MotoGP: mercato in fermento
Il brulicare di pettegolezzi sul mercato piloti ha sempre un grande fascino per gli appassionati, sin da quando iniziano a circolare le prime indiscrezioni sui presunti movimenti dei vari nomi di spicco di una o più categorie, che durante le varie trattative, per approdare alla definizione degli accordi. Accordi che talvolta vengono siglati con grande anticipo, rispetto alla stagione successiva.
Alla vigilia dell'Alice TT di Assen, ovvero il Gran Premio d'Olanda, il "gossip" denota già una certa animazione. Due le punte di diamante, i piloti più contesi in vista del 2010, perlomeno fino a due giorni fa. Il primo dei due, ovvero il nostro estrosissimo Marco Simoncelli, già mercoledì scorso si è infatti accordato con Fausto Gresini per correre con la Honda RC211V "satellite" del team italiano, che ha già rinnovato anche l'accordo con il main sponsor San Carlo per un'altra stagione, e che l'anno prossimo sarà addirittura presente anche nella neonata e iperdiscussa classe Moto2, sempre con due moto. L'arrivo di Marco nel Team San Carlo Honda Gresini è stato fortemente voluto dai vertici della notissima azienda alimentare milanese, e si baserebbe su un compenso di 3,5 milioni di euro o poco più, con la richiesta, da parte del pilota, di portarsi in Honda i due suoi uomini "coperta di Linus": il fido capotecnico Aligi Deganello e il figlio Elvio, responsabile della telemetria della Gilera 250 ufficiale di Marco.
È noto che l'attuale regolamento della MotoGP prevede che un pilota possa approdarci dalla 250 solo entrando in un team satellite, quindi non ufficiale. Tuttavia è sottinteso che l'avvento di Simoncelli sia stato "benedetto" dalla stessa Honda, che potrebbe agevolare il team italiano in vari modi, per esempio fornendogli gli aggiornamenti in tempo reale, o quasi, nel corso della stagione. Ma è altrettanto ovvio che se Marco dimostrerà, come immaginiamo, di andare forte, la RC211V ufficiale sarebbe difficile negargliela, come del resto è stato per Dovizioso.
"Marco ha nel suo DNA quella grinta e carattere che noi desideriamo appartengano ad un pilota e siamo certi che insieme vivremo esaltanti emozioni" ha dichiarato Fausto Gresini. "Marco ha dimostrato in questi ultimi due anni di avere grandi qualità per poter diventare un protagonista anche della Moto GP, oltre ad essere un ottimo e simpatico comunicatore. Con lui abbiamo trovato subito grande feeling, e ciò ha facilitato il dialogo verso un accordo che lo legherà contrattualmente a noi per la stagione 2010. Anche Honda stima molto Simoncelli e ritiene che sia un pilota con grandi potenzialità: quindi non può che augurargli un caloroso benvenuto per la prossima stagione. L'arrivo di Marco ci proietta tutti verso nuovi e importanti obiettivi, gli stessi che sono stati ispirati e condivisi anche da San Carlo, che ha voluto essere sempre parte attiva e ha creato le giuste motivazioni per dare un'ulteriore spinta al nostro progetto ‘Con lo sport per dare più gusto alla vita'. Oggi per entrambi è un giorno importante e, nell'attesa di vivere insieme momenti esaltanti, auguriamo a Marco di essere fino in fondo protagonista della 250 lottando con determinazione per la riconquista del titolo."
"La scelta della sponsorizzazione dipende soprattutto dalle persone che compongono un team" - ha dichiarato Alberto Vitaloni, presidente del San Carlo Gruppo Alimentare - "per questo motivo da quattro anni abbiamo deciso di legarci al team di Fausto Gresini, un professionista e un amico che ha una squadra fatta di persone che la pensano come noi e che condividono gli stessi valori. La scelta di avere Marco Simoncelli nel team ci rende molto felici, perché non è solo un grande campione, ma un "numero 1" di simpatia. Siamo sicuri che tutta la squadra troverà ulteriori stimoli da questa avventura e che la prossima stagione ci regalerà molte soddisfazioni dal punto di vista umano e, speriamo, anche sportivo".
Simoncelli quindi ha scelto la Honda anziché la Yamaha del Team Tech3 di Hervé Poncharal, seconda opzione disponibile. Cosa che anche il suo grande amico e confidente, tale Valentino Rossi, ha avallato. "In Yamaha ci sono già due piloti forti" ha dichiarato Vale alla Gazzetta Dello Sport " e per esperienza dico che quando ti leghi alla Honda solitamente non sbagli". Vecchio gigione!
L'Americano
Se il futuro prossimo di Marco Simoncelli è quindi già deciso, quello di un altro pezzo da novanta come Ben Spies attualmente è ancora da definire. Certo, l'uomo di punta della Yamaha in Superbike potrebbe anche rimanere dov'è, ma l'ennesimo guaio tecnico accadutogli (problemi alla frizione nella seconda manche di Misano, dopo la fine della benzina a Monza, a 300 metri dal traguardo, e la leva del cambio rotta a Kyalami, sempre quando era in testa) l'ha fatto davvero infuriare, visto che senza quegli inconvenienti quasi certamente guiderebbe il mondiale: alla proposta di rinnovo anticipato fattagli dal suo team, quindi, Spies ha nicchiato, prendendo tempo.
"Elbowz" - in patria Ben lo chiamano così, per via del gomito sempre a terra - è davvero fortissimo ovunque, al di là del fatto che conosca le piste o meno: è giovane (è nato nel 1984), puntiglioso e determinatissimo, e il campionato AMA Superbike, ove si è aggiudicato la targa N°1 per ben tre volte con la Suzuki battendo un mastino come il compagno di team Matt Mladin, lo ha forgiato a dovere. E i risultati si vedono, tant'è che già l'anno scorso, dopo il suo sesto posto in una delle tre gare in Moto GP con la RGV dell'infortunato Capirossi, è entrato immediatamente nel mirino di molti. Non c'è dunque da stupirsi che uno come Ben Spies sia stato contattato dalla concorrenza, specie dopo quel rabbioso cazzotto sul cupolino della sua R1, a Misano. Giampiero Sacchi, abilissimo manager responsabile della Gestione Sportiva Road Racing del Gruppo Piaggio, ha infatti preso subito a palla al balzo, dichiarando che "Ben può venire in Aprilia quando vuole". E qui naturalmente si parla di rimanere in Superbike, dove la splendida RSV4 al momento appare un po' sottotono. Nel caso l'americano decidesse di passare dal "4 in linea" al "4 a V", non crediamo però che Aprilia possa (o quantomeno voglia) preparare una terza moto, anche se non si sa mai..
Ma anche la MotoGP ovviamente chiama Spies, e se lui decidesse di cambiare categoria la stessa Yamaha potrebbe inserirlo nel team Tech 3 (per Toseland c'è aria di ritorno in SBK, magari con il team Suzuki Alstare Brux di Francesco Batta, e lo stesso Vermeulen potrebbe tornare all'ovile). Ma potrebbe rifarsi avanti anche la stessa Suzuki, dove già quest'anno sembrava che Texas Terror sarebbe dovuto approdare.
Oppure si ritorna all'inizio di questo articolo, ovvero al team di Fausto Gresini, che sembrerebbe parimenti interessato al giovanotto di Germantown, Tennessee (ma fin da piccolo abita in Texas), e non possiamo certo dargli torto. Bella coppia, Simoncelli+Spies, garanzia di grande immagine ed attenzione mediatica verso il team italiano. Fausto, comunque, non ha mai negato la sua predilezione anche per Marco Melandri, attualmente "parcheggiato" al team Hayate in attesa di notizie sulle future intenzioni della Kawasaki. Ma...Elias e De Angelis? Beh, il vicepresidente della HRC, Nakamoto, ha dichiarato che l'anno prossimo Honda potrebbe costruire fino a 8 moto, se ce ne fosse bisogno...
Concludiamo con una considerazione strettamente personale, che però non ci pare fantascientifica. Ci sembrerebbe strano che in Ducati non abbiano pensato di stuzzicare il fortissimo americano, che oltretutto rappresenta un mercato commercialmente importantissimo. Spies su una 1198 F10 ufficiale? Oppure su una delle cinque (o meglio, tre, quelle dei due team satelliti) GP10 dell'anno prossimo?
Non ci resta che attendere, magari non ci vorrà nemmeno molto...
Maurizio Tanca
Di seguito, alleghiamo il link che porta ad una nostra video-intervista fatta a Simoncelli qualche giorno fa