MotoGP. Dovizioso: "Potevo vincere, abbiamo sbagliato gomma"
Dovizioso voleva vincere e, a suo parere, solo la diversa scelta di gomme lo ha costretto alle spalle del compagno di squadra.
Cosa ha influito sulla scelta delle gomme?
«Le prove che avevamo fatto ieri con la morbida erano andate bene però non avevamo fatto tanti giri consecutivi. Michelin, alla sera, dopo aver tagliato delle gomme di altri piloti, ha visto che erano successi dei disastri, tanto da pensare che con quelle gomme fosse impossibile finire la gara. Quindi ci hanno messo un po’ di terrore. Abbiamo pensato che, avendo un vantaggio, allinearsi agli altri e gestire la gara fosse la scelta giusta. Iannone ha cambiato idea in griglia e si è preso un rischio grande che alla fine ha pagato».
Quindi è stato quello che ha fatto la differenza?
«Secondo me sì. Io mi sentivo molto bene con la moto e facevo quello che volevo. Quando sono andato avanti non ho mai spinto al 100%, era un girare forte ma senza forzare per non consumare la gomma. I veri giri in cui abbiamo spinto al 100% sono stati gli ultimi sei e lì io avevo meno grip di lui quindi nella 1 e nella 3 riuscivo a colmare il divario con la frenata quando uscivamo dalla 4 e dalla 5 invece perdevo un’eternità come anche alla 8 e alla 10. Quel poco che guadagnava nelle curve a destra era sufficiente per non riuscire ad attaccarlo. La strategia l’abbiamo fatta bene entrambi.
Sono incazzato, ma incazzato con me stesso. La decisione finale sulla gomma è stata mia e quindi in questo momento non riesco a gioire per il buono che abbiamo fatto e soprattutto per la vittoria Ducati. Quando siamo partiti eravamo davvero indietro, abbiamo fatto tanta fatica, ci siamo scornati per tanto tempo e so quanto la gente a casa lavora. Oggi avevamo la possibilità di vincere, non abbiamo preso un rischio e l’abbiamo pagata».
Non ti ho mai visto così incazzato.
«E’ la delusione perché quando ti senti più forte e per una decisione non vinci ti rode. Se tu perdi perché non sei stato veloce come un altro pensi che non ce l’hai fatta, oggi ce la potevamo fare ma ho pagato la scelta della gomma dietro».
Quanto è stata dura rompere il ghiaccio, e ora?
«La vittoria avrà certamente un effetto in tutti: Ducati, piloti, tecnici, in pista e a casa. Però se hai certi limiti tecnici rimangono. Oggi in gara è venuto fuori che avevamo dei vantaggi ma comunque le Yamaha sono arrivate a 3 secondi e in accelerazione e in rettilineo gli guadagnavamo abbastanza. Di conseguenza vuol dire che dalle altre parti perdiamo. Quindi in funzione gara ancora qualcosa ci manca. Non sono contento da dire che da ora saremo là davanti anche se è vero che ci siamo avvicinati».
Sei uno che dopo le delusioni torna più forte?
«Normalmente sì ed è un bene che ci sia subito un’altra gara».
Ha un gran talento con caratteristiche di un certo tipo, così come Iannone ce l'ha di uguale livello, ma con peculiarità quasi diametralmente opposte a quelle del suo attuale compagno di team.
Certamente un elemento sul quale Dovizioso e Iannone coabitano sulle due facce opposte della Luna, è la 'prudenza': eccessiva nel primo, vagamente deficitaria nel secondo.
Diciamo che in questo specifico caso è stato premiato il guizzo oltre il calcolo, l'azzardo ponderato al di là del conformismo tecnico.
Quindi non trarrei conclusioni assolute in merito al valore relativo dei due piloti, dal rispettivo posizionamento al traguardo...
Viva l'umiltà che rinvigorisce lo sport e non crea le tifoserie malate.