MotoGP. Pedrosa vince a Brno e ferma Marquez
BRNO – Trionfa Dani Pedrosa, davanti a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Quarto Marc Marquez, che interrompe la striscia di dieci vittorie consecutive e per la prima volta nella sua carriera non è salito sul podio in MotoGP quando è arrivato al traguardo. Iannone, quinto, vince in volata, la sfida con Dovizioso in Casa Ducati.
Chi riuscirà a battere Marquez? Come si può battere? E’ Pedrosa a mettere fine al tormentone che accompagnava ormai ogni vigilia dall’inizio dell’anno e lo fa con una gara magistrale, finalmente impeccabile dall’inizio alla fine. Micidiale nei primi giri fino alla passata stagione, quest’anno Dani ha perso tanti GP propri nei passaggi iniziali.
«Nel 2014 è cambiata la strategia elettronica: siamo meno efficaci all’inizio e più competitivi alla fine» aveva detto ieri Dani dopo le prove, ma questa volta, evidentemente, Pedrosa ha potuto sfruttare il potenziale della sua RC213V fin dallo spegnersi del semaforo verde.
SUBITO LORENZO, POI PEDROSA
Il più lesto a scattare è Jorge Lorenzo, che prova a imporre il suo ritmo, come faceva in passato, ma al sesto giro Pedrosa lo infilato di prepotenza e da lì in poi non ce n’è più stato per nessuno. Anche se, per la verità, nel finale Jorge ha provato un assalto disperato, chiudendo ad appena quattro decimi dal rivale, bravo a controllare la situazione.
«Oggi è andata benissimo, non sempre puoi fare come vuoi. Stavolta eravamo forti, un circuito che a Marquez non piace così tanto: per il team è un grande risultato, felice di vederli così» dice Dani contenendo come al solito l’emozione, ma conscio di aver compiuto una gran gara, alla Pedrosa degli anni precedenti. Una bella iniezione di fiducia per il “robottino”, che sembrava ormai destinato al ruolo di comprimario: il compagno di squadra rimane quasi irraggiungibile, ma Dani ha dimostrato di aver meritato la riconferma in HRC.
BENE LE YAMAHA
Quando Pedrosa è andato al comando, sembrava ci fosse la possibilità per una doppietta Honda, ma dopo qualche giro di apparente difficoltà, i due piloti Yamaha si sono ripresi: Lorenzo ha tenuto fino al termine il ritmo di Pedrosa, Rossi è riuscito a sopravanzare Marquez, che ha poi continuato a perdere secondi.
«Abbiamo battuto Marquez, ma davanti c’è sempre una Honda» si è rammaricato il numero uno di Yamaha Lin Jarvis, ma, almeno su questo tracciato, la differenza tra le due moto non si è vista, ma l’hanno fatta i dettagli.
«Ho fatto una bella partenza, ma Pedrosa mi ha un po’ portato fuori pista: con un po’ di sorpassi molto aggressivi sono riuscito a riportarmi davanti, ma dopo due giri fortissimo, non sono stato altrettanto incisivo e quando Pedrosa mi ha passato, avrei dovuto lottare di più. Temevo, però, che la morbida anteriore (è stato l’unico a scegliere questa gomma, NDA) mollasse, invece ha tenuto fino alla fine» si rammarica un po’ Lorenzo, al terzo podio consecutivo, primato stagionale.
Lorenzo ha rifilato 4”8 al compagno di squadra, autore comunque di una bella gara, come al solito aggressiva nel corpo a corpo: Valentino non si tira mai indietro quando c’è la possibilità di effettuare un sorpasso. La sfida con Marc è stato divertente per un giro (il 13esimo), poi lo spagnolo, in evidente difficoltà, ha mollato e ha chiuso a 5”1 da Rossi.
«Campionato riaperto» scherza subito Valentino, comunque soddisfatto di aver ottenuto un altro podio, nonostante il dito mignolo della mano sinistra infortunato in prova. «Sono contento: stamattina non ho fatto antidolorifici e facevo fatica a guidare, ho praticamente buttato via il warm up. In gara, però, grazie alla Clinica Mobile ho potuto guidare bene, ma all’inizio sono stato un po’ prudente perché non sapevo come si comportava la moto : per questo Lorenzo mi ha subito distaccato. Poi, però, ho preso un buon ritmo e sono contento di aver battuto Marquez».
IL GRANDE SCONFITTO
Il grande sconfitto, quindi, è Marquez che ricorderà Brno 2014 come il GP che ha interrotto la striscia di vittorie consecutive, ma anche di podi: cadute a parte, il fenomeno era sempre arrivato nei primi tre al traguardo in MotoGP.
«Oggi sì, ero in crisi, ma vediamo alla prossima gara… E’ una di quelle domenica dove moto e pilota non vanno bene, ma sono stato intelligente a pensare al campionato: come dico sempre, è quello l’obiettivo, non battere primati di successi consecutivi. E, sinceramente, mi sono tolto un peso: non mi chiederete più se le posso vincere tutte!» dice Marc con il solito sorriso: per essere campioni bisogna anche saper perdere e lui è bravissimo anche in questo.
BELLA SFIDA DUCATI
Dopo il solito avvio al fulmicotone, Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno perso progressivamente terreno, chiudendo a 17”639 dal vincitore, che significa un distacco inferiore al secondo al giro. I due Andrea sono stati protagonisti di una gran bella sfida, con tanti sorpassi, vinta alla fine da Iannone, che replica così il suo miglior risultato in questa categoria: bravi entrambi.
CLASSIFICA
Pos. | Points | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time/Gap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 166.6 | 42'47.800 |
2 | 20 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 166.6 | +0.410 |
3 | 16 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 166.3 | +5.259 |
4 | 13 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 165.9 | +10.454 |
5 | 11 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 165.5 | +17.639 |
6 | 10 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 165.4 | +17.834 |
7 | 9 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 165.1 | +23.819 |
8 | 8 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 164.7 | +29.621 |
9 | 7 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 164.6 | +30.364 |
10 | 6 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 164.2 | +37.639 |
11 | 5 | 45 | Scott REDDING | GBR | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 163.1 | +55.604 |
12 | 4 | 51 | Michele PIRRO | ITA | Ducati Team | Ducati | 163.0 | +56.727 |
13 | 3 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 163.0 | +56.908 |
14 | 2 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Honda | 162.5 | +1'04.135 |
15 | 1 | 2 | Leon CAMIER | GBR | Drive M7 Aspar | Honda | 162.5 | +1'04.902 |
16 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 161.5 | +1'20.666 | |
17 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Avintia | 161.3 | +1'24.282 | |
18 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Avintia | 161.1 | +1'27.436 | |
19 | 23 | Broc PARKES | AUS | Paul Bird Motorsport | PBM | 160.4 | +1'38.867 | |
Not Classified | ||||||||
9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Octo IodaRacing Team | ART | 161.5 | 2 Laps | ||
35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 148.1 | 15 Laps | ||
44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 164.2 | 16 Laps | ||
70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 160.4 | 16 Laps | ||
68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 157.5 | 17 Laps |
LA MOTOGP
Forse si era staccato il connettore del TORSIOMETRO?
Ma Pedrosa non era bollito??
Pedrosa non è l'antiMarquez, l'antiMArquez non esiste finchè questa Yamaha non recupera su questa Honda. E lo dimostra Lorenzo, una volta che entrambe le M1 arrivano davanti a Marquez, vince l'altra Honda. Quindi, tutto nella norma, ed è anche appurato che anche un fenomeno come Marc, se ha problemi di setting, non sale sul podio... Questa, ahimè è la motogp di oggi.