MotoGP: motore Triumph sulle Moto2 fino al 2024
Triumph rinnova l'accordo con Dorna per altri tre anni: la Casa di Hinckley si aggiudica quindi il ruolo di fornitore unico per i propulsori della classe Moto2 - mettendo a tacere tutte le ipotesi di un'evoluzione verso una categoria a fornitore aperto - fino al 2024. L'accordo attualmente in vigore risale a giugno 2017; dopo un anno di test e sviluppo nel 2018 con telaisti e produttori di scarichi (di fatto l'unico particolare, assieme all'airbox, su cui i team e i costruttori possono lavorare in tema motore) il 2019 ha visto il debutto del tre cilindri da 765 cc sotto le carene delle moto della categoria intermedia.
Già capace di prestazioni ottimali al debutto - il primo passaggio al Mugello ha visto cadere diversi riferimenti prestazionali per la categoria - il propulsore utilizzato per la Moto2 è diventato un laboratorio importantissimo per la Casa di Hinckley, che ha applicato diverse delle soluzioni sviluppate in gara sul prodotto di serie migliorandone prestazioni e comportamento. La potenza massima ha raggiunto rapidamente i 140 cavalli, e soprattutto il propulsore ha introdotto una gestione elettronica nettamente più sofisticata che ha reso ancora più formativa la classe intermedia in prospettiva di debutto in MotoGP: non è certo un caso che la maggior parte dei rookies negli ultimi due anni sia andata subito fortissimo quando è passata in classe regina.
Senza contare la nascita della Daytona 765 Moto2, modello in serie limitata che ha... chiuso il cerchio iniziando a correre - sotto forma di Street Triple ricarrozzata - nella BSS, e poi qui da noi nel National. E come Triumph stessa non ha mancato di sottolineare, anche il motore racing non ha mai arrestato il suo sviluppo, continuando a fornire elementi preziosi ai ragazzi di Hinckley che... non ce la contano giusta quando dicono che non hanno in cantiere modelli sportivi a breve termine.
Il rinnovo della collaborazione (che prevede il coinvolgimento di ExternPro nel ruolo di gestore dei propulsori sui campi di gara) è stato quindi quasi scontato - l'accordo siglato ieri prevede la fornitura del propulsore tricilindrico da 765 cc per il periodo 2022-2024 - e con reciproca soddisfazione. Da segnalare i diversi record fatti segnare dai motori Triumph in Moto2: 34 record sul giro migliorati spesso anno su anno, il già citato "sfondamento" del muro dei 300 km/h al Mugello, valore poi ritoccato a fine 2019 a Phillip Island con 301,8km/h.
”Quello della Moto2 si è rivelato il contesto ideale per mostrare, e confermare gara dopo gara, non solo le performance del nostro motore ma anche la sua affidabilità" è il commento di Steve Sargent, CPO di Triumph. "Il livello di competitività globale si è talmente alzato che è ormai normale riscontrare che le prime 20 posizioni in qualifica sono comprese nello spazio di un solo secondo. Ciò ha contribuito ad incrementare la nostra visibilità e credibilità a livello globale e ha anche rinvigorito la passione verso il nostro brand e la voglia di competere in sella ad una motocicletta Triumph. Sono orgoglioso di aver dato il mio contributo al successo di questa collaborazione e felice di poter annunciare la proroga per altri 3 anni. Ora ci concentreremo sull’apportare ulteriori migliorie ai nostri motori, per supportare sempre meglio i team e i piloti.”
Carlos Ezpeleta, Dorna Sports Managing Director
“Questi primi anni di collaborazione sono stati un grande successo, e vorrei ringraziare Triumph per l’impegno, il supporto e la passioni profusi in queste 3 stagioni – soprattutto durante le fasi più severe della pandemia" ha fatto eco Carlos Ezpeleta, Managing Director di Dorna Sports "FIM, IRTA e Dorna sono felici di constatare che tra i risultati di questa partnership c’è anche una maggiore coerenza tra le classi Moto3, Moto2 e MotoGP. Ora guardiamo avanti, pronti ad altri 3 anni di collaborazione.”
Non mi pare inoltre che i motori di prima sicuramente più "tirati" di questi si rompessero di più anzi, mi pare non si rompessero proprio come anche questi del resto.
Valentino Masini