MotoGP. Austin 2016. Marquez domina le prove del venerdì
AUSTIN Marc Marquez è imprendibile, ma vanno forte anche Andrea Iannone e Maverick Vinales. Quinto Jorge Lorenzo, sesto Valentino Rossi, nono Andrea Dovizioso, 12esimo Michele Pirro.
Qui è imbattuto e bastano pochi giri per capire perché: nessuno riesce a interpretare la pista come fa lui, nessuno ha la sua facilità di linee, nessuno può avvicinare i suoi tempi. Marquez sembra imbattibile, anche se per fare certi tempi non mancano i rischi, come conferma una caduta nelle FP2 all’ultima curva: classica chiusura dello sterzo e pilota a terra, fortunatamente senza conseguenze. «Quest’anno sarà più dura: fatichiamo in accelerazione e gli avversari saranno più vicini» aveva pronosticato alla vigilia il campione della Honda, ma il primo riscontro dice che il vantaggio è ancora enorme: 0”706 su Iannone, 0”861 su Vinales, 0”865 su Pedrosa, 0”867 su Lorenzo, 0”940 su Rossi. In pratica: lui è là, irraggiungibile, gli altri sono tutti piuttosto vicino. Una annotazione tecnica: adesso le alette aerodinamiche sulla Honda sono decisamente più grandi. «Si sente l’effetto, la situazione in impennata è migliorata» commenta soddisfatto il capoclassifica del mondiale e delle prove libere, che dopo la caduta ha attraversato la pista spingendo la moto: potrebbe incorrere in una sanzione.
HONDA, DUCATI E SUZUKI
La giornata di libere si chiude con una Honda, una Ducati e una Suzuki nella ipotetica prima fila. Dopo FP2 iniziate con qualche difficoltà, Andrea Iannone ha fatto un netto salto in avanti nel finale, chiudendo al secondo posto con una serie interessante di giri veloci: un’altra conferma della competitività della Ducati, anche se Andrea Dovizioso, nono, ha faticato di più, in difficoltà soprattutto nel controllo della gomma posteriore sul lato destro. A proposito di pneumatici, oggi i piloti hanno potuto utilizzare una sola mescola – banda bianca, quella più morbida delle due teoricamente a disposizione – perché quella più dura (banda nera) arriverà solo stanotte dalla Francia, rivista dopo i problemi emersi in Argentina.
Maverick Vinales, terzo, continua ad andare forte, così come la Suzuki, che in rettilineo ha fatto registrare un’ottima velocità massima: la quattro cilindri giapponese sembra crescere turno dopo turno. Stranamente – ma non troppo, se si pensa al passato – i piloti Yamaha sono solo quinto (Lorenzo) e sesto (Rossi), rallentati da qualche movimento di troppo sul posteriore. Lorenzo, che aveva chiuso le FP1 al secondo posto, ha faticato nel pomeriggio a tenere un buon ritmo, mentre Rossi ha avuto una giornata in crescendo, ma comunque ancora problematica: dopo le libere del mattino era piuttosto indietro e con problemi di messa a punto, nel pomeriggio è cresciuto fino a chiudere a meno di un decimo dal compagno di squadra.
PIRRO E APRILIA
Michele Pirro, che anche qui sostituisce il convalescente Danilo Petrucci, ha chiuso 12esimo a 1”563: non malissimo considerando le difficoltà del tracciato, mai visto prima da Michele, mentre le Aprilia hanno terminato al 17esimo e al 18esimo posto, rispettivamente a 1”888 (Bradl) e a 2”123 (Bautista) da Marquez. Ma se si tolgono i sette decimi rifilati da Marquez a tutti gli altri, ecco che il distacco diventa decisamente più contenuto.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 341.1 | 2'04.034 | |
2 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 341.9 | 2'04.740 | 0.706 / 0.706 |
3 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 337.7 | 2'04.895 | 0.861 / 0.155 |
4 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 342.2 | 2'04.899 | 0.865 / 0.004 |
5 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 337.0 | 2'04.901 | 0.867 / 0.002 |
6 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 339.9 | 2'04.974 | 0.940 / 0.073 |
7 | 76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 336.9 | 2'05.190 | 1.156 / 0.216 |
8 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 341.7 | 2'05.194 | 1.160 / 0.004 |
9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 341.7 | 2'05.195 | 1.161 / 0.001 |
10 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 336.9 | 2'05.393 | 1.359 / 0.198 |
11 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 339.9 | 2'05.488 | 1.454 / 0.095 |
12 | 51 | Michele PIRRO | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 339.8 | 2'05.597 | 1.563 / 0.109 |
13 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 337.6 | 2'05.616 | 1.582 / 0.019 |
14 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 337.0 | 2'05.662 | 1.628 / 0.046 |
15 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 340.2 | 2'05.761 | 1.727 / 0.099 |
16 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 338.4 | 2'05.891 | 1.857 / 0.130 |
17 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 336.8 | 2'05.922 | 1.888 / 0.031 |
18 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 339.5 | 2'06.157 | 2.123 / 0.235 |
19 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 337.6 | 2'06.479 | 2.445 / 0.322 |
20 | 43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 338.7 | 2'06.777 | 2.743 / 0.298 |
21 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 335.7 | 2'07.044 | 3.010 / 0.267 |
E poi l'elettonica a quanto pare va bene, idem le gomme (a parte che esplodono).
Già a Termas pensavano si sarebbe ridotto il tempo totale, non è accaduto per la pista sporca e la pioggia, qua evidentemente accadrà, è una pista che esano anche per il WEC, ad esempio.