MotoGP 2020

MotoGP, Ezpeleta: "Calendario mercoledì o giovedì"

- Gare a porte chiuse in attesa di sviluppi, Paesi probabili e meno probabili, e finalmente un termine (sicuro e vicino) per il calendario del Motomondiale
MotoGP, Ezpeleta: Calendario mercoledì o giovedì

Ci siamo. Non alla partenza, ancora no, ma almeno alla fatidica data in cui sapremo quando e dove correrà la MotoGP 2020. Domani (mercoledì 9 giugno) o giovedì al più tardi, Dorna svelerà il calendario definitivo in cui sarà chiaro se effettivamente i motori della classe regina si accenderanno il 19 luglio a Jerez de la Frontera, e quali Gran Premi si correranno, almeno limitatamente alla tranche europea del Mondiale.

In un'intervista telefonica con la spagnola AS, Carmelo Ezpeleta ha fatto il punto della situazione parlando di tutti gli aspetti relativi a una stagione 2020 sicuramente anomala, ma che - facendo i debiti scongiuri - si prospetta comunque abbastanza lunga e significativa da avere una sua dignità, anche se caratterizzata da gare (si spera solo alcune) a porte chiuse e con la sala stampa deserta.
Ma partiamo dall'inizio.

"Questa settimana finalmente avremo notizie sicure sul calendario. Stiamo sistemando alcuni dettagli, e poi sapremo esattamente come siamo messi" ha dichiarato Ezpeleta. "Credo che non ci saranno 'doppiette' (ovvero gare doppie sullo stesso circuito, come era previsto succedesse a Jerez, NdR) extraeuropee, ma non è ancora deciso. Ci sono anche buone probabilità di riuscire a correre in Francia, ma stiamo concretizzando in questi giorni, quindi non mi sbilancio oltre - sono girati fin troppi calendari provvisori."

Una nota polemica verso i calendari dati per definitivi da alcune fonti nei giorni scorsi.

"Non so davvero che senso abbia tirare a indovinare. Questa settimana comunicheremo il calendario, e quello sarà, non ha veramente senso pubblicarne uno che poi verrebbe superato da una versione successiva. Se non l'abbiamo ancora pubblicato è perché non è ancora stato deciso, se tutto fosse chiaro l'avremmo già divulgato. Spero di poter pubblicare il calendario mercoledì o giovedì."

Altro punto dolente è la disputa a porte chiuse - sia per il pubblico che per la stampa - dei Gran Premi.

"Al momento non possiamo correre gare aperte al pubblico. Ma tutto dipende da come si evolverà la situazione: correremo in diversi Paesi, e l'organizzazione dipenderà da ciascun di essi. Se sarà possibile correre a porte aperte lo faremo, se no si correrà senza pubblico. Non c'è vantaggio per nessuno, come avviene nel calcio, in cui alcune squadre dovrebbero giocare magari l'andata con il pubblico e il ritorno a porte chiuse: i circuiti non sono di proprietà di un team o di un pilota. Certo, se solo le autorità ce lo permetteranno apriremo le porte, ma come regola generale terremo quella delle porte chiuse."

"Lo stesso avverrà per la stampa, fatta eccezione per le TV. Se più avanti le cose cambieranno, anche noi ci adegueremo, ma al momento i GP si correranno senza giornalisti. La sala stampa resterà chiusa."

Tornando al calendario, lo scenario migliore prevede ben 16 gare, un traguardo impensabile qualche mese fa. "Abbiamo abbastanza chiaro quali siano i Gran Premi che potremo correre, ci manca solo di sistemare le date. E capiremo bene quanti sono: dai 12/13 se dovremo restare in Europa fino ai 15/16 se riusciremo a uscire - avremo la conferma per i GP extraeuropei a fine mese prossimo. Abbiamo fissato nel 31 luglio il termine entro cui dichiarare se riusciremo a correre anche fuori dall'Europa, e quali dei quattro GP posticipati resteranno in calendario: al momento sono Stati Uniti, Argentina, Thailandia e Malesia, ma quelli li sapremo solo il 31 luglio."

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