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MotoGP. Ramon Forcada: “Quartararo ha vinto un titolo senza mai cambiare nulla sulla moto”

- Il 120esimo episodio di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 2 luglio, ha come ospite Ramon Forcada, tecnico di grandissima esperienza, oggi in MotoE. Tanti i temi affrontati: un punto di vista molto interessante
MotoGP. Ramon Forcada: “Quartararo ha vinto un titolo senza mai cambiare nulla sulla moto”

E’ uno di quei tecnici con i quali parleresti delle ore, perché è competente, dice la sua opinione molto chiaramente e non è mai banale. E’ (stato) nel motomondiale per 35 anni, disputando più di 500 GP; adesso è in MotoE, ma segue da vicino la MotoGP.

“Ho vinto quattro titoli mondiali, uno con Criville e tre con Lorenzo. Il più bello? Sicuramente quello del 2010, il primo in MotoGP: quell’anno Jorge è andato fortissimo”.

Ramon dice la sua sui tanti infortuni.

“Non credo sia solo colpa del formato: aerodinamica e aggeggi vari fanno andare oltre il grip della gomma e questo diventa un problema. Secondo me si sta andando verso una direzione pericolosa, bisogna intervenire: non siamo nemmeno a metà campionato, ma gli infortuni sono già tanti”.

Honda e Yamaha sono in crisi, perché? Forcada individua nello sviluppo aerodinamico le cause principali: “Se si tolgono ali e appendici varie non c’è grande differenza tra le varie Case”.

Nel podcast si parla anche di Marquez, Quartararo, Bagnaia, Morbidelli e Dovizioso.

Tutte le considerazioni di Ramon Forcada nel 120esimo episodio di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 2 luglio.

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas

  • Andrea.Turconi
    Andrea.Turconi, Rho (MI)

    Per me ha ragione Yamaha tornerebbe ad essere la più guidabile e Ducati avrebbe problemi di trazione .... toglierei tutto pure l alattronica e soprattutto l'abbassatore... ma Ducati troverebbe sempre il modo per primeggiare ....
  • WILS0N
    WILS0N, Roma (RM)

    Nel blu, dipinto
    di blu


    🎵 Penso che un sogno così non ritorni mai
    più


    Mi dipingevo le
    mani e la faccia di blu 🎵


    🎵 Poi d'improvviso
    venivo dal vento rapito


    E incominciavo a
    volare nel cielo infinito 🎵


    🎵 Volare oh, oh 🎵




    Ecco...
    lo sapevo... avete attaccato già tutti a cantare...


    ok! adesso
    state boni e scordatevi tutto quello che pensate di sapere sul Volo. Non funziona
    come pensate che funzioni, un aereo non è un aquilone. E su una moto le ali servono
    a tutto tranne che a farvi volare. I romantici per il momento cerchino di non
    rimanerci troppo male.




    Perché l’aerodinamica
    Ducati è diversa da tutte le altre?


    Perché
    la Desmosedici somiglia a uno squalo martello?


    A che
    serve la carena che in Ducati viene chiamata “Vascone”? E quando i piloti Ducati
    scelgono questa piuttosto che quella Standard?


    ...ci
    sarebbero altre sei sette domande ma non mi va di stordire nessuno. Che certi già
    lo sono per loro natura...


    Un po’
    di storia:


    Anzi,
    questa di seguito è proprio un’altra storia. Però rappresenta un ottimo spunto
    per comprendere quanto Ducati sia avanti rispetto alla concorrenza.





    Lotus
    79


    Monoposto
    F1 progettata dal Team di Colin Chapman. Ritenuta la monoposto tecnicamente più
    significativa della storia della F1.


    L'idea
    alla base del progetto era lo sfruttamento dell'effetto Venturi. Gli ingegneri
    Lotus sagomarono il sottoscocca della vettura in modo da ricavarne un profilo
    alare rovesciato che, insieme alle minigonne laterali, produceva il cosiddetto
    Effetto Suolo.


    L'aria
    convogliata sotto la scocca causava un forte aumento della deportanza e, contrariamente
    alle appendici alari, la deportanza così generata causava solo un minimo
    aumento della resistenza aerodinamica, rendendo così l'auto molto più veloce
    sia in curva che nei rettilinei.


    Al
    debutto la Lotus 79 si dimostrò subito più rapida di tutte le concorrenti permettendole
    di vincere quasi tutte le gare in calendario. Tutte le altre squadre di Formula
    1 impiegarono almeno un anno per scoprire il motivo che avvantaggiava le Lotus
    79.


    Progressivamente,
    a partire dal 1979, tutte le auto di F1 adottarono l'effetto suolo, con
    minigonne e fondo profilato, finché nel 1983 la Federazione intervenne per
    cambiare i regolamenti e limitare l'utilizzo di questi dispositivi aerodinamici
    che avevano causato un repentino e generalizzato aumento delle prestazioni,
    rendendo le vetture molto pericolose.




    Ok! fine
    della premessa... (scusi lei! Sì lei lei! All’ultimo banco! Sveglia un po’!!)


    Vabbè oggi
    sarò buono e cercherò di farla veramente breve...


    Un aereo
    non vola perché come negli aquiloni l’aria lo sostiene da sotto.


    Un aereo
    vola grazie alla particolare conformazione del profilo alare (maggiormente
    bombato nella parte superiore) che, per il Principio di Bernoulli (Tubo
    Venturi) fa sì che sulla faccia superiore l’aria scorra più velocemente che in
    quella sotto facendo sì che la pressione dell'aria sia minore sulla faccia
    superiore che su quella inferiore.


    La forza
    risultante crea pertanto un "effetto risucchio" verso l'alto che,
    superata l'intensità della forza di gravità, permette all'aereo di sostenersi
    in volo.




    Facile
    no? stavolta mi so’ superato!


    Mi so’
    superato nel sopravvalutare la vostra soglia di attenzione...


    Vi do
    una notizia breve:


    Ducati è
    l’unica che sfrutta l’Effetto Venturi nella conformazione delle sue ali
    superiori (squalo martello). Gli altri hanno soltanto delle banali alette per
    aumentare la deportanza a certe velocità.


    A
    differenza delle alette di pollo che usano tutti tranne Ducati, il muso a “squalo
    martello” con tanto di conformazione con bordo d’entrata più spesso rispetto
    alla parte posteriore, chiamata bordo d’uscita, più “sottile”, permette di
    avere - Deportanza – generando solo un minimo aumento di resistenza
    aerodinamica (vedi Lotus 79).


    Inoltre Ducati a seconda che la pista sia di tipo Stop&Go
    (Sachsenring) o sia una pista di “Percorrenza” (Assen), mette a disposizione
    due carene differenti che sfruttano l’Effetto Venturi in modo diverso a seconda
    delle preferenze e dello stile di guida dei suoi piloti.


    Guardate
    questa foto e guardate le diverse carene usate da Martin e Bagnaia in Germania (dovete
    guardare le carene nella parte bassa). Martin stava usando la “Vascone” e Bagnaia
    la Standard.


    https://cdn-img.moto.it/images/32885714/HOR_WIDE/3000x/jorge-martin-pecco-bagnaia.jpeg


    Se
    cominciassi a spiegarvi i vantaggi di una carena rispetto all’altra,
    sicuramente qualcuno cadrebbe in coma. Guardatevi sta spiegazione del sempre
    sul pezzo Mauro Sanchini e se qualcosa non vi è chiaro chiedete pure (a vostro
    rischio eh?) ciao!


    https://www.youtube.com/watch?v=1k2rzwgWlk4






    p.s.
    Honda sa benissimo in quale direzione orientare lo sviluppo dell’aerodinamica ed
    è perfettamente consapevole che l’aerodinamica è il suo punto debole. E comunque
    se volesse potrebbe risolvere il più velocemente di tutti. Sta solo aspettando in
    un modo o nell’altro, di risolvere il “caso Marquez”. Ma questo è proprio tutto
    un altro discorso.


    p.p.s.
    Forcada è stato estromesso perché non ha mai creduto che si potesse andare
    oltre certi limiti. È sempre stato uno piuttosto “ruspante” e poco avvezzo a
    certi modernismi che non hanno mai fatto parte del suo backround.

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