MotoGP. GP d'Australia. Marquez in pole, Rossi 15esimo
Strepitosa pole position per Marc Marquez, davanti a un eccellente Cal Crutchlow e a un sorprendente Pol Espargaro, che ha sfruttato bene la scia del fratello Aleix (4°). Miglior italiano Danilo Petrucci, sesto, nono Andrea Dovizioso, con l’Aprilia di Stefan Bradl all’ottavo posto. Disastro Yamaha ufficiale: Jorge Lorenzo 12esimo, Valentino Rossi 15esimo.
Piove, fa freddo, si gira un po’ con le “rain”, un po’ con le “intermedie”, un po’ con le “slick”, con condizioni dell’asfalto che cambiavano repentinamente in pochi minuti. Detto tutto questo, davanti a tutti c’è sempre lui, il Campione del Mondo, Marc Marquez, alla 65esima pole in carriera (è l’ennesimo primato), una in più di Lorenzo e Rossi.
«E’ stata una Q2 particolarmente complicata: non è facile prendere dei rischi in un circuito dove si va molto forte. Già al primo giro, però, con le intermedie ho capito che la pista era asciutta, così sono rientrato e ho montato le slick. E’ andata bene: abbiamo fatto un grande lavoro per tutto il fine settimana. Più che andare forte, qui conta fare la strategia giusta, la scelta corretta al momento giusto. Domani, però, può accadere qualsiasi cosa» sorride Marquez, che in tutta la giornata è sempre stato il più svelto a capire la situazione e a prendere il rischio opportuno al momento giusto. Era già successo nelle FP3, particolarmente complicate, con almeno quattro scrosci di pioggia e la pista che si è asciugata completamente per due volte. Insomma, quasi una “lotteria” fare la scelta giusta, ma se a farla è sempre lo stesso pilota, non si può certo parlare di casualità.
GRANDE MARQUEZ, DISASTRO YAMAHA
Bravo Marquez, quindi, senza se e senza ma, mentre è lecito di parlare di disastro Yamaha, perlomeno per quanto riguarda il team ufficiale: Lorenzo 12esimo partirà dalla quarta fila, Rossi 15esimo addirittura dalla quinta. Così Valentino che tra i due compagni di squadra sembrava quello messo meglio (o meno peggio), si ritrova dietro, dopo essere stato 12esimo nelle FP3 e costantemente più rapido di Jorge, che ha avuto un unico sussulto: in Q1, dove ha conquistato il secondo tempo dietro a un velocissimo Cal Crutchlow, anche lui costretto a passare dalla Q1, così come Maverick Vinales, per Q1 più interessanti di sempre, da quando esiste questa formula. Rossi, in difficoltà con le intermedie nelle FP3, ha poi faticato anche con le rain e quando ha montato le intermedie nel finale, non è riuscito a fare un buon giro. Per quanto riguarda Lorenzo, dopo il discreto crono delle Q1 ci si aspettava un passo in avanti in Q2, nelle quali, però, non ha mai trovato il ritmo, probabilmente poco sicuro con le slick su un asfalto comunque freddissimo e con una sola striscia secca. Ma la Yamaha, non è evidentemente così male, considerando il terzo tempo di Pol Espargaro. «Sono stato un po’ fortunato, la strategia è stata quella giusta: in condizioni normali, Rossi e Lorenzo sarebbero come sempre davanti a me» ha detto Espargaro, comunque bravissimo a sfruttare l’occasione e il traino del fratello Espargaro, che ha conquistato un ottimo quarto posto, considerando il 13esimo tempo del compagno di squadra Maverick Vinales.
BRAVISSIMO CRUTCHLOW, BRAVISSIMO MILLER, BRAVO PETRUCCI
Al secondo posto un Crutchlow davvero convincente: FP3 a parte, è sempre stato protagonista e sia in Q1 sia in Q2 ha fatto il massimo che poteva fare.
«Mi sono divertito in questa sessione: ho iniziato con le intermedie per mia scelta, ma è stato un errore, bisognava seguire l’istinto e partire con le slick. Domani sarà una lotta durissima» è il commento del pilota del team di Lucio Cecchinello.
Molto bene anche Jack Miller, che sulla pista di casa e in condizioni difficilissime ha ottenuto il quinto tempo, nettamente il miglior risultato in qualifica in MotoGP. Molto bene anche Danilo Petrucci, sesto e miglior pilota italiano. «L’ho presa con calma, partendo con le “rain”, poi con la slick posteriore ho fatto un buon tempo: speravo nella prima fila, ma va benissimo anche la seconda» gioisce Danilo, che mancava dalla seconda fila dal GP di Germania (era 4 al Sachsenring). Solo nono, alle spalle anche dell’Aprilia di Bradl (miglior qualifica anche per la RS-GP), Andrea Dovizioso, rientrato ai box quando si pensava iniziasse a spingere per fare il tempo.
Domani il meteo prevede un miglioramento: speriamo, perché se fosse come oggi sarebbe veramente difficilissimo. Ma non ci si può sorprendere troppo se si viene a correre in questo periodo: ma questo è un discorso che affrontiamo a parte.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1Prev./st |
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1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 324.8 | 1'30.189 | |
2 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 326.8 | 1'30.981 | 0.792 / 0.792 |
3 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 326.0 | 1'31.107 | 0.918 / 0.126 |
4 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 321.3 | 1'31.673 | 1.484 / 0.566 |
5 | 43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 325.3 | 1'31.754 | 1.565 / 0.081 |
6 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 321.8 | 1'32.420 | 2.231 / 0.666 |
7 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Repsol Honda Team | Honda | 318.6 | 1'32.944 | 2.755 / 0.524 |
8 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 319.5 | 1'33.015 | 2.826 / 0.071 |
9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 330.3 | 1'33.090 | 2.901 / 0.075 |
10 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Ducati Team | Ducati | 332.7 | 1'33.914 | 3.725 / 0.824 |
11 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 322.0 | 1'34.682 | 4.493 / 0.768 |
12 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 320.1 | 1'36.840 | 6.651 / 2.158 |
Io, a differenza di molti, sono scettico sulla teoria contemplata anni fa del mezzo secondo sul polso e via dicendo.. la storia ha dimostrato che un gran pilota, senza il mezzo adeguato, può vincere sì delle gare, ma non certo un mondiale!
Discorso valido per i vari Rossi, Stoner , Marquez e compagnia ....(il mondiale di Stoner su Ducati è un discorso a parte, troppo fattori hanno inciso lì).
Detto questo, per me la differenza sostanziale tra yamaha/honda ad inizio anno erano 2:
1) Yamaha(e Lorenzo) si trovava meglio con le prime tipologie di gomme portate da Michelin. Con la seconda rivoluzione, la Michelin ha portato un tipo di gomma più dura che beneficia di più le caratteristiche di Honda e soprattutto di Marquez, a discapito della percorrenza di curva che è un punto forte di Yamaha e Lorenzo in primis. Questa roba è un estratto di un articolo di Marca di oggi, non sono certo io che posso dire queste "robe tecniche" ;)
2) Honda inizialmente non riusciva a regolare il suo motore con la nuova elettronica, molto più arretrata della sua originale, perdendo soprattutto in accelerazione. Da dopo l'Austria, è evidente che hanno trovato il bandolo della matassa, ed è tornata una moto da 10 vittorie a stagione, come è giusto che sia per una casa così potente.