CHESTE – Impressionante 1’30”463 di Jorge Lorenzo, 0”247 più veloce di Marc Marquez e 0”312 di Maverick Vinales. Quinto Andrea Dovizioso (+0”603), settimo Andrea Iannone (+0”726), ottavo Valentino Rossi (+0”794), nono Danilo Petrucci (+0”832), davanti al rientrante Dani Pedrosa (+0”895). 16esimo e 17esimo posto per le Aprilia di Stefan Bradl e Alvaro Bautista, ultimo tempo per la debuttante KTM di Mika Kallio.
 

La temperatura si è alzata rispetto alle FP1, ma prima che i tempi si abbassassero si è dovuto aspettare la seconda metà del turno. Alla fine, Lorenzo ha fatto un paio di giri impressionanti («Già stamattina è partito molto convinto, sicuro di sé» ha sottolineato il responsabile Yamaha MotoGP, Maio Meregalli), ma altrettanto efficace – se non di più – è stato Marquez, che ha sì chiuso al secondo posto, ma ha fatto vedere di avere un ritmo impressionante: nella seconda parte del turno, ha praticamente girato sempre sotto l’1’31”. Insomma, il responso della prima giornata è abbastanza netto: in questo momento Lorenzo e Marquez (non necessariamente in questo ordine) hanno qualcosa in più.

CONFERMA SUZUKI

Al terzo posto Vinales, con il compagno di squadra sesto per un altro ottimo risultato per il box Suzuki: Maverick, così come peraltro Jorge, è spinto dalla voglia di chiudere alla grande con la Casa che l’ha fatto diventare… grande e anche la sua sessione pomeridiana è stata davvero positiva. Anche qui la GSX-RR è competitiva, bella da vedere da fuori, apparentemente facile da inserire in curva, sufficientemente efficace anche in accelerazione. Come dire: c’è tutto per fare bene.

DUCATI E ROSSI: C’E’ DA LAVORARE

Discreto quinto tempo per Dovizioso, che per tutto il turno è stato abbastanza costante, così come lo era stato al mattino, con Iannone staccato di 0”123 dall’altro Andrea: fisicamente Iannone sembra stare bene, ma ancora non ha trovato una messa a punto vincente per la sua Desmosedici. Rossi ha lavorato molto in configurazione gara: il suo passo è al momento da terzo/quarto posto, ma il campione della Yamaha sembra faticare più di Lorenzo a sfruttare la gomma morbida, con un miglioramento molto contenuto rispetto a quando gira con la dura posteriore (Marquez ha utilizzato anche la dura anteriore, tutti hanno provato la nuova mescola portata dalla Michelin). Valentino, quindi, non è messo così male, ma deve assolutamente fare un passo in avanti se vuole tenere il ritmo degli indiavolati rivali spagnoli.

BRAVO PEDROSA

Nei dieci Petrucci (nono), di qualche centesimo più rapido di Pedrosa, che al ritorno in sella ha dimostrato di avere una condizione fisica quanto meno accettabile. Per lui, naturalmente, bisognerà capire come reagirà la clavicola operata da poco allo sforzo effettuato, ma, per il momento, la sua ripresa è forse superiore alle aspettative. Grandi difficoltà per la debuttante KTM: Kallio prende 3”111 da Lorenzo e, soprattutto, 1” dal penultimo (Rabat): il distacco è probabilmente più pesante delle aspettative, i problemi invece sono in linea con quanto si poteva prevedere alla vigilia.

CLASSIFICA