MotoGP Aragon. Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche
Ideal time delle qualifiche.
L’ideal time (IT) è la somma dei migliori tempi realizzati da un pilota in ciascuno dei quattro settori in cui viene suddivisa la pista (tra parentesi il tempo reale ottenuto, BT).
Marquez 1’46”768 (1’47”117); Pedrosa 1’47”482 (1’48”017); Vinales 1’47”547 (1’47”748); Lornezo 1’47”715 (1’47”778); Crutchlow 1’47”781 (1’47”843); Rossi 1’47”815 (1’47”951); Dovizioso 1’47”819 (1’47”819); Petrucci 1’48”156 (1’48”236); A.Espargaro 1’48”186 (1’48”230); Redding 1’48”202 (1’48”242); P.Espargaro 1’48”281 (1’48”448); Bradl 1’48”931 (1’49”083).
Considerazioni: Marquez avrebbe addirittura potuto fare meglio, incredibile! Pedrosa, se non fosse caduto, avrebbe certamente conquistato la prima fila; solo per Dovizioso IT coincide con il BT. Mi viene da dire che con queste gomme e su questa pista è facilissimo commettere un errore.
Il passo gara nelle FP4 dei principali protagonisti (secondo l’ordine di classifica delle FP4):
Marquez: 1’49”464, 1’48”382, 1’48”060, 1’48”488, 1’48”522, 1’48”565. Box. 1’48”798, 1’48”411, 1’48”563, 1’48”534.
Rossi: 1’50”652, 1’50”281, 1’49”249, 1’48”956, 1’48”806, 1’48”996, 1’49”189. Box. 1’50”595, 1’49”829, 1’49”608, 1’50”101.
Pedrosa: 1’50”402, 1’49”280, 1’48”921. Box. 1’49”890, 1’49”210, 1’49”572, 1’49”392, 1’49”648, 1’49”746, 1’49”717, 1’49”692.
Crutchlow: 1’51”114, 1’49”093, 1’49”912, 1’48”977, 1’57”362, 1’49”280. Box. 1’52”670, 1’49”864, 1’49”622, 1’49”445, 1’54”901.
Vinales: 1’50”597, 1’50”131, 1’49”138, 1’49”178, 1’49”926. Box. 1’50”394, 1’49”735, 1’49”232, 1’492311, 1’49”402, 1’49”324.
Dovizioso: 1’50”670, 1’49”998, 1’49”392, 1’53”742. Box. 1’50”912, 1’49”254, 1’52”948, 1’49”176.
Lorenzo: 1’50”477, 1’49”890, 1’49”741, 1’49”756, 1’49”814, 1’49”903. Box. 1’49”496, 1’49”618, 1’49”832, 1’49”836, 1’49”782.
Dovizioso è soddisfatto del suo quarto posto?
Sì, molto. Risponde Dovizioso: «Oggi è andata molto bene, sono davvero contento. Siamo riusciti a migliorare il mio feeling con la moto con poco grip: il team ha fatto un grande lavoro. Abbiamo fatto un bel passo in avanti nelle FP3, confermando i miglioramenti nelle FP4, in cui ho girato sempre con le gomme usate, con un buon passo. Marquez è di un altro pianeta, anche Pedrosa ha un ottimo passo, poi c’è un gruppetto, tra cui io, con un ritmo molto simile: solo in gara, come sempre, si capirà come uno ha lavorato durante le prove, se ha ottenuto i tempi facilmente o con troppo sforzo. In qualifica ho fatto un ottimo giro: l’obiettivo era la seconda fila, sono quasi riuscito a conquistare la prima. Come sempre è difficile fare pronostici sulle gomme, vediamo che userà la dura o la morbida al posteriore».
Quali potrebbero essere le variabili del GP?
1) Come sempre le gomme. Le previsioni dicono che dovrebbe essere più fresco di oggi. «Se sarà così, non potrò usare la dura anteriore, con la quale mi sono trovato molto bene» dice Marquez, ma il suo vantaggio sembra metterlo al riparo da qualsiasi sorpresa. Bisognerà capire se qualcuno azzarderà la morbida al posteriore, che potrebbe essere montata dai piloti Ducati (nelle FP4 Dovizioso ha girato sempre con quella), ma ci sta pensando anche Lorenzo, perché con la dura «la Yamaha non si guida». Ma secondo molti piloti, tra cui Vinales, «la morbida posteriore non dura più di 10 giri»;
2) Nei primi due giri, Marquez potrebbe accumulare un vantaggio poi incolmabile. Nel 2015, Rossi, che scattava sesto come quest’anno, accumulò 2” solo nel primo giro, finendo poi terzo a 2”7 da Lorenzo: insomma, se Marc scatterà bene dalla pole, con la pista libera davanti potrebbe subito imporre un ritmo irresistibile. Nelle FP4, il giro più lento di Marquez (eccetto il primo lanciato) è stato comunque più veloce del migliore realizzato da Rossi, secondo nelle FP4;
3) La voglia di Marquez di tornare a vincere. Fino a oggi, Marc ha dimostrato di essere più “ragioniere” che “attaccante”, ma qui sa di avere la possibilità di chiudere quasi definitivamente il discorso mondiale e, soprattutto, ha una gran voglia di rifarsi dopo la sconfitta patita a Misano dal compagno di squadra;
4) La partenza di Pedrosa. Dopo Marquez, è lui quello con il passo migliore: se non perderà troppo tempo al via (scatterà dalla terza fila con il settimo tempo), il secondo posto è ampiamente alla sua portata;
5) La fatica che dovrà fare Dovizioso per girare sui tempi delle prove. Questa è una pista molto “fisica” e con la Ducati potrebbe essere dura fare i 23 giri del GP.
IL PRONOSTICO DI ZAM
1. Marquez 2. Rossi 3. Pedrosa