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MotoGP. Sfida Ducati: Dovizioso e Iannone obbligati a vincere

- La superiorità Ducati mette pressione a Dovizioso e Iannone. Questa volta niente scuse: sono obbligati a salire sul gradino più alto del podio
MotoGP. Sfida Ducati: Dovizioso e Iannone obbligati a vincere

ZELTWEG Freddo, tiepido o caldo, sul singolo giro o sulla distanza: fino adesso il dominio della Ducati è stato netto ed evidente. «Non metteteci troppa pressione» scherza Andrea Dovizioso, ma è chiaro che una tale superiorità va sfruttata: anche un secondo posto verrebbe considerato deludente. Anche se gli avversari si sono avvicinati, l’occasione è grossa e non va sprecata: non ci sono scuse. Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo, tanto per nominare i tre grandi protagonisti delle ultime stagioni, vanno in pista ogni domenica con la pressione di dover vincere a tutti i costi. Fa parte dello sport, se vuoi raggiungere certi risultati, devi saper gestire la tensione di essere favorito. Niente scuse, quindi, sotto questo aspetto: Dovizioso e Iannone devono vincere, punto e basta. A meno, naturalmente, di eventi straordinari.

GRANDE TENSIONE TRA I PILOTI

Piuttosto, la superiorità della Ducati sugli avversari, pone Dovizioso e Iannone uno contro l’altro: la sfida, sulla carta, è tutta tra di loro. Ed è ricca di significati, di risvolti psicologici questi sì difficili da gestire, che potrebbero fare una grande differenza: i due non si sono mai troppo sopportati a vicenda e dopo quanto accaduto in Argentina – con Iannone che ha centrato Dovizioso alla penultima curva, vanificando un secondo e un terzo posto sicuri - si odiano proprio. Come se non bastasse, a uno (Dovizioso) è stato prolungato il contratto per altri due anni, l’altro (Iannone) è stato costretto a passare alle Suzuki.

PIU’ PRESSIONE PER DOVIZIOSO

Sotto questo aspetto, la pressione è maggiore su Dovizioso: per lui, sarebbe uno smacco troppo grande prendere paga dal compagno di squadra che l’anno prossimo non sarà più al suo fianco. Andrea lo sa perfettamente, per lui è quasi obbligatorio battere l’altro Andrea. Il quale non vede l’ora di fare uno sgambetto a Dovizioso e, soprattutto, fare un torto, in qualche modo, a Gigi Dall’Igna e agli uomini di Borgo Panigale, dimostrare che hanno preso la decisione sbagliata. Ci è riuscito in qualifica (ma conta poco), sogna di ripetersi in gara. Ecco, quindi che la sfida di domani diventa molto delicata, senza dimenticare che è un’occasione per il momento più unica che rara (ma la grande crescita della Desmosedici fa sperare che ce ne saranno presto delle altre), perché la Ducati non sale sul gradino più alto del podio da ottobre 2010 (Stoner, GP d’Australia) e da allora ha sempre rincorso, prendendo schiaffi e ceffoni (sportivi) anche molto dolorosi. Insomma, non è come la Mercedes, che in F.1 si gioca tutte le domeniche la vittoria con Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Pensateci bene: i due, campioni della Mercedes nonostante siano abituati a questo tipo di pressione, entrano in contatto e si mandano a quel paese un GP sì e l’altro pure. I due Andrea, al contrario, non sono certo avvezzi a certe situazioni: forse, il GP d’Austria si gioca tutto su questo aspetto.

  • ZioOdo
    ZioOdo

    Se non mi sbaglio, Dovizioso prende metà compenso e a Iannone era stata fatta un'offerta simile, rifiutata (a torto o a ragione non mi è dato sapere) dallo stesso.
    Quindi non è vero che è stato confermato uno e mandato via l'altro, bensì che uno ha accettato e l'altro no. Nessuna costrizione, così mi risulterebbe.
    Con questo, non sembri che io prenda le difese di Ducati: più volte ho detto della sua incapacità (atavica) di gestione delle persone, piloti in particolare. La situazione di estreme tensione odierna ne è l'ulteriore conferma, se ve ne fosse bisogno. Un Dovizioso che parla in questi termini è una sorpresa, perlomeno per me. L'anno venturo, con Lorenzo, voglio proprio vedere come sarà la situazione. Spero di venire smentito, ma dubito.
    Per la gara, penso che il risultato sarà "il solito". Spero di essere smentito anche qui, ma dubito (anche qui).
    Buona gara a tutti!
  • Eraldo Carlo
    Eraldo Carlo

    Io direi che la si mette un po' troppo sul drammatico. Dopotutto nel campionato anche in Yamaha ci sono 2 piloti che pressapoco si equivalgono e sono accaniti rivali tra di loro e nessuno dei due la prende così sul tragico.
    Vero che è la prima volta da anni che su un circuito appare una così netta superiorità di Ducati, ma secondo me ci dovremo fare l'abitudine perché la cosa si ripeterà anche altrove, la Desmo16 continua a migliorare.
    I due piloti li conosciamo bene e li conosce bene anche la Ducati che ha già fatto le sue scelte. Entrambi in questa prima metà del campionato, anche senza vincere, potevano essere vicini ai primi, al Dovi è mancata parecchia fortuna, a Jannone parecchio buon senso.
    Fortuna e buon senso che al Red Bull Ring ai due ducatisti servirebbero tanto.
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