una stagione comunque straordinaria: il pilota della KTM ha già vinto sette GP, con quattro successi negli ultimi cinque, nonostante una operazione alla mano destra subita dopo un infortunio in allenamento. Una striscia vincente che ha portato Raul a soli nove punti dalla vetta, dal compagno di squadra Ramy Gardner.

Teoricamente, Fernandez può conquistare una serie di primati, battendo anche i numeri di un certo Marc Marquez: può essere il primo debuttante a conquistare il titolo della Moto2 (Toni Elias c’era riuscito nel 2010, ma quello era anche il primo anno in assoluto della storia della categoria); se trionferà nelle prossime tre gare, sarebbe il primo pilota della storia della Moto2 ad aver ottenuto 10 successi in una sola stagione (Marc Marquez ne conquistò nove nel 2012, anno del suo mondiale), eguagliando così il primato di Mike Hailwood (10 trionfi nel 1966) e Anton Mang (10 nel 1981), secondo solo a Daijiro Kato (11 vittorie nel 2001). Numeri impressionanti per un debuttante: Raul sta facendo veramente qualcosa di grandissimo.

Martin: protagonista subito

Una vittoria, due secondi posti, tre pole in sole 11 gare disputate in MotoGP: Jorge Martin si conferma pilota di grandissimo valore. Tra i tre debuttanti spagnoli, è sicuramente il meno stupefacente, perché dopo quanto fatto in Moto3 e in Moto2 c’erano pochi dubbi che potesse fare bene anche in MotoGP. Ma in un campionato così livellato, quanto conquistato da Martin è tutt’altro che normale anche per un bravissimo pilota come lui: essere protagonista al primo anno in questa categoria, vincere addirittura una gara, mettere in mostra una velocità da riferimento come è riuscito a fare il pilota del team Pramac-Ducati è davvero qualcosa di stupefacente.

In conclusione: qual è l’impresa più grande?

Per la difficoltà della categoria e per il valore degli avversari, non ci sono dubbi: Jorge Martin è il debuttante che ha compiuto l’impresa più grande in questa stagione. Ma Raul Fernandez sta facendo qualcosa di straordinario in una categoria che è tutt’altro che semplice: se riuscisse a conquistare il mondiale, per me sarebbe lui il “debuttante dell’anno”. Anzi, per me è comunque lui, al di là del titolo. Voi cosa ne pensate?

  • kevin666
    kevin666, Stazzano (AL)

    premettendo che sono confronti dal mio punto di vista fatti da ipotesi,sopratutto perche'su Piloti giovani,perche' le condizioni da un anno all'altro cambiano ma principalmente perche' il vero Campione dal mio punto di vista si vede (...e si e' visto nel passato) se si conferma il secondo anno.
    Io per ora direi Martin,perche'a prescindere dalle moto si e' messo in luce subito e in ogni categoria del mondiale,addirittura nella Topclass dove i vari Miller/Bagnaia hanno faticato ancora dopo "millenni".
    Poi Acosta lo trovo potenzialmente un fenomeno anche se ultimamente si e' ridimensionato parecchio,ma ha avuto una gestione nelle gare incredibile ed ha fatto vedere molta superiorita'sugli altri in una categoria dove i primi 10 tagliano il traguardo insieme e spesso primeggiano le wild card,quindi non e' facile fare la differenza!
    Raul e' straordinario per la facilita'con cui esprime una velocita'immediata praticamente sempre,pero' la categoria non e' mai stabile nell'esprimere i valori in campo e non ha certo una squadra e moto scarse.
    Speriamo qualche Italiano competa con loro,certo sono Tre fenomeni,peccato tutti spagnoli,aspettiamo ancora....
  • Honda NS
    Honda NS, Lesa (NO)

    In moto gp Enea Bastianini. Gli manca la vittoria ma il suo mezzo non è paragonabile. Ed più concreto e affidabile.

    In generale Acosta.
    Risultati a parte vedo in lui la scorza che non tutti hanno, un po' da pilota di una volta. Mi ha stupito come ha reagito dopo l'incidente
Inserisci il tuo commento