MotoGP. Rossi: “Nessuna pazzia per battere Màrquez”

- Valentino è influenzato, ma non perde il buon umore: “Ormai dovrei correre solo a Misano…”. Sul campionato: “Bisogna provare a tenerlo aperto, ma non credo sia troppo intelligente prendere grossi rischi: bisogna pensare anche a Lorenzo”
MotoGP. Rossi: “Nessuna pazzia per battere Màrquez”

Non è esattamente in grande forma, Valentino Rossi.

«Ieri avevo la febbre, ho fatto un terribile viaggio in aereo e questa notte non ho chiuso occhio. Oggi, però, sto un pochino meglio, spero di progredire ulteriormente per domani. Ormai dovrei correre solo a Misano…» ironizza Valentino, comunque voglioso di correre a Motegi.


«E’ una pista che mi è sempre piaciuta, dove possiamo essere competitivi, anche se nel 2016 le previsioni della vigilia non sono state quasi mai giuste: con le Michelin si riparte sempre da zero. E, come sempre qui, c’è l’incognita meteo: speriamo sia asciutto per tre giorni e, soprattutto, che faccia un po’ più caldo, perché oggi è veramente freddo, è difficile guidare in queste condizioni. Nella mia carriera, sono sempre andato forte a Motegi, credo di aver conquistato 11 podi, ma solo due vittorie».

Un successo significherebbe tenere ancora un po’ aperto il campionato, anche se non è questo l’obiettivo principale di Valentino. «Sicuramente bisogna posticipare il più possibile la chiusura matematica del mondiale, perché più avanti vai e più cose possono succedere, ma recuperare 52 punti su Màrquez è obiettivamente una sfida disperata», spiega Rossi. Quindi, non bisogna andare all’attacco a tutti i costi, perché in ballo c’è anche il secondo posto, la sfida con Lorenzo. «Potrebbe essere una tattica non troppo intelligente rischiare il tutto per tutto per stare davanti a Màrquez, perché devo cercare di battere Lorenzo: finire davanti al compagno di squadra è sempre una bella soddisfazione, sia io sia lui ci proveremo fino alla fine».

Il pilota della Yamaha, è chiaro, vuole conquistare un altro successo prima della fine del mondiale. «Credo di meritarmelo, ma non è per questo che me lo danno… Si corre su tre piste favolose: tre gare consecutive non sono mai troppo belle, perché basta un piccolo incidente nella prima per compromettere anche le altre, ma al di là di questo è bello stare in moto continuamente per due settimane di fila», è la sua tesi.

A proposito di futuro, Honda e Ducati sono già scese in pista con il primo prototipo 2017, Yamaha no: Rossi, però, non sembra troppo preoccupato. «I giapponesi ridono quando gli chiedo cosa è cambiato sulla M1… Avremmo dovuto provarla a Misano o ad Aragón, ma proprio perché sarà molto diversa rispetto alla versione 2016, siamo un po’ in ritardo. Ma non è importante provarla a Valencia, piuttosto lo che che vada bene». Per quanto riguarda Lorenzo e il veto di provare la Ducati a Jerez, Valentino non si sbilancia più di tanto. «E’ strano, ma non so se sia giusto o sbagliato, la Yamaha avrà le sue ragioni. In ogni caso, non credo che un test in più o in meno cambierà gli equilibri: bisogna avere paura della coppia Lorenzo/Ducati».

  • Aldo Roma
    Aldo Roma, Roma (RM)

    Certo che se da poco ha superato la febbre, girare col freddo che fa li non sarà una "passeggiata di salute", spero gli diano qualche bevanda miracolosa che lo rimetta in sesto velocemente..far vincere in questo modo il suo compagno sarebbe proprio deludente
  • ghero1
    ghero1, Bergamo (BG)

    per la pazzia,ci ha provato l'anno scorso al giovedi prima di sepang,e anche se i gionalisti si erano subito affrettati a dire che il genio di rossi aveva colpito ancora con la sua pressione psicologica,alla fine chi ha avuto i nervi saltati fu proprio rossi,quindi ora più che pazzia,deve cercare di andare più veloce degli avversari,cosa perlatro non scontata,anzi.......
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