MotoGP, Jerez. Le dichiarazioni dei piloti dopo le prove del venerdì
«Sono contento soprattutto del passo gara. Ho fatto un buon giro, sfruttando l’unica chance che ho avuto. Abbiamo cambiato pochissimo la moto, siamo stati veloci soprattutto con le dure. Ci siamo tolti un po’ di dubbi per domani e poi ci sono le QP che, per il momento, sono state il mio punto debole. Ad Austin sapevo che avrei sofferto e sono partito con il freno a mano tirato; me ne sono pentito e mi è servito per svegliarmi. Qui sono primo come a novembre, ma quello che conta è dove arrivi la domenica pomeriggio...».
«Sono contento con il feeling che ho con la moto, posso guidare come piace a me, ho un buon passo con le gomme usate. Nel “time attack” non ho fatto il giro perfetto, ma mi interessa di più il ritmo che riesco a tenere. Nel pomeriggio sono anche riuscito a fare parecchi giri con le gomme dure: domani possiamo concentrarci a preparare bene la gara e alla qualifica, che, fino adesso, è stato il mio vero limite nel 2019. Domani l’obiettivo è conquistare un posto nelle prime due file: non sarà facile, ma bisogna riuscirci. Uno dei miei problemi è sempre stato quello di scaldare troppo la gomma posteriore, ma abbiamo lavorato tanto in questi mesi per migliorare questo aspetto. Fatichiamo più di altri nelle curve lunghe, ma abbiamo altri punti a nostro vantaggio».
Marc Marquez
«Sembra che noi e la Ducati siamo quelli più veloci e con il passo migliori. Ma ci sono altri piloti che vanno forte, come Lorenzo, anche se nel pomeriggio ha faticato di più. E poi credo che anche le Yamaha si avvicineranno. In pista bisogna adattarsi, perché il grip cambia parecchio tra salto nuovo e vecchio, devi adattarti. Nel pomeriggio ho seguito un po’ Lorenzo, perché al mattino era andato forte, e ho provato la soffice posteriore per testare tutte le gomme, ma con queste temperature non è la gomma giusta per la gara. Per quanto riguarda i problemi tecnici che abbiamo avuto negli ultimi due GP, mi sembra che la Honda sia intervenuta molto bene: mi sento a mio agio con la moto, sono più efficace in entrata di curva».
Maverick Vinales (Yamaha)
«Nelle FP1 era andata molto bene, ma le FP2 sono state un disastro. Lavoriamo duro, ma i problemi sono sempre quelli da un sacco di tempo a questa parte: non mi aspettavo tante difficoltà dopo le libere del mattino. Io credo che sia soprattutto una questione di elettronica: il mio stile di guida è completamente differente da quello di Rossi».
Francesco Bagnaia
«Nelle FP1 non siamo riusciti a individuare subito un buon assetto e ho faticato tanto. Nelle FP2 sono partito subito meglio, mi sono trovato bene con la dura posteriore. Sono andato in progressione, poi abbiamo provato una cosa che non mi è piaciuta molto e c’è stata la bandiera rossa, proprio mentre ero entrato per fare il “time attack”. Comunque oggi abbiamo fatto un buon lavoro».
Alex Rins
«Sono abbastanza contento della giornata di oggi, ci siamo concentrati sull'assetto. In questo GP Michelin ha portato per tutti quattro mescole diverse, e ho provato diverse combinazioni sia all'anteriore che al posteriore. Il lavoro oggi è andato bene, e sono ottimista anche per domani».
Jorge Lorenzo
«Sinceramente mi aspettavo di essere più competitivo. Ho iniziato molto bene, girando con le medie negli stessi tempi ottenuti nei test di novembre, ma nelle FP2 ho faticato più del previsto: con l’innalzarsi della temperatura bisogna modificare l’assetto per far funzionare la moto, ma io non ho ancora l’esperienza per farlo. Non sono ancora a mio agio in frenata, soffro con le braccia dopo qualche giro, devo trovare la strada per avvicinarmi a Marquez che è il punto di riferimento. La gara si corre alle 14, l’ora delle FP2: dobbiamo trovare la soluzione per essere competitivi quando fa caldo».